La città sobria è una città ecologica, cioè sostenibile sia sotto il profilo delle risorse naturali che sociali (Aragona, 2011). Mentre sembra che sul piano teorico anche a livello istituzionale questo assunto stia facendosi strada, come testimonia Smart Cities, Horizon 2020, occorre che gli urbanisti non solo lo traducano operativamente ma ne facciano il loro presupposto progettuale. Il paper intende proporre, sulla base di esperienze esistenti in Italia ed all’estero, un percorso metodologico che aiuti in tal senso e che, soprattutto, sia focalizzato sul ripensare l’esistente. Ciò significa costruire connessioni tra il (bio) territorio, la (bio)architettura, la (bio)edilizia considerando le componenti fisiche dello spazio e quelle sociali quindi, da un lato, morfologie territoriali ed urbane, tipologie, tecniche e materiali e, dall’altro, modalità di vivere gli spazi, individuali e pubblici ovvero essere Comunità locale e divenire cum-cives alla ricerca dell’Alleanza con la natura (Scandurra, 1995). Riferimenti bibliografici Aragona S. (2011) Per il territorio e la città ecologica occorre una pianificazione e progettazione integrata, in Atti della XXXIIa Conferenza scientifica annuale della Associazione Italiana di Scienze Regionali Il ruolo delle città nella economia della conoscenza, Sessione “Pianificazione e progettazione integrata per il territorio e la città ecologica”, Torino, 15-17 settembre Scandurra E. (1995) L'ambiente dell'uomo, Etas Libri Ue, Smat Cities, Horizon 2020
Cum-cives alla ricerca dell’alleanza con la natura / Aragona, Stefano. - (2014), pp. 467-478. (Intervento presentato al convegno VII Giornata di Studi INU, La città sobria).
Cum-cives alla ricerca dell’alleanza con la natura
ARAGONA, Stefano
2014-01-01
Abstract
La città sobria è una città ecologica, cioè sostenibile sia sotto il profilo delle risorse naturali che sociali (Aragona, 2011). Mentre sembra che sul piano teorico anche a livello istituzionale questo assunto stia facendosi strada, come testimonia Smart Cities, Horizon 2020, occorre che gli urbanisti non solo lo traducano operativamente ma ne facciano il loro presupposto progettuale. Il paper intende proporre, sulla base di esperienze esistenti in Italia ed all’estero, un percorso metodologico che aiuti in tal senso e che, soprattutto, sia focalizzato sul ripensare l’esistente. Ciò significa costruire connessioni tra il (bio) territorio, la (bio)architettura, la (bio)edilizia considerando le componenti fisiche dello spazio e quelle sociali quindi, da un lato, morfologie territoriali ed urbane, tipologie, tecniche e materiali e, dall’altro, modalità di vivere gli spazi, individuali e pubblici ovvero essere Comunità locale e divenire cum-cives alla ricerca dell’Alleanza con la natura (Scandurra, 1995). Riferimenti bibliografici Aragona S. (2011) Per il territorio e la città ecologica occorre una pianificazione e progettazione integrata, in Atti della XXXIIa Conferenza scientifica annuale della Associazione Italiana di Scienze Regionali Il ruolo delle città nella economia della conoscenza, Sessione “Pianificazione e progettazione integrata per il territorio e la città ecologica”, Torino, 15-17 settembre Scandurra E. (1995) L'ambiente dell'uomo, Etas Libri Ue, Smat Cities, Horizon 2020File | Dimensione | Formato | |
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