Nell’ambito delle strutture in c.a. la resistenza a compressione del calcestruzzo riveste un’importanza fondamentale. La sua determinazione risulta delicata a causa della variabilità, spesso elevata, delle proprietà meccaniche all’interno anche dello stesso elemento strutturale. La tipologia di indagine adottata ed il numero di test effettuati ai fini della stima della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera concorrono al raggiungimento del livello di conoscenza ritenuto più opportuno in funzione delle dimensioni e dell’importanza dell’opera strutturale con riflessi non trascurabili sulla scelta del tipo di analisi e sull’implementazione del modello strutturale. Tale aspetto rappresenta una grande opportunità per i progettisti chiamati, allo stesso tempo, a scegliere tra la necessità di aumentare il livello di conoscenza e quindi di ridurre l’onerosità degli interventi di adeguamento, e l’occorrenza di accontentarsi di un livello di conoscenza più limitato con la conseguenza di interventi di adeguamento sicuramente più onerosi. Infatti, l’incremento della numerosità dei campioni, ancorché non determini la riduzione del coefficiente di variazione, comporta in generale, una non trascurabile riduzione dei costi degli interventi di adeguamento strutturale. Nella presente memoria sono affrontati tali problematiche e vengono fornite utili indicazioni al professionista che è chiamato a offrire risposte chiare ad una committenza sempre più attenta e consapevole.
EDIFICI ESISTENTI: VALUTAZIONE E SCELTA DEI PARAMETRI DI ANALISI / Crea, P; De Lorenzo, R A; Pucinotti, Raffaele. - (2017). (Intervento presentato al convegno Conferenza Nazionale sulle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica tenutosi a Milano nel 25-27 Ottobre 2017).
EDIFICI ESISTENTI: VALUTAZIONE E SCELTA DEI PARAMETRI DI ANALISI
PUCINOTTI, RAFFAELE
2017-01-01
Abstract
Nell’ambito delle strutture in c.a. la resistenza a compressione del calcestruzzo riveste un’importanza fondamentale. La sua determinazione risulta delicata a causa della variabilità, spesso elevata, delle proprietà meccaniche all’interno anche dello stesso elemento strutturale. La tipologia di indagine adottata ed il numero di test effettuati ai fini della stima della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera concorrono al raggiungimento del livello di conoscenza ritenuto più opportuno in funzione delle dimensioni e dell’importanza dell’opera strutturale con riflessi non trascurabili sulla scelta del tipo di analisi e sull’implementazione del modello strutturale. Tale aspetto rappresenta una grande opportunità per i progettisti chiamati, allo stesso tempo, a scegliere tra la necessità di aumentare il livello di conoscenza e quindi di ridurre l’onerosità degli interventi di adeguamento, e l’occorrenza di accontentarsi di un livello di conoscenza più limitato con la conseguenza di interventi di adeguamento sicuramente più onerosi. Infatti, l’incremento della numerosità dei campioni, ancorché non determini la riduzione del coefficiente di variazione, comporta in generale, una non trascurabile riduzione dei costi degli interventi di adeguamento strutturale. Nella presente memoria sono affrontati tali problematiche e vengono fornite utili indicazioni al professionista che è chiamato a offrire risposte chiare ad una committenza sempre più attenta e consapevole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.