NUOVA VITA AI PAESAGGI DI MINERVA

I 150 anni dell’unificazione dell’Italia danno l’occasione per riflettere sulle prospettive del rapporto tra paesaggio ed espressione dei principi democratici che sostanziano il Paese, per convertire in energia propositiva la coscienza che invita a ritrovare un’etica comune per risanare e rimodellare le forme del paesaggio. Si possono riconoscere tre grandi famiglie che evocano altrettanti indirizzi di progettualità.I paesaggi dal registro alto, complessi per il portato di civiltà e memoria, la cui sana evoluzione dovrebbe essere garantita dall’affezione collettiva, dall’essere considerati parte integrante di un’orgogliosa identità. I paesaggi ordinari, che offrono il senso del Paese nella sua quotidianità, di una ruralità produttiva, di scene urbane di dignitosa periferia. Infine i paesaggi della protervia, quelli in cui è prevalso l’intesse individuale rispetto a quello collettivo. Brevi considerazioni conclusive su quale progettualità può cambiare il futuro dei nostri territori.