The approach to environmental multifactor problems needs conceptual models allowing multiple input where the environmental parameters represent the independent variables, while the ones concerning the different animal species (presence, demography, etc.) would became the dependent ones. The availability of analytical models for the comparative evaluation of the environmental factors that are important for the management of the different species (dependent variables) allows to estimate the “faunistic potentials” of a specific territory. The project has been developed in ESRI ArcGis environment that has allowed the automatic production of specific themes integrating DTM analysis (slopes, contour lines, aspect, etc.), geological and morphological factors, parcel destination and different use, etc. with the specific factors dealing with each single specie. The “Vocation maps for hunting and wild life potentials” – realized within an experimental project in the Provincia of Reggio Calabria (Italy) for wild bore, leper and other species, represents a very interesting tool for a truly participated planning policy among the different actors of the whole process: policy makers, hunters, environmental associations, planners, etc.

L’approccio metodologico a problematiche ambientali multifattoriali utilizza modelli concettuali ad ingresso multiplo dove i parametri ambientali rappresentano variabili indipendenti mentre quelle ri-feribili alle specie animali oggetto di studio (presenza, produttività, demografia, etc.) rappresentano le variabili dipendenti. La disponibilità di modelli che effettuino la valutazione comparativa dei fattori ambientali importanti per la biologia di una specie di interesse gestionale (variabili dipendenti), permette di stimare la capacità faunistica portante di un territorio. Il modello operativo è stato realizzato in ambiente ArcGis, integrando lo studio dell’ecosistema con tecniche semiautomatiche di campionamento del territorio e di generazione di specifici tematismi derivati dall’analisi incrociata del Modello digitale del Terreno (aclività, variazioni di pendenza, e-sposizione dei versanti, ecc.), dall’analisi dell’uso del suolo, della geomorfologia, ecc., ha prodotto risultati originali che hanno reso disponibile un utilissimo strumento di supporto alle decisioni di immediato utilizzo nella gestitone partecipata del governo del territorio. La Carta delle Vocazioni faunistiche venatorie potenziali – implementata attraverso lo studio pilota del territorio della provincia di Reggio Calabria secondo modelli autoecologici specie-specifici per il cinghiale, la starna, la lepre e la coturnice – consente di definire la “bontà” di un determinato areale geografico per la potenziale presenza delle specie oggetto di studio.

Modello cartografico autoecologico per lo studio della potenzialità delle aree vocate di interesse faunistico e venatorio

PRAMPOLINI, Franco;
2007-01-01

Abstract

The approach to environmental multifactor problems needs conceptual models allowing multiple input where the environmental parameters represent the independent variables, while the ones concerning the different animal species (presence, demography, etc.) would became the dependent ones. The availability of analytical models for the comparative evaluation of the environmental factors that are important for the management of the different species (dependent variables) allows to estimate the “faunistic potentials” of a specific territory. The project has been developed in ESRI ArcGis environment that has allowed the automatic production of specific themes integrating DTM analysis (slopes, contour lines, aspect, etc.), geological and morphological factors, parcel destination and different use, etc. with the specific factors dealing with each single specie. The “Vocation maps for hunting and wild life potentials” – realized within an experimental project in the Provincia of Reggio Calabria (Italy) for wild bore, leper and other species, represents a very interesting tool for a truly participated planning policy among the different actors of the whole process: policy makers, hunters, environmental associations, planners, etc.
2007
978-88-903132-0-2
L’approccio metodologico a problematiche ambientali multifattoriali utilizza modelli concettuali ad ingresso multiplo dove i parametri ambientali rappresentano variabili indipendenti mentre quelle ri-feribili alle specie animali oggetto di studio (presenza, produttività, demografia, etc.) rappresentano le variabili dipendenti. La disponibilità di modelli che effettuino la valutazione comparativa dei fattori ambientali importanti per la biologia di una specie di interesse gestionale (variabili dipendenti), permette di stimare la capacità faunistica portante di un territorio. Il modello operativo è stato realizzato in ambiente ArcGis, integrando lo studio dell’ecosistema con tecniche semiautomatiche di campionamento del territorio e di generazione di specifici tematismi derivati dall’analisi incrociata del Modello digitale del Terreno (aclività, variazioni di pendenza, e-sposizione dei versanti, ecc.), dall’analisi dell’uso del suolo, della geomorfologia, ecc., ha prodotto risultati originali che hanno reso disponibile un utilissimo strumento di supporto alle decisioni di immediato utilizzo nella gestitone partecipata del governo del territorio. La Carta delle Vocazioni faunistiche venatorie potenziali – implementata attraverso lo studio pilota del territorio della provincia di Reggio Calabria secondo modelli autoecologici specie-specifici per il cinghiale, la starna, la lepre e la coturnice – consente di definire la “bontà” di un determinato areale geografico per la potenziale presenza delle specie oggetto di studio.
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