A che mondo appartengono le Piramidi Egizie, il Faro di Alessandria, il Mausoleo di Alicarnasso, le Mura e i Giardini di Babilonia, il Tempio di Artemide, il Colosso di Rodi, La Statua di Zeus e tutte quelle altre architetture che sono state elevate, nell'essere narrate, da tà theàmata a tà thaùmata? Le architetture mitologiche sembrano appartenere ad un mondo di mezzo, fatto di pietre e di parole. In questo caso, sembra proprio che nel rapporto tra il testo letterario e l'architettura, tra la parola e il luogo, ci si trovi di fronte a "qualcosa" i cui presupposti d'esistenza diventano credibili solo nel momento in cui l'architettura si struttura in un testo, rendendo non più scindibile le esperienze parallele della realtà e del suo racconto.
Parole di Pietra / Nucifora, Sebastiano. - (2007), pp. 57-59. (Intervento presentato al convegno Luoghi, non luoghi, super luoghi tenutosi a Reggio Calabria nel 12-13 dicembre 2007).
Parole di Pietra
NUCIFORA, Sebastiano
2007-01-01
Abstract
A che mondo appartengono le Piramidi Egizie, il Faro di Alessandria, il Mausoleo di Alicarnasso, le Mura e i Giardini di Babilonia, il Tempio di Artemide, il Colosso di Rodi, La Statua di Zeus e tutte quelle altre architetture che sono state elevate, nell'essere narrate, da tà theàmata a tà thaùmata? Le architetture mitologiche sembrano appartenere ad un mondo di mezzo, fatto di pietre e di parole. In questo caso, sembra proprio che nel rapporto tra il testo letterario e l'architettura, tra la parola e il luogo, ci si trovi di fronte a "qualcosa" i cui presupposti d'esistenza diventano credibili solo nel momento in cui l'architettura si struttura in un testo, rendendo non più scindibile le esperienze parallele della realtà e del suo racconto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.