L’utilizzazione di politiche culturali inclusive, che portano a processi di coesione sociale, quale “prassi corrente” da parte di istituzioni o enti che operano su città e territori, rappresenta un fattore chiave di sostenibilità, continuità degli interventi e processualità delle azioni finalizzate alla rigenerazione fisica dei luoghi. Il rapporto fattivo tra cultura, coesione sociale e rigenerazione urbana ambisce alla possibilità di produrre benefici nel lungo periodo, evitando di cadere in un riduttivo e poco utile esercizio di restyling. Questo significa mettere in piedi azioni progettuali complesse e complete di rigenerazione urbana, che traggano vantaggio dalla cultura, che riqualifichino quartieri, aree e territori degradati con effetti positivi equamente distribuiti tra i ceti sociali. La cultura inclusiva è qui intesa come contesto culturale in cui si esaltano le eccellenze della persona, della società e dei luoghi, nella convinzione che forme di inclusione si possono sviluppare solo accettando le specificità e fragilità peculiari del territorio, impegnandosi a trasformarle in modo concreto e innovativo in risorse per tutti. La capacità di conciliare obiettivi culturali e obiettivi di riequilibrio e rigenerazione urbana porta a ristabilire riequilibri sociali, quali la lotta alla disoccupazione e l’avvio di politiche inclusive dirette in primo luogo alle categorie più svantaggiate.
Politiche culturali e coesione sociale nella rigenerazione urbana / Carra', Natalina. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - (2017), pp. 1160-1164. (Intervento presentato al convegno in XIX Conferenza Nazionale SIU; Cambiamenti. Responsabilità e Strumenti per l'Urbanistica al Servizio del Paese tenutosi a Catania nel 16-18 giugno 2016).
Politiche culturali e coesione sociale nella rigenerazione urbana
CARRA', Natalina
2017-01-01
Abstract
L’utilizzazione di politiche culturali inclusive, che portano a processi di coesione sociale, quale “prassi corrente” da parte di istituzioni o enti che operano su città e territori, rappresenta un fattore chiave di sostenibilità, continuità degli interventi e processualità delle azioni finalizzate alla rigenerazione fisica dei luoghi. Il rapporto fattivo tra cultura, coesione sociale e rigenerazione urbana ambisce alla possibilità di produrre benefici nel lungo periodo, evitando di cadere in un riduttivo e poco utile esercizio di restyling. Questo significa mettere in piedi azioni progettuali complesse e complete di rigenerazione urbana, che traggano vantaggio dalla cultura, che riqualifichino quartieri, aree e territori degradati con effetti positivi equamente distribuiti tra i ceti sociali. La cultura inclusiva è qui intesa come contesto culturale in cui si esaltano le eccellenze della persona, della società e dei luoghi, nella convinzione che forme di inclusione si possono sviluppare solo accettando le specificità e fragilità peculiari del territorio, impegnandosi a trasformarle in modo concreto e innovativo in risorse per tutti. La capacità di conciliare obiettivi culturali e obiettivi di riequilibrio e rigenerazione urbana porta a ristabilire riequilibri sociali, quali la lotta alla disoccupazione e l’avvio di politiche inclusive dirette in primo luogo alle categorie più svantaggiate.File | Dimensione | Formato | |
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