Supported thesis: The Italian landscape is characterized by a widespread and scattered tissue of small or very small centres under 5000 inhabitants: «they are 5.591, 69.9% of Italian Municipalities, occupy 54% of the national territory, places where 11 million people live» (DECARO 2017). They represent the territorial wealth of the “Country of 100 Bells” that would disappear without them: which is, instead, happening. The abandonment and the progressive physical and social degradation have among the main causes also the choices made over 30 years ago. Started with the "cutting of dry branches" in the railways and continued with privatization and liberalization are responsible for the progressive disappearance of material, functional, historical and identifying points of reference as well as public services. So the high speed makes nearer those who are far - that is, the few large centres - but without a robust local transport network – more far the closer ones, that is the large number of inner centres of dimensions often very limited. Abandonment means not only spatial injustice and loss of “meaning”, but also an increase in territorial fragility and therefore an increase in risk also downstream. With the further consequence of the increase in pressure on major urban centres. Main arguments: The philosophy that is proposed follows the indication of the Charter of Lipsia (2007) that requires integrated strategies of bread making between rural and urban areas, small, medium, large, and metropolitan. It is therefore necessary to strengthen the structure, services, accessibility, etc. of the non-central areas by national and local policies accompanied by a rethinking and a cultural revaluation. To this end since some years an integrated ecological approach has been suggested (ARAGONA, 2010). It aims to radically modify the settlement logic formed over 300 years based on the industrialist paradigm that is increasingly showing the environmental and social unsustainability (MEADOWS 1972). It is based on the cum-cives, that is on the citizen, who shares the civitas (CACCIARI 1990) with others, and has the Landscape Convention (2000) as one of the main references, aims at the goal of Smart City, i.e. building Community inclusive and sustainable materially and socially. Aims: The paper will examine the National Strategy for inland areas of 2014 to assess the quality of life of the citizens of these territories (LUCATELLI 2016). The measures of the recent law to support the municipalities under 5,000 inhabitants will be considered, aimed at maintaining the landscape and essential to reduce the risk related to the abandonment of these areas: certainly the total budget of 150 million euro will not be enough. The potential of other instruments such as the River Contracts will be examined, potentially particularly useful for geomorphologically complex Regions such as Calabria. Considering these places as potentially preferential areas for Ecosystem Services. Bibliography ARAGONA 2010 - S. ARAGONA, Condizioni locali come suggerimenti progettuali: verso una metodologia di piano/progetto della città ecologica, in Moccia F. (a cura di), Atti del Convegno Internazionale Abitare il futuro…dopo Copenaghen - Inhabiting the future... after Copenhagen, Sez. T2 “Modelli di città ecologica”, Napoli, 13-14 dicembre, CLEAN, pp. 1029-1043. CACCIARI 1991 - M. CACCIARI, Aut Civitas, Aut Polis, in E. Mucci, P. Rizzoli (a cura di), L'immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano 1991. COLDIRETTI, Ambiente e Territorio (2017), Contratti di Fiume, nuovi strumenti per la gestione delle risorse idriche, http://www.ambienteterritorio.coldiretti.it/tematiche/Acque/Pagine/ContrattidiFiume,nuovi strumentiperlagestionedellerisorseidriche.aspx (2018.05.27). DE CARO 2017 - DE CARO, Primo firmatario Ermete Realacci Ddl sui piccoli comuni: sì bipartisan dal Senato, ora è legge, in «RaiNews», 28 settembre 2017, http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/legge-piccoli-comuni-si-bipartisan-senato-dc49320b-f636-44ba-abe6-e799152b1abc.html (27.03.2018). ISPRA, I Servizi ecosistemici, http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/argomenti/benefici/ servizi-ecosistemici (15 luglio 2018). LUCATELLI 2016 – S. LUCATELLI, Strategia Nazionale per le Aree Interne: un punto a due anni dal lancio della Strategia in «Agriregionieuropa», 12 (2016), 45, https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/ article/31/45/strategia-nazionale-le-aree-interne-un-punto-due-anni-dal-lancio-della (2017.11.09) MEADOWS ET AL. 1972 - H.D. MEADOWS ET AL., I limiti dello sviluppo, Club di Roma, Mondadori, Milano 1972. SENATO 2017 - SENATO DELLA REPUBBLICA, Legge n. 2541, 28 settembre 2017, Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni, http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47294.htm (2018.03.28) UE (2000), Convenzione Europea del Paesaggio. UE (2007), Carta di Lipsia sulle Città Europee Sostenibili. UE (2011), Smart Cities, Horizon 2020 Asse II del Programma - azioni integrate per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo della società dell’informazione.

Tesi sostenuta: Il paesaggio italiano si caratterizza per un tessuto diffuso e sparso di piccoli o piccolissimi centri sotto i 5000 abitanti: «sono 5.591, il 69,9% dei Comuni italiani. Occupano il 54% del territorio nazionale, luogo in cui vivono 11 milioni di persone» (DECARO 2017). Rappresentano la ricchezza territoriale del “Paese dei 100 Campanili” che sparirebbe senza di essi: cosa che sta invece accadendo. L’abbandono ed il progressivo degrado fisico e sociale hanno tra le principali cause anche le scelte fatte oltre 30 anni addietro. Avviate con il “taglio dei rami secchi” nelle ferrovie e continuate con privatizzazioni e liberalizzazioni sono responsabili della progressiva scomparsa dei punti di riferimento materiali, funzionali, storici ed identitari oltre che di servizi pubblici. Così l’alta velocità avvicina chi è lontano – cioè i pochi grandi centri – ma senza una robusta rete di trasporto locale, allontana chi è vicino, ovvero la gran mole di centri interni di dimensioni spesso molto contenute. Abbandono significa non solo ingiustizia spaziale e perdita di senso, ma anche aumento della fragilità territoriale e quindi aumento del rischio anche a valle. Con l’ulteriore conseguenza dell’aumento della pressione sui centri urbani maggiori. Principali argomentazioni: La filosofia che si propone segue l’indicazione della Carta di Lipsia (2007) che chiede strategie integrate di panificazione tra aree rurali ed urbane, piccole, medie, grandi, e metropolitane. Occorre quindi rafforzare la struttura, i servizi, l’accessibilità, etc. delle aree non centrali con scelte nazionali e locali accompagnate da un ripensamento e rivalutazione culturale (Fig.1). A tal fine da qualche anno si suggerisce (ARAGONA 2010) un approccio ecologico integrato. Mira a modificare radicalmente la logica insediativa formatasi in oltre 300 anni basata sul paradigma industrialista che sempre più sta mostrando l’insostenibilità ambientale e sociale (MEADOWS 1972). È basato sul cum-cives, cioè sul cittadino, che con gli altri condivide la civitas (CACCIARI 1991), ha la Convenzione sul Paesaggio (2000) come uno dei riferimenti principali, mira all’obiettivo di Smart City, cioè costruire Comunità inclusive e sostenibili materialmente e socialmente. Obiettivi: Il paper prenderà in esame la Strategia Nazionale per le aree interne, lanciata nel 2014, per valutare la qualità della vita dei cittadini di tali territori (LUCATELLI, 2016). Si considereranno le misure della recente legge a sostegno dei Comuni sotto i 5000 abitanti finalizzata al mantenimento del paesaggio ed indispensabile per diminuire il rischio legato all’abbandono di tali aree. Certamente però non basterà la dotazione complessiva di 150 milioni di euro. Verranno esaminate le potenzialità di altri strumenti quali i Contratti di fiume, potenzialmente particolarmente utili per Regioni geomorfologicamente complesse come la Calabria. Considerando tali luoghi come aree potenzialmente preferenziali per i Servizi ecosistemici. Bibliografia ARAGONA 2010 - S. ARAGONA, Condizioni locali come suggerimenti progettuali: verso una metodologia di piano/progetto della città ecologica, in Moccia F. (a cura di), Atti del Convegno Internazionale Abitare il futuro…dopo Copenaghen - Inhabiting the future... after Copenhagen, Sez. T2 “Modelli di città ecologica”, Napoli, 13-14 dicembre, CLEAN, pp. 1029-1043. CACCIARI 1991 - M. CACCIARI, Aut Civitas, Aut Polis, in E. Mucci, P. Rizzoli (a cura di), L'immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano 1991. COLDIRETTI, Ambiente e Territorio (2017), Contratti di Fiume, nuovi strumenti per la gestione delle risorse idriche, http://www.ambienteterritorio.coldiretti.it/tematiche/Acque/Pagine/ContrattidiFiume,nuovi strumentiperlagestionedellerisorseidriche.aspx (2018.05.27). DE CARO 2017 - DE CARO, Primo firmatario Ermete Realacci Ddl sui piccoli comuni: sì bipartisan dal Senato, ora è legge, in «RaiNews», 28 settembre 2017, http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/legge-piccoli-comuni-si-bipartisan-senato-dc49320b-f636-44ba-abe6-e799152b1abc.html (27.03.2018). ISPRA, I Servizi ecosistemici, http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/argomenti/benefici/ servizi-ecosistemici (15 luglio 2018). LUCATELLI 2016 – S. LUCATELLI, Strategia Nazionale per le Aree Interne: un punto a due anni dal lancio della Strategia in «Agriregionieuropa», 12 (2016), 45, https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/ article/31/45/strategia-nazionale-le-aree-interne-un-punto-due-anni-dal-lancio-della (2017.11.09) MEADOWS ET AL. 1972 - H.D. MEADOWS ET AL., I limiti dello sviluppo, Club di Roma, Mondadori, Milano 1972. SENATO 2017 - SENATO DELLA REPUBBLICA, Legge n. 2541, 28 settembre 2017, Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni, http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47294.htm (2018.03.28) UE (2000), Convenzione Europea del Paesaggio. UE (2007), Carta di Lipsia sulle Città Europee Sostenibili. UE (2011), Smart Cities, Horizon 2020 Asse II del Programma - azioni integrate per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo della società dell’informazione.

Riflessioni ed ipotesi di ri/territorializzazione ecologica Reflections and Hypotheses on Ecological Re-Territorialization / Aragona, Stefano. - (2018). (Intervento presentato al convegno Un paese ci vuole. Studi e prospettive per i centri abbandonati e in via di spopolamento “One needs a town”. Studies and perspectives for abandoned or depopulated small towns tenutosi a Reggio Calabria nel 7 - 9 novembre 2018).

Riflessioni ed ipotesi di ri/territorializzazione ecologica Reflections and Hypotheses on Ecological Re-Territorialization

ARAGONA, Stefano
2018-01-01

Abstract

Supported thesis: The Italian landscape is characterized by a widespread and scattered tissue of small or very small centres under 5000 inhabitants: «they are 5.591, 69.9% of Italian Municipalities, occupy 54% of the national territory, places where 11 million people live» (DECARO 2017). They represent the territorial wealth of the “Country of 100 Bells” that would disappear without them: which is, instead, happening. The abandonment and the progressive physical and social degradation have among the main causes also the choices made over 30 years ago. Started with the "cutting of dry branches" in the railways and continued with privatization and liberalization are responsible for the progressive disappearance of material, functional, historical and identifying points of reference as well as public services. So the high speed makes nearer those who are far - that is, the few large centres - but without a robust local transport network – more far the closer ones, that is the large number of inner centres of dimensions often very limited. Abandonment means not only spatial injustice and loss of “meaning”, but also an increase in territorial fragility and therefore an increase in risk also downstream. With the further consequence of the increase in pressure on major urban centres. Main arguments: The philosophy that is proposed follows the indication of the Charter of Lipsia (2007) that requires integrated strategies of bread making between rural and urban areas, small, medium, large, and metropolitan. It is therefore necessary to strengthen the structure, services, accessibility, etc. of the non-central areas by national and local policies accompanied by a rethinking and a cultural revaluation. To this end since some years an integrated ecological approach has been suggested (ARAGONA, 2010). It aims to radically modify the settlement logic formed over 300 years based on the industrialist paradigm that is increasingly showing the environmental and social unsustainability (MEADOWS 1972). It is based on the cum-cives, that is on the citizen, who shares the civitas (CACCIARI 1990) with others, and has the Landscape Convention (2000) as one of the main references, aims at the goal of Smart City, i.e. building Community inclusive and sustainable materially and socially. Aims: The paper will examine the National Strategy for inland areas of 2014 to assess the quality of life of the citizens of these territories (LUCATELLI 2016). The measures of the recent law to support the municipalities under 5,000 inhabitants will be considered, aimed at maintaining the landscape and essential to reduce the risk related to the abandonment of these areas: certainly the total budget of 150 million euro will not be enough. The potential of other instruments such as the River Contracts will be examined, potentially particularly useful for geomorphologically complex Regions such as Calabria. Considering these places as potentially preferential areas for Ecosystem Services. Bibliography ARAGONA 2010 - S. ARAGONA, Condizioni locali come suggerimenti progettuali: verso una metodologia di piano/progetto della città ecologica, in Moccia F. (a cura di), Atti del Convegno Internazionale Abitare il futuro…dopo Copenaghen - Inhabiting the future... after Copenhagen, Sez. T2 “Modelli di città ecologica”, Napoli, 13-14 dicembre, CLEAN, pp. 1029-1043. CACCIARI 1991 - M. CACCIARI, Aut Civitas, Aut Polis, in E. Mucci, P. Rizzoli (a cura di), L'immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano 1991. COLDIRETTI, Ambiente e Territorio (2017), Contratti di Fiume, nuovi strumenti per la gestione delle risorse idriche, http://www.ambienteterritorio.coldiretti.it/tematiche/Acque/Pagine/ContrattidiFiume,nuovi strumentiperlagestionedellerisorseidriche.aspx (2018.05.27). DE CARO 2017 - DE CARO, Primo firmatario Ermete Realacci Ddl sui piccoli comuni: sì bipartisan dal Senato, ora è legge, in «RaiNews», 28 settembre 2017, http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/legge-piccoli-comuni-si-bipartisan-senato-dc49320b-f636-44ba-abe6-e799152b1abc.html (27.03.2018). ISPRA, I Servizi ecosistemici, http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/argomenti/benefici/ servizi-ecosistemici (15 luglio 2018). LUCATELLI 2016 – S. LUCATELLI, Strategia Nazionale per le Aree Interne: un punto a due anni dal lancio della Strategia in «Agriregionieuropa», 12 (2016), 45, https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/ article/31/45/strategia-nazionale-le-aree-interne-un-punto-due-anni-dal-lancio-della (2017.11.09) MEADOWS ET AL. 1972 - H.D. MEADOWS ET AL., I limiti dello sviluppo, Club di Roma, Mondadori, Milano 1972. SENATO 2017 - SENATO DELLA REPUBBLICA, Legge n. 2541, 28 settembre 2017, Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni, http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47294.htm (2018.03.28) UE (2000), Convenzione Europea del Paesaggio. UE (2007), Carta di Lipsia sulle Città Europee Sostenibili. UE (2011), Smart Cities, Horizon 2020 Asse II del Programma - azioni integrate per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo della società dell’informazione.
2018
978-88-85479-01-2
Tesi sostenuta: Il paesaggio italiano si caratterizza per un tessuto diffuso e sparso di piccoli o piccolissimi centri sotto i 5000 abitanti: «sono 5.591, il 69,9% dei Comuni italiani. Occupano il 54% del territorio nazionale, luogo in cui vivono 11 milioni di persone» (DECARO 2017). Rappresentano la ricchezza territoriale del “Paese dei 100 Campanili” che sparirebbe senza di essi: cosa che sta invece accadendo. L’abbandono ed il progressivo degrado fisico e sociale hanno tra le principali cause anche le scelte fatte oltre 30 anni addietro. Avviate con il “taglio dei rami secchi” nelle ferrovie e continuate con privatizzazioni e liberalizzazioni sono responsabili della progressiva scomparsa dei punti di riferimento materiali, funzionali, storici ed identitari oltre che di servizi pubblici. Così l’alta velocità avvicina chi è lontano – cioè i pochi grandi centri – ma senza una robusta rete di trasporto locale, allontana chi è vicino, ovvero la gran mole di centri interni di dimensioni spesso molto contenute. Abbandono significa non solo ingiustizia spaziale e perdita di senso, ma anche aumento della fragilità territoriale e quindi aumento del rischio anche a valle. Con l’ulteriore conseguenza dell’aumento della pressione sui centri urbani maggiori. Principali argomentazioni: La filosofia che si propone segue l’indicazione della Carta di Lipsia (2007) che chiede strategie integrate di panificazione tra aree rurali ed urbane, piccole, medie, grandi, e metropolitane. Occorre quindi rafforzare la struttura, i servizi, l’accessibilità, etc. delle aree non centrali con scelte nazionali e locali accompagnate da un ripensamento e rivalutazione culturale (Fig.1). A tal fine da qualche anno si suggerisce (ARAGONA 2010) un approccio ecologico integrato. Mira a modificare radicalmente la logica insediativa formatasi in oltre 300 anni basata sul paradigma industrialista che sempre più sta mostrando l’insostenibilità ambientale e sociale (MEADOWS 1972). È basato sul cum-cives, cioè sul cittadino, che con gli altri condivide la civitas (CACCIARI 1991), ha la Convenzione sul Paesaggio (2000) come uno dei riferimenti principali, mira all’obiettivo di Smart City, cioè costruire Comunità inclusive e sostenibili materialmente e socialmente. Obiettivi: Il paper prenderà in esame la Strategia Nazionale per le aree interne, lanciata nel 2014, per valutare la qualità della vita dei cittadini di tali territori (LUCATELLI, 2016). Si considereranno le misure della recente legge a sostegno dei Comuni sotto i 5000 abitanti finalizzata al mantenimento del paesaggio ed indispensabile per diminuire il rischio legato all’abbandono di tali aree. Certamente però non basterà la dotazione complessiva di 150 milioni di euro. Verranno esaminate le potenzialità di altri strumenti quali i Contratti di fiume, potenzialmente particolarmente utili per Regioni geomorfologicamente complesse come la Calabria. Considerando tali luoghi come aree potenzialmente preferenziali per i Servizi ecosistemici. Bibliografia ARAGONA 2010 - S. ARAGONA, Condizioni locali come suggerimenti progettuali: verso una metodologia di piano/progetto della città ecologica, in Moccia F. (a cura di), Atti del Convegno Internazionale Abitare il futuro…dopo Copenaghen - Inhabiting the future... after Copenhagen, Sez. T2 “Modelli di città ecologica”, Napoli, 13-14 dicembre, CLEAN, pp. 1029-1043. CACCIARI 1991 - M. CACCIARI, Aut Civitas, Aut Polis, in E. Mucci, P. Rizzoli (a cura di), L'immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano 1991. COLDIRETTI, Ambiente e Territorio (2017), Contratti di Fiume, nuovi strumenti per la gestione delle risorse idriche, http://www.ambienteterritorio.coldiretti.it/tematiche/Acque/Pagine/ContrattidiFiume,nuovi strumentiperlagestionedellerisorseidriche.aspx (2018.05.27). DE CARO 2017 - DE CARO, Primo firmatario Ermete Realacci Ddl sui piccoli comuni: sì bipartisan dal Senato, ora è legge, in «RaiNews», 28 settembre 2017, http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/legge-piccoli-comuni-si-bipartisan-senato-dc49320b-f636-44ba-abe6-e799152b1abc.html (27.03.2018). ISPRA, I Servizi ecosistemici, http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/argomenti/benefici/ servizi-ecosistemici (15 luglio 2018). LUCATELLI 2016 – S. LUCATELLI, Strategia Nazionale per le Aree Interne: un punto a due anni dal lancio della Strategia in «Agriregionieuropa», 12 (2016), 45, https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/ article/31/45/strategia-nazionale-le-aree-interne-un-punto-due-anni-dal-lancio-della (2017.11.09) MEADOWS ET AL. 1972 - H.D. MEADOWS ET AL., I limiti dello sviluppo, Club di Roma, Mondadori, Milano 1972. SENATO 2017 - SENATO DELLA REPUBBLICA, Legge n. 2541, 28 settembre 2017, Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni, http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47294.htm (2018.03.28) UE (2000), Convenzione Europea del Paesaggio. UE (2007), Carta di Lipsia sulle Città Europee Sostenibili. UE (2011), Smart Cities, Horizon 2020 Asse II del Programma - azioni integrate per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo della società dell’informazione.
Aree in abbandono; Riterritorializzazione; Patrimonio culturale; Abandoned areas; Reterritorialisation; Cultural heritage
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