Non può escludersi che talora la tolleranza del vertice d'impresa nei confronti dell'attività illecita di altri, in particolare dei sottoposti, rappresenti una vera e propria induzione al 'reato', punibile a titolo di concorso mediante azione. Il volume punta a risolvere le ambiguità che minano la comprensione della differenza che corre tra la 'vera induzione' e la 'semplice inerzia', che risulterebbe naturalmente non punibile ove in capo al vertice d'impresa difettasse un effettivo obbligo giuridico d'impedire l'altrui reato.

La tolleranza del vertice d'impresa tra 'inerzia' e 'induzione al reato'. La responsabilità penale ai confini tra commissione e omissione

SELVAGGI, Nicola
2012-01-01

Abstract

Non può escludersi che talora la tolleranza del vertice d'impresa nei confronti dell'attività illecita di altri, in particolare dei sottoposti, rappresenti una vera e propria induzione al 'reato', punibile a titolo di concorso mediante azione. Il volume punta a risolvere le ambiguità che minano la comprensione della differenza che corre tra la 'vera induzione' e la 'semplice inerzia', che risulterebbe naturalmente non punibile ove in capo al vertice d'impresa difettasse un effettivo obbligo giuridico d'impedire l'altrui reato.
2012
978-88-495-2357-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/20598
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