Gli interventi di riqualificazione edilizia offrono l’opportunità di rigradare la qualità ambientale che caratterizza gli spazi abitativi. Nel concetto di qualità ambientale convergono fattori differenti: la qualità dell’aria il rapporto alla sua purezza, il benessere termoigrometrico, l’igiene delle superfici interne (in relazione alla formazione di muffe e condensa o in rapporto alla deposizione di agenti inquinanti), ecc. Per l’ottimizzazione di tali aspetti di comfort e benessere ambientale vi sono specifiche tecnologie e materiali che consentono un controllo efficace dei loro fattori generativi e caratterizzanti. Ad esempio, nel controllo della cosiddetta “indoor air quality”, spesso inficiata da emissioni di sostanze nocive che provengono dagli stessi componenti di arredo (es. formaldeide) oppure semplicemente da scarso ricambio d’aria, possono essere efficacemente utilizzati impianti di ventilazione meccanica controllata, che consentono un adeguato rinnovo dell’aria anche laddove gli infissi, sempre più a tenuta per evitare qualsiasi dispersione energetica, non consentono neanche quel minimo ricambio per infiltrazione naturale. Gli stessi impianti per la ventilazione meccanica controllata consentono di evitare la formazione di condense e muffe sulle superfici murarie e sui soffitti, così come specifici prodotti vernicianti ne consentono la rimozione e permettono di evitare il ripresentarsi del fenomeno di degrado. Un contributo importante, nel controllo della indoor air quality, viene offerto oggi anche da nuovi materiali per i rivestimenti interni, come quelli caratterizzati da superfici fotocatalitiche che attivano specifici processi di fotocatalisi anche in presenza di luce artificiale, purificando l’aria attraverso la decomposizione degli agenti inquinanti, provenienti sia di fonti interne che dall’esterno. Anche per il controllo del benessere termico, vi sono materiali e soluzioni tecniche che consentono di definire delle situazioni di comfort termico e di benessere ambientale ottimali, evitando eccessive fluttuazioni di temperatura giornaliere, preservando gli ambienti da problematiche di surriscaldamento estivo, consentendo una efficace ed omogenea distribuzione in ambiente dei flussi termici, come nel caso dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento a pavimento o a soffitto radiante. Per tali obiettivi l’innovazione tecnologica ha introdotto nuovi materiali, come i materiali a cambiamento di fase, in grado di accumulare l’eccesso di calore in ambiente per poi rilasciarlo al diminuire della temperatura ambientale, come le pellicole selettive per l’applicazione sulle superfici vetrate dell’involucro edilizio, ecc. Nuovi materiali e specifici impianti, consentono quindi di conferire alle operazioni di riqualificazione edilizia una importante occasione per l’ottimizzazione di importanti fattori quali la vivibilità e la salubrità degli spazi abitativi.

LA QUALITA’ AMBIENTALE INDOOR NELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA

DE CAPUA, Alberto
2019-01-01

Abstract

Gli interventi di riqualificazione edilizia offrono l’opportunità di rigradare la qualità ambientale che caratterizza gli spazi abitativi. Nel concetto di qualità ambientale convergono fattori differenti: la qualità dell’aria il rapporto alla sua purezza, il benessere termoigrometrico, l’igiene delle superfici interne (in relazione alla formazione di muffe e condensa o in rapporto alla deposizione di agenti inquinanti), ecc. Per l’ottimizzazione di tali aspetti di comfort e benessere ambientale vi sono specifiche tecnologie e materiali che consentono un controllo efficace dei loro fattori generativi e caratterizzanti. Ad esempio, nel controllo della cosiddetta “indoor air quality”, spesso inficiata da emissioni di sostanze nocive che provengono dagli stessi componenti di arredo (es. formaldeide) oppure semplicemente da scarso ricambio d’aria, possono essere efficacemente utilizzati impianti di ventilazione meccanica controllata, che consentono un adeguato rinnovo dell’aria anche laddove gli infissi, sempre più a tenuta per evitare qualsiasi dispersione energetica, non consentono neanche quel minimo ricambio per infiltrazione naturale. Gli stessi impianti per la ventilazione meccanica controllata consentono di evitare la formazione di condense e muffe sulle superfici murarie e sui soffitti, così come specifici prodotti vernicianti ne consentono la rimozione e permettono di evitare il ripresentarsi del fenomeno di degrado. Un contributo importante, nel controllo della indoor air quality, viene offerto oggi anche da nuovi materiali per i rivestimenti interni, come quelli caratterizzati da superfici fotocatalitiche che attivano specifici processi di fotocatalisi anche in presenza di luce artificiale, purificando l’aria attraverso la decomposizione degli agenti inquinanti, provenienti sia di fonti interne che dall’esterno. Anche per il controllo del benessere termico, vi sono materiali e soluzioni tecniche che consentono di definire delle situazioni di comfort termico e di benessere ambientale ottimali, evitando eccessive fluttuazioni di temperatura giornaliere, preservando gli ambienti da problematiche di surriscaldamento estivo, consentendo una efficace ed omogenea distribuzione in ambiente dei flussi termici, come nel caso dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento a pavimento o a soffitto radiante. Per tali obiettivi l’innovazione tecnologica ha introdotto nuovi materiali, come i materiali a cambiamento di fase, in grado di accumulare l’eccesso di calore in ambiente per poi rilasciarlo al diminuire della temperatura ambientale, come le pellicole selettive per l’applicazione sulle superfici vetrate dell’involucro edilizio, ecc. Nuovi materiali e specifici impianti, consentono quindi di conferire alle operazioni di riqualificazione edilizia una importante occasione per l’ottimizzazione di importanti fattori quali la vivibilità e la salubrità degli spazi abitativi.
2019
9788862193191
indoor air quality; inquinamento interno; qualità ambientale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/20695
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