Trieste è da alcuni secoli un centro molto significativo, segnato da fasi di sviluppo e da qualche momento di declino, dovuto alla sua posizione di “frontiera” e al suo essere alternativamente nodo strategico per molti popoli. Nell’attuale fase di riequilibrio europeo (anche se con evitabili disomogeneità) la situazione sembra evolvere al meglio; i Paesi dell’entroterra sono già (o saranno presto) interni alla Comunità Europea, su Trieste convergerà un territorio ben più ampio di quello asburgico, tanto famoso e fonte di particolare prosperità in passato. Dall’esame dei più recenti strumenti di pianificazione si evince che anche le amministrazioni locali hanno recepito le tendenze in atto e si prefiggono l’obiettivo di adeguare la città a questo ruolo internazionale attraverso una serie di progetti riguardanti le infrastrutture, il recupero del waterfront e delle aree dismesse, la riqualificazione dell’intero ambito urbano e delle aree circostanti (come i borghi carsici), l’ampliamento delle aree portuali. Oggi il porto di Trieste è dotato di infrastrutture importanti e invidiabili, capaci di attrarre i traffici provenienti dal Centro-nord Europa e dai Balcani. Cadute le insopportabili barriere doganali e politiche dell’ultimo mezzo secolo, il futuro di quest’area appare quanto mai promettente.
Trieste. Alla ricerca di una nuova centralità della regione adriatica nel contesto euromediterraneo / Pultrone, Gabriella. - (2004), pp. 1-221.
Trieste. Alla ricerca di una nuova centralità della regione adriatica nel contesto euromediterraneo
PULTRONE, Gabriella
2004-01-01
Abstract
Trieste è da alcuni secoli un centro molto significativo, segnato da fasi di sviluppo e da qualche momento di declino, dovuto alla sua posizione di “frontiera” e al suo essere alternativamente nodo strategico per molti popoli. Nell’attuale fase di riequilibrio europeo (anche se con evitabili disomogeneità) la situazione sembra evolvere al meglio; i Paesi dell’entroterra sono già (o saranno presto) interni alla Comunità Europea, su Trieste convergerà un territorio ben più ampio di quello asburgico, tanto famoso e fonte di particolare prosperità in passato. Dall’esame dei più recenti strumenti di pianificazione si evince che anche le amministrazioni locali hanno recepito le tendenze in atto e si prefiggono l’obiettivo di adeguare la città a questo ruolo internazionale attraverso una serie di progetti riguardanti le infrastrutture, il recupero del waterfront e delle aree dismesse, la riqualificazione dell’intero ambito urbano e delle aree circostanti (come i borghi carsici), l’ampliamento delle aree portuali. Oggi il porto di Trieste è dotato di infrastrutture importanti e invidiabili, capaci di attrarre i traffici provenienti dal Centro-nord Europa e dai Balcani. Cadute le insopportabili barriere doganali e politiche dell’ultimo mezzo secolo, il futuro di quest’area appare quanto mai promettente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.