Tra le tante rocche calabresi, il castello di Scilla è quello che assume un valore particolare, in quanto da Omero in poi, miti e leggende hanno fatto del luogo, punto chiave dello Stretto di Messina, un nome noto nel mondo. Acquistato nel 1533 da Paolo Ruffo Conte di Sinopoli, prende il nome da questa importante famiglia, che vi risiede fino alla caduta del feudalesimo. Anche se oggi poco vi rimane dei Ruffo - essenzialmente la lapide con la data 1543 sopra il portone d’ingresso immessa a memoria della ristrutturazione operata da Paolo, e lo scalone a rampe cordonate che conduce al piazzale superiore, il castello, già monastero-fortezza, acquista importanza nella sua fase di residenza feudale, che dura fino agli inizi dell’18OO, quando viene trasformato in forte militare ed è realizzato il corpo delle batterie che modifica l’originario fronte bastionato. La lettura dell’impianto attuata per i vari periodi storici consente anche di ricostruire l’organizzazione della difesa territoriale che faceva capo al castello, in rapporto ai borghi sviluppatisi intorno e all’ubicazione dei tre conventi edificati dai Ruffo. Le tavole alla fine del volume, alle quali rimanda il testo, si pongono anche come momenti di sintesi autonome nella lettura, in un percorso che consente ricostruire e leggère le complesse fasi evolutive del castello, spessissimo ricordato nei testi, ma mai studiato a fondo attraverso la lettura dei documenti d’archivio e iconografici e attraverso un attento riscontro in situ, che ha consentito di ricostruirne le fasi costruttive e di riconoscere e attribuire un significato agli scarsi resti conservati nell’attuale complesso. Among the many Calabrian strongholds, Scilla castle is the one which has a particular value because, slnce Homer, miths and legends have made this place famous ali over the worid: Bought in 1533 by Paolo Ruffo Earl of Sinopoli, the castle derives its name from this important family, which lived in there until the end of feudalism. Even if today very few traces remain of the Ruffos - the plaque with the engraving 1543 on the main door and the great staircase which leads to the upper large square - the castle, once a fortress-monastery, became very important as a feudal residence until the beginning of the 1800 when it was changed info a military fortress with the construction of the body of the batteries which modified the originai bastionate facade. The study of the plant, during the different historic periods, lets us understand the organization of the territorial defense, at the head of which there was the castle, in relation to the settlements developing around it and to the three convents built by the Ruffos. The tables at the end of the book, cited inside the text, have to be considered as individuai moments of synthesis which made it possible to reconstruct and read the complex evolutive phases of the castle - often cited in books, although never studied appropriately through archive and iconographic documents - through a careful check in situ. The study enabied us to understand the constructive evolution as well as to recognize and give a meaning to the few ruins stili present in the castle
Il castello Ruffo di Scilla Da monastero-fortezza a residenza feudale a forte militare / Fiorillo, Maria Concetta. - (2004), pp. 1-159.
Il castello Ruffo di Scilla Da monastero-fortezza a residenza feudale a forte militare
FIORILLO, Maria Concetta
2004-01-01
Abstract
Tra le tante rocche calabresi, il castello di Scilla è quello che assume un valore particolare, in quanto da Omero in poi, miti e leggende hanno fatto del luogo, punto chiave dello Stretto di Messina, un nome noto nel mondo. Acquistato nel 1533 da Paolo Ruffo Conte di Sinopoli, prende il nome da questa importante famiglia, che vi risiede fino alla caduta del feudalesimo. Anche se oggi poco vi rimane dei Ruffo - essenzialmente la lapide con la data 1543 sopra il portone d’ingresso immessa a memoria della ristrutturazione operata da Paolo, e lo scalone a rampe cordonate che conduce al piazzale superiore, il castello, già monastero-fortezza, acquista importanza nella sua fase di residenza feudale, che dura fino agli inizi dell’18OO, quando viene trasformato in forte militare ed è realizzato il corpo delle batterie che modifica l’originario fronte bastionato. La lettura dell’impianto attuata per i vari periodi storici consente anche di ricostruire l’organizzazione della difesa territoriale che faceva capo al castello, in rapporto ai borghi sviluppatisi intorno e all’ubicazione dei tre conventi edificati dai Ruffo. Le tavole alla fine del volume, alle quali rimanda il testo, si pongono anche come momenti di sintesi autonome nella lettura, in un percorso che consente ricostruire e leggère le complesse fasi evolutive del castello, spessissimo ricordato nei testi, ma mai studiato a fondo attraverso la lettura dei documenti d’archivio e iconografici e attraverso un attento riscontro in situ, che ha consentito di ricostruirne le fasi costruttive e di riconoscere e attribuire un significato agli scarsi resti conservati nell’attuale complesso. Among the many Calabrian strongholds, Scilla castle is the one which has a particular value because, slnce Homer, miths and legends have made this place famous ali over the worid: Bought in 1533 by Paolo Ruffo Earl of Sinopoli, the castle derives its name from this important family, which lived in there until the end of feudalism. Even if today very few traces remain of the Ruffos - the plaque with the engraving 1543 on the main door and the great staircase which leads to the upper large square - the castle, once a fortress-monastery, became very important as a feudal residence until the beginning of the 1800 when it was changed info a military fortress with the construction of the body of the batteries which modified the originai bastionate facade. The study of the plant, during the different historic periods, lets us understand the organization of the territorial defense, at the head of which there was the castle, in relation to the settlements developing around it and to the three convents built by the Ruffos. The tables at the end of the book, cited inside the text, have to be considered as individuai moments of synthesis which made it possible to reconstruct and read the complex evolutive phases of the castle - often cited in books, although never studied appropriately through archive and iconographic documents - through a careful check in situ. The study enabied us to understand the constructive evolution as well as to recognize and give a meaning to the few ruins stili present in the castleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.