La sfida che oggi le città si trovano ad affrontare con modalità molto più complesse rispetto al passato è sicuramente legata al particolare periodo storico, simile a quello della rivoluzione industriale ma sicuramente più invasivo, che stiamo vivendo e che è noto a tutti come l’era della globalizzazione. Le azioni devono poter essere misurabili in termini di fattore competitivo che generano o che potenzia, come gli strumenti che sono messi a disposizione per il governo del territorio devono in qualche modo consentire la costruzione di una vision della città che innalzi la sua competitività. Tutto ciò ruota intorno alla tematica dei servizi. Sono i servizi, o perlomeno alcuni di essi, che garantiscono il raggiungimento di una posizione leader nell’ambito di un territorio più o meno ampio, a seconda della gerarchia urbana e territoriale che si sta considerando, ovvero a seconda della multiscalarità – locale, territoriale, globale – che si intende attivare. Sono i servizi che consentono di ridurre il gap di sviluppo tra territori più o meno ricchi, ovvero che consentono di ridurre le disparità interne ad un territorio, ad una area metropolitana ad un’area urbana. I servizi concorrono a definire nuovi ambiti territoriali: la città dei servizi diventa un nuovo criterio di agglomerazione fisica acquisendo connotazione di rango che può trasformare/invertire gli equilibri di natura geografica e territoriale. La nuova morfologia urbana è nello stesso tempo immagine del territorio più vasto che la circonda, ed è anche l’offerta di servizi nel mercato globale. Ciò che genera la nuova forma urbana è oggi la poetica del flusso attraverso il concetto multiscalare della trasformazione: a livello locale è riqualificazione/rigenerazione, a livello territoriale è accessibilità a livello globale è servizio.

Strategie di città. La riorganizzazione dell'offerta dei servizi nei processi di trasformazione

MORACI F;BEVILACQUA C
2007-01-01

Abstract

La sfida che oggi le città si trovano ad affrontare con modalità molto più complesse rispetto al passato è sicuramente legata al particolare periodo storico, simile a quello della rivoluzione industriale ma sicuramente più invasivo, che stiamo vivendo e che è noto a tutti come l’era della globalizzazione. Le azioni devono poter essere misurabili in termini di fattore competitivo che generano o che potenzia, come gli strumenti che sono messi a disposizione per il governo del territorio devono in qualche modo consentire la costruzione di una vision della città che innalzi la sua competitività. Tutto ciò ruota intorno alla tematica dei servizi. Sono i servizi, o perlomeno alcuni di essi, che garantiscono il raggiungimento di una posizione leader nell’ambito di un territorio più o meno ampio, a seconda della gerarchia urbana e territoriale che si sta considerando, ovvero a seconda della multiscalarità – locale, territoriale, globale – che si intende attivare. Sono i servizi che consentono di ridurre il gap di sviluppo tra territori più o meno ricchi, ovvero che consentono di ridurre le disparità interne ad un territorio, ad una area metropolitana ad un’area urbana. I servizi concorrono a definire nuovi ambiti territoriali: la città dei servizi diventa un nuovo criterio di agglomerazione fisica acquisendo connotazione di rango che può trasformare/invertire gli equilibri di natura geografica e territoriale. La nuova morfologia urbana è nello stesso tempo immagine del territorio più vasto che la circonda, ed è anche l’offerta di servizi nel mercato globale. Ciò che genera la nuova forma urbana è oggi la poetica del flusso attraverso il concetto multiscalare della trasformazione: a livello locale è riqualificazione/rigenerazione, a livello territoriale è accessibilità a livello globale è servizio.
2007
9788860490384
globalizzazione; competitività; servizi; Trasformazione urbana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/21891
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