Il design industriale diventa sempre di più uno strumento vitale di competizione su scala globale. Delineandone la storia e i successi, questo libro spera di dimostrare come esso abbia sempre coerentemente cercato di smitizzare la tecnologia rendendola via via disponibile a un sempre piu vasto numero di persone. Un obiettivo del libro è evidenziare l’apporto dato dalle aziende produttrici alla storia del design, senza la cui disponibilità a rischiare i necessari investimenti richiesti dallo sviluppo di nuovi prodotti, il design stesso avrebbe avuto ben poco futuro. Le Industrie innovative e orientate al mercato, ma con un occhio rivolto ai bisogni sociali, troppo spesso sono state artefici disconosciute dei progressi della nostra cultura materiale. Altro obbiettivo di questo libro è quello di mettere in evidenza l’anima plurale del design ed i suoi dibattiti interni che attengono a problemi come il ruolo della tecnologia ed il processo industriale; il primato della semplicità e della economia sul lusso e l'esclusività; ed il ruolo della funzione, dell’estetica, dell’ornamento e del simbolismo negli oggetti d’uso. Vengono qui citati materiali e processi tecnologici, ma anche concetti, oggetti, personaggi, che ci sono apparsi importanti per avvicinarsi a quel melting pot che oggi chiamiamo design, e che hanno influenzato la cultura, la società e determinato di volta in volta la nozione di gusto. Lo scopo del libro esige la selettività, e i temi enucleati dovrebbero essere largamente rappresentativi dei molti approcci diversi al design. I temi procedono in ordine alfabetico, con riferimenti in grassetto che suggeriscono collegamenti tra concetti, oggetti, personaggi. Nell'accentuare la natura plurale di design, un ulteriore scopo è stato dimostrare che le idee e valori espressi dai designer è relativo all’epoca e al contesto, e non assoluto. Le soluzioni proposte dal design, sono effimere, come le necessità dei disegnatori, produttori e consumatori. Comunque, forse la chiave per comprendere il design come sistema in movimento è credere che anche soluzione di design più riuscita può essere sempre migliorata.

ABC DESIGN oggetti concetti personaggi” / Quistelli, Carmine Ludovico. - (2008), pp. 1-115.

ABC DESIGN oggetti concetti personaggi”

QUISTELLI, Carmine Ludovico
2008-01-01

Abstract

Il design industriale diventa sempre di più uno strumento vitale di competizione su scala globale. Delineandone la storia e i successi, questo libro spera di dimostrare come esso abbia sempre coerentemente cercato di smitizzare la tecnologia rendendola via via disponibile a un sempre piu vasto numero di persone. Un obiettivo del libro è evidenziare l’apporto dato dalle aziende produttrici alla storia del design, senza la cui disponibilità a rischiare i necessari investimenti richiesti dallo sviluppo di nuovi prodotti, il design stesso avrebbe avuto ben poco futuro. Le Industrie innovative e orientate al mercato, ma con un occhio rivolto ai bisogni sociali, troppo spesso sono state artefici disconosciute dei progressi della nostra cultura materiale. Altro obbiettivo di questo libro è quello di mettere in evidenza l’anima plurale del design ed i suoi dibattiti interni che attengono a problemi come il ruolo della tecnologia ed il processo industriale; il primato della semplicità e della economia sul lusso e l'esclusività; ed il ruolo della funzione, dell’estetica, dell’ornamento e del simbolismo negli oggetti d’uso. Vengono qui citati materiali e processi tecnologici, ma anche concetti, oggetti, personaggi, che ci sono apparsi importanti per avvicinarsi a quel melting pot che oggi chiamiamo design, e che hanno influenzato la cultura, la società e determinato di volta in volta la nozione di gusto. Lo scopo del libro esige la selettività, e i temi enucleati dovrebbero essere largamente rappresentativi dei molti approcci diversi al design. I temi procedono in ordine alfabetico, con riferimenti in grassetto che suggeriscono collegamenti tra concetti, oggetti, personaggi. Nell'accentuare la natura plurale di design, un ulteriore scopo è stato dimostrare che le idee e valori espressi dai designer è relativo all’epoca e al contesto, e non assoluto. Le soluzioni proposte dal design, sono effimere, come le necessità dei disegnatori, produttori e consumatori. Comunque, forse la chiave per comprendere il design come sistema in movimento è credere che anche soluzione di design più riuscita può essere sempre migliorata.
2008
8881571048
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/21906
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