Questo saggio racconta la lunghissima storia della manifestazione dell'ottimismo della volontà progettuale dei Samonà applicato nell'area dello Stretto di Messina, in tre capitoli. Il primo riguarda il lavoro di Giuseppe nella realizzazione della Cortina del Porto, sottovalutata opera, che reinterpreta in tempi diversi, con risorse diverse, e per una committenza ben diversa, il fasto del Teatro Marittimo, meraviglia architettonica seicentesca lunga più di un chilometro che affaccia sul porto naturale di Messina. Il secondo capitolo passa in rassegna le occasioni di lavoro di Giuseppe ed Alberto alla scala architettonica di un sapere professionale mescolato ad un sapere teorico che coniuga la piccola scala del monumento o della tomba con la grande scala del centro culturale. Il terzo capitolo documenta i numerosi studi e Piani a carattere urbanistico, di Giuseppe ed Alberto, una applicazione simile al Plan Voisen, o al Plan Obus per Algeri, lecorbusierane, ma sulle rive dello Stretto; un tentativo di rendere architettonicamente bello un paesaggio eccezionale, valorizzandolo nei suoi caratteri morfologici. In appendice alcuni scritti o relazioni a conferenze dei Samonà che tracciano il nascere, lo svilupparsi ed il modificarsi dell'idea della metropoli dello Stretto di Messina.
Giuseppe e Alberto Samonà e la Metropoli dello Stretto di Messina / Cardullo, Francesco. - 1:(2006), pp. 01-168.
Giuseppe e Alberto Samonà e la Metropoli dello Stretto di Messina
CARDULLO, Francesco
2006-01-01
Abstract
Questo saggio racconta la lunghissima storia della manifestazione dell'ottimismo della volontà progettuale dei Samonà applicato nell'area dello Stretto di Messina, in tre capitoli. Il primo riguarda il lavoro di Giuseppe nella realizzazione della Cortina del Porto, sottovalutata opera, che reinterpreta in tempi diversi, con risorse diverse, e per una committenza ben diversa, il fasto del Teatro Marittimo, meraviglia architettonica seicentesca lunga più di un chilometro che affaccia sul porto naturale di Messina. Il secondo capitolo passa in rassegna le occasioni di lavoro di Giuseppe ed Alberto alla scala architettonica di un sapere professionale mescolato ad un sapere teorico che coniuga la piccola scala del monumento o della tomba con la grande scala del centro culturale. Il terzo capitolo documenta i numerosi studi e Piani a carattere urbanistico, di Giuseppe ed Alberto, una applicazione simile al Plan Voisen, o al Plan Obus per Algeri, lecorbusierane, ma sulle rive dello Stretto; un tentativo di rendere architettonicamente bello un paesaggio eccezionale, valorizzandolo nei suoi caratteri morfologici. In appendice alcuni scritti o relazioni a conferenze dei Samonà che tracciano il nascere, lo svilupparsi ed il modificarsi dell'idea della metropoli dello Stretto di Messina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.