Occuparsi di urbanistica è occuparsi dei processi di antropizzazione che si presentano durante la storia. Ma sia gli uni che l’altra non sono eventi inevitabili o necessari: dipendono dalle scelte che si decidono. Questo è ancor più vero nel momento in cui la globalizzazione moderna, fenomeno legato alle prima inesistenti opportunità tecnologiche - cioè il trasporto aereo e quello ad alta velocità, la telematica - sta modificando gli assetti territoriali che per millenni, ma soprattutto dalla rivoluzione industriale si sono concretizzati. Il testo si confronta con tali molteplici questioni, divenute “evidenze problematiche” dell’attuale dibattito urbanistico cogliendo l’occasione del Workshop Nazionale di Progettazione “Idee e progetti per il recupero e riqualificazione urbana in aree minori e non nell’epoca della globalizzazione” svoltosi a Tropea qualche tempo addietro. Interessante segnalare che la parte iniziale è dedicata ad una rilettura critica, aperta e che sollecita un ampio confronto, di alcune fasi della storia del Meridione preunitario probabilmente non così arretrato come oggi appare. Perdita di senso, di riferimenti sociali e culturali incombono e sembrano essere divenuti il prezzo da pagare per un indecifrabile percorso dettato negli ultimi decenni dall’economia che ha preso il sopravvento sulla politica, cioè l’arte di gestire la polis: più i territori sono deboli, o sono divenuti tali, più soggiacciono a queste logiche. Costruendo e realizzando il Workshop di Tropea si è iniziato a sperimentare sul campo come le riflessioni critiche elaborate possano aiutare a ricostruire un senso dello spazio e, contemporaneamente, l’abitante a divenire cum-cives. Dopo La Città virtuale. Trasformazioni urbane e nuove tecnologie dell’informazione (1993) ed Ambiente urbano e innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità (2000) entrambi editi da Gangemi Editore, questo libro di urbanistica - polifonico, ricco di richiami a varie discipline quali la storia, la sociologia, la letteratura, l’economia e le Scienze Regionali - è così il terzo capitolo di un percorso che vede l’identificazione delle nuove fenomenologie - legate al formarsi della città globale - e quindi porsi il tema della ricerca di una possibile, auspicabile, identità individuale e collettiva, sostenibile sia riguardo le risorse naturali che socialmente. Ovvero della finalità principale di Smart City, Horizon 2020, che consiste nel creare società inclusiva e sostenibile materialmente e socialmente. Se ciò lo si riuscirà a realizzare, grazie anche alle nuove proposte “place based” di politiche di coesione territoriali più volte richiamate nel testo - in territori oggi così problematici, resi ancor più distanti da opzioni antiche economiche, allora la parola speranza è lecita per l’urbanistica moderna e quindi per il bene pubblico, anzi, per il bene comune primo che è la città.
Costruire un senso del territorio. Spunti, riflessioni, indicazioni di pianificazione e progettazione / Aragona, Stefano. - (2012).
Costruire un senso del territorio. Spunti, riflessioni, indicazioni di pianificazione e progettazione
ARAGONA, Stefano
2012-01-01
Abstract
Occuparsi di urbanistica è occuparsi dei processi di antropizzazione che si presentano durante la storia. Ma sia gli uni che l’altra non sono eventi inevitabili o necessari: dipendono dalle scelte che si decidono. Questo è ancor più vero nel momento in cui la globalizzazione moderna, fenomeno legato alle prima inesistenti opportunità tecnologiche - cioè il trasporto aereo e quello ad alta velocità, la telematica - sta modificando gli assetti territoriali che per millenni, ma soprattutto dalla rivoluzione industriale si sono concretizzati. Il testo si confronta con tali molteplici questioni, divenute “evidenze problematiche” dell’attuale dibattito urbanistico cogliendo l’occasione del Workshop Nazionale di Progettazione “Idee e progetti per il recupero e riqualificazione urbana in aree minori e non nell’epoca della globalizzazione” svoltosi a Tropea qualche tempo addietro. Interessante segnalare che la parte iniziale è dedicata ad una rilettura critica, aperta e che sollecita un ampio confronto, di alcune fasi della storia del Meridione preunitario probabilmente non così arretrato come oggi appare. Perdita di senso, di riferimenti sociali e culturali incombono e sembrano essere divenuti il prezzo da pagare per un indecifrabile percorso dettato negli ultimi decenni dall’economia che ha preso il sopravvento sulla politica, cioè l’arte di gestire la polis: più i territori sono deboli, o sono divenuti tali, più soggiacciono a queste logiche. Costruendo e realizzando il Workshop di Tropea si è iniziato a sperimentare sul campo come le riflessioni critiche elaborate possano aiutare a ricostruire un senso dello spazio e, contemporaneamente, l’abitante a divenire cum-cives. Dopo La Città virtuale. Trasformazioni urbane e nuove tecnologie dell’informazione (1993) ed Ambiente urbano e innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità (2000) entrambi editi da Gangemi Editore, questo libro di urbanistica - polifonico, ricco di richiami a varie discipline quali la storia, la sociologia, la letteratura, l’economia e le Scienze Regionali - è così il terzo capitolo di un percorso che vede l’identificazione delle nuove fenomenologie - legate al formarsi della città globale - e quindi porsi il tema della ricerca di una possibile, auspicabile, identità individuale e collettiva, sostenibile sia riguardo le risorse naturali che socialmente. Ovvero della finalità principale di Smart City, Horizon 2020, che consiste nel creare società inclusiva e sostenibile materialmente e socialmente. Se ciò lo si riuscirà a realizzare, grazie anche alle nuove proposte “place based” di politiche di coesione territoriali più volte richiamate nel testo - in territori oggi così problematici, resi ancor più distanti da opzioni antiche economiche, allora la parola speranza è lecita per l’urbanistica moderna e quindi per il bene pubblico, anzi, per il bene comune primo che è la città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.