The volume collects the drawings and projects drawn up in order to demonstrate that there can be a different approach to ensure the right balance between architecture and nature starting from the need to balance the two partitions. Archikoltura is a project for the redefinition of human spaces starting from the idea that some architectural concretions of evident Haeckelian matrix can become extensive objects so as to cover the entirety of the globe. If in the past it was precisely the origin of agriculture that determined the settlements and their location in space in a stable way, due to their permanence, where the house was nothing more than a clock of time, according to the beautiful definition of Sloterdijk, in this case an attempt is made to define, on the basis of a post-Pyranesian hypothesis, the deflagration of a living space conceived by summation of single architectures which, detached from the typological character, reinvent an extensive space, not as a standardized No-Stop City, but rather in the logic of growth and form a la D'Arcy THompson. Mineral, vegetable and animal nature meet to define a growth process that unites, to the point of making clear in the repetition of the non-identical, a new extensive program for an architecture to come.

Marcello Sèstito Globopolis - Radiolarcity e l’Archikoltura Il volume raccoglie i disegni e i progetti redatti allo scopo di dimostrare che può esistere un diverso approccio per garantire il giusto equilibrio tra architettura e natura a partire dalla necessità di equilibrare le due partizioni. Archikoltura è un progetto di ridefinizione degli spazi umani a partire dall’idea che alcune concrezioni architettoniche di evidente matrice haeckeliana possano divenire oggetti estensivi tanto da coprire l’interezza del globo. Se nel passato è stata proprio l’origine dell’agricoltura a determinare in maniera stabile gli insediamenti e la loro collocazione nello spazio, dovuta alla loro stanzialità, dove la casa altro non era che un orologio del tempo, secondo la bella definizione di Sloterdijk, in tal caso si tenta di definire, sulla scorta di un’ipotesi postpiranesiana, la deflagrazione di uno spazio abitativo concepito per sommatoria di architetture singole che, svincolate dal carattere tipologico, reinventano uno spazio estensivo, non come una standardizzata No-Stop City, ma piuttosto nella logica di crescita e forma alla D’Arcy THompson. La natura minerale, vegetale e animale si incontrano per definire un processo di crescita che si accomuna, fino a rendere palese nella ripetizione del non identico, un nuovo programma estensivo per una architettura a venire.

Radiolarcity e l'Archikoltura (a cura di Maurizio Oddo)

SESTITO, Marcello
Writing – Original Draft Preparation
2017-01-01

Abstract

The volume collects the drawings and projects drawn up in order to demonstrate that there can be a different approach to ensure the right balance between architecture and nature starting from the need to balance the two partitions. Archikoltura is a project for the redefinition of human spaces starting from the idea that some architectural concretions of evident Haeckelian matrix can become extensive objects so as to cover the entirety of the globe. If in the past it was precisely the origin of agriculture that determined the settlements and their location in space in a stable way, due to their permanence, where the house was nothing more than a clock of time, according to the beautiful definition of Sloterdijk, in this case an attempt is made to define, on the basis of a post-Pyranesian hypothesis, the deflagration of a living space conceived by summation of single architectures which, detached from the typological character, reinvent an extensive space, not as a standardized No-Stop City, but rather in the logic of growth and form a la D'Arcy THompson. Mineral, vegetable and animal nature meet to define a growth process that unites, to the point of making clear in the repetition of the non-identical, a new extensive program for an architecture to come.
2017
9788882434618
Marcello Sèstito Globopolis - Radiolarcity e l’Archikoltura Il volume raccoglie i disegni e i progetti redatti allo scopo di dimostrare che può esistere un diverso approccio per garantire il giusto equilibrio tra architettura e natura a partire dalla necessità di equilibrare le due partizioni. Archikoltura è un progetto di ridefinizione degli spazi umani a partire dall’idea che alcune concrezioni architettoniche di evidente matrice haeckeliana possano divenire oggetti estensivi tanto da coprire l’interezza del globo. Se nel passato è stata proprio l’origine dell’agricoltura a determinare in maniera stabile gli insediamenti e la loro collocazione nello spazio, dovuta alla loro stanzialità, dove la casa altro non era che un orologio del tempo, secondo la bella definizione di Sloterdijk, in tal caso si tenta di definire, sulla scorta di un’ipotesi postpiranesiana, la deflagrazione di uno spazio abitativo concepito per sommatoria di architetture singole che, svincolate dal carattere tipologico, reinventano uno spazio estensivo, non come una standardizzata No-Stop City, ma piuttosto nella logica di crescita e forma alla D’Arcy THompson. La natura minerale, vegetale e animale si incontrano per definire un processo di crescita che si accomuna, fino a rendere palese nella ripetizione del non identico, un nuovo programma estensivo per una architettura a venire.
Architettura, Radiolari, Haechel, Virus city,, Sinapsi,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/22496
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