"Gestione sostenibile delle risorse energetiche nei settori dell'edilizia e degli impianti"

The book "The sustainable management of energy resources in the fields of construction and plants", of which the author was the Scientific Responsible, contains an extract of four contributions of the author who has edited the total draft of the book through a structured and defined path.Specifically, after a brief introduction “Towards the management of energy resources” in which it stresses the need for a strong environmental education and, particularly in energy field, starting from the concept of sustainable development (2.1.1), it highlights many difficulties that the building sector - highly energy-intensive - meets to adhere to the changes underway and as it is required a new approach modality to the construction process that links the different phases of this process with local resources, evaluating the efficiency not only energetic of the "building product", but considering the reuse and / or the reduction of the output as an integral part of the process.In the next contribution (2.2.1) is evident, in the case of new construction, the urgency of an energy optimization since the early design phase, considering climatic conditions of the context, the orientation and shape of the building and its isolation and thermal characteristics of the housing. Rather more complex is the intervention on the existing on which it is necessary to intervene or with an internal energy reorganization, by adopting a positive approach, or by checking all the parameters to improve performance through the use of indicators that express the real energy need of the building in relation to the housing and / or building-plant system.In conclusion, taking up some considerations highlighted in the various contributions, we analyze the positions, that on energy issues, international and national institutions have assumed, highlighting, in this last case, the discrepancy between the behavior of the "production" world, however careful to market needs and that of the firms, ancestrally reluctant to align with the changes.

Il volume “La gestione sostenibile delle risorse energetiche nel settori dell’edilizia e degli impianti”, risultato di un Corso di Formazione/Ricerca, rivolto alle imprese, di cui l’autore è stato Responsabile Scientifico, contiene un estratto di quattro contributi dell’autore che ha curato la stesura complessiva del libro attraverso un percorso strutturato e definito.Dopo una breve introduzione “Verso la gestione delle risorse energetiche” nella quale si sottolinea la necessità di una solida formazione in campo ambientale ed in particolare in quello energetico, partendo dal concetto di sviluppo sostenibile (2.1.1), si mettono in evidenza le numerose difficoltà che il settore dell’edilizia, altamente energivoro, incontra per aderire ai cambiamenti in atto e di come invece sia necessaria una nuova modalità di approccio al processo costruttivo che metta in relazione le diverse fasi dello stesso con le risorse locali, valutando l’efficienza non solo energetica del “prodotto edificio” ma considerando il riuso e/o la riduzione degli output come parte integrante del processo .Nel successivo contributo (2.2.1) si evidenzia , in caso di nuova costruzione, l’impellenza di una ottimizzazione energetica fin dalla fase iniziale della progettazione considerando le condizioni climatiche del contesto, l’orientamento e la forma dell’edificio nonché il suo isolamento termico e le caratteristiche dell’involucro. Più complesso invece l’intervento sull’esistente sul quale è opportuno intervenire o con una riorganizzazione energetica interna, adottando cioè comportamenti virtuosi; oppure verificando tutti i parametri che consentono di migliorarne le prestazioni tramite l’utilizzo di indicatori che esprimono il reale fabbisogno energetico dell’edificio in relazione all’involucro e/o al sistema edificio - impianto. Nelle conclusioni, riprendendo alcune considerazioni messe in evidenza nei vari contributi, si analizzano le posizioni che in materia energetica hanno assunto gli organismi internazionali e nazionali evidenziando, in questo ultimo caso, la discrasia tra il comportamento del mondo della “produzione”, comunque attento alle esigenze del mercato e quello dell’impresa restio atavicamente ad allinearsi ai cambiamenti.