Perdite di materia e mutazioni di senso aggiornano costantemente i flussi culturali che definiscono l’universo materiale ed emozionale che ci accoglie. Nelle architetture del nostro tempo firmitas, utilitas e venustas sembrano contribuire autonomamente e, a volte, contraddittoriamente alla definizione della forma. La distinzione tra statica e decoro, l’abbandono delle solidità massicce d’epoca classica in favore di forme fluide e malleabili, minimalismo formale, folgorazioni non-euclidea, liberano qualità espressive inconsuete e sollecitano sperimentazioni formali che rinviano a nuovi universi emozionali. È il tratto onirico che guida verso insolite flessuosità corinzie! Lamine sottili e nastri flessuosi restituiscono leggerezza alle foglie d’acanto. Smaterializzano la sostanza concreta rinviando all’origine dell’essenza espressiva: il foglio, il vento e la forma che ne consegue…
Flessuosità corinzie / Mediati, Domenico. - (2014), pp. 61-61.
Flessuosità corinzie
Domenico Mediati
2014-01-01
Abstract
Perdite di materia e mutazioni di senso aggiornano costantemente i flussi culturali che definiscono l’universo materiale ed emozionale che ci accoglie. Nelle architetture del nostro tempo firmitas, utilitas e venustas sembrano contribuire autonomamente e, a volte, contraddittoriamente alla definizione della forma. La distinzione tra statica e decoro, l’abbandono delle solidità massicce d’epoca classica in favore di forme fluide e malleabili, minimalismo formale, folgorazioni non-euclidea, liberano qualità espressive inconsuete e sollecitano sperimentazioni formali che rinviano a nuovi universi emozionali. È il tratto onirico che guida verso insolite flessuosità corinzie! Lamine sottili e nastri flessuosi restituiscono leggerezza alle foglie d’acanto. Smaterializzano la sostanza concreta rinviando all’origine dell’essenza espressiva: il foglio, il vento e la forma che ne consegue…I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.