L’Idea Progettuale “Pompei_Parco Urbano Integrato” si fonda su un complesso di azioni ed interventi volti alla riqualificazione e valorizzazione della città antica e contemporanea, come sistema programmato di collegamento tra il Sito Archeologico e il Santuario della Beata Vergine del Rosario (centri nodali di attrazione turistica). In tale contesto la rigenerazione del tessuto urbano della città otto-novecentesca di Pompei è strumentale alla costruzione di una rete che racchiuda il sistema Sito archeologico - Santuario, così da rappresentare un sistema integrato per la tutela e la valorizzazione sia dei Beni Archeologici ed Architettonici con l’obiettivo di creare una sinergia tra il turismo religioso e quello cultuale, attraverso la condivisione dell’utenza. L’Idea Progetto consiste nel: - migliorare al turista il sistema di accesso alla città di Pompei, prefigurando una diversa e strutturata mobilità urbana: percorsi di accesso, parcheggi, servizi e supporti pre e post visita, calibrati in funzione di diversi targets di fruitori-viggiatori-turisti; - ottimizzare il sistema di percorrenze interne alla città, implementando le aree a sola fruizione pedonale e gerarchizzando il sistema viario carrabile e i connessi nodi-parcheggio, al fine di favorire una visita confortevole e ispirata ai principi dello slow-tourism; - interventi di riqualificazione urbana pubblica e privata: a) pubblica con modelli di gestione differenziata con intervento da parte di Stato, partnership pubblico/privato, incentivi, leggi speciali, utilizzo di fondi comunitari, ecc. b) privata attraverso piani di rigenerazione e decoro urbano del patrimonio edilizio, sostenuto da incentivi finanziari come agevolazioni fiscali, contributi su quote, interessi e mutui, contributi a fondo perduto. Il tutto con ricadute su interventi occupazionali e produttivi, rivolti alle piccole e medie imprese dei comparti e dei settori interessati e sulla filiera formativa. Gli interventi di rigenerazione urbana sono strutturati su quattro livelli gerarchici; 1. i percorsi (Via Roma - Via Lepanto; via Sacra - via Piave); 2. i poli (Piazza Immacolata - la Rotonda dell’Ulivo, la Stazione Circumvesuviana - la Stazione FS); 3. gli attrattori primari (Sito Archeologico e Santuario) e quelli accessori (Pontificio Istituto Bartolo Longo - Chiesa San Salvatore); 4. le aree destinate a verde pubblico (Giardini di Piazza Bartolo Longo - I Giardini del Santuario - I Giardini del Palazzo Municipale). In questo sistema urbano la Torre del Santuario diviene baricentro unificante e punto di riferimento dello skyline e belvedere sugli Scavi, sulla città e sul contesto del Golfo di Napoli. In tale ottica il Progetto propone un Parco Urbano, dove l’ambiente costruito storico, archeologico, e monumentale, si pone in relazione di reciprocità ed equilibrio con la città contemporanea, attraverso la valorizzazione delle potenzialità fruitive delle percorrenze pedonalizzate, delle sue componenti aperte e a verde pubblico. Il processo di osmosi innescato dal progetto dovrebbe potenziare tutte quelle funzioni miranti ad unificare il turismo culturale degli Scavi con quello religioso del Santuario, attraverso: funzioni culturali e formative rivolte a targets turistici fortemente diversificati; funzioni sociali e ricreative; Allegato A) Formulario per la redazione dell’idea - Concorso internazionale di idee per la valorizzazione del territorio di Pompei 2 funzioni preventive con riferimento alla legalità, vista la particolare fragilità di questo territorio. Il Parco Urbano pensato per Pompei, inoltre, è definibile Integrato, perché implementato con due caratteri innovativi: una decisa connotazione di innovazione tecnologica e una particolare attenzione ai temi della coesione sociale. Con riferimento all’innovazione tecnologica, il Parco urbano Integrato di Pompei vedrà l’uso di: - una rete in open source e wifi, a scala urbana, di supporto al turista (applicazioni geoinformatizzate Scavi – Santuario - Città e sul sistema attrattivo territoriale del comprensorio archeologico vesuviano); - un sistema multi-attivo per la sicurezza della città e la difesa del tessuto urbano, specialmente quello di carattere storico-artistico diffuso, come nel caso di Pompei, in termini di prevenzione e controllo, più che di intervento e repressione. Entrambe queste azioni sono particolarmente rilevanti poiché orientate al miglioramento dell’accoglienza, quindi dell’attrattività in chiave turistica, con ricadute anche sulla qualità della vita dei residenti e sulla coesione sociale, regolando le dinamiche socio-economiche verso la legalità. Tale orientamento si avvale di strumenti quali: - una progettualità programmatica avanzata, che dalla scala urbana a quella architettonica integri azioni e interventi tanto puntuali quanto perpetrabili nel tempo (dalle pavimentazioni urbane al mantenimento in efficienza dei servizi e sottoservizi; dal recupero delle facciate e dei fronti alla cura della qualità dell’urbanizzato); - una fruibilità attraente e versatile (parcheggi auto e bus); nodi di interscambio auto-bici; punti multifunzionali di assistenza al turista (organizzazione visita Sito-Santuario, acquisto biglietti per il Sito e trasporti, prenotazione pernotto, prenotazione eventi, deposito bagagli), oltre che tecnologicamente sofisticata (informazione e assistenza a distanza per e post visita, applicazioni androidi multilivello per la visita); - una comunicazione atta ad azioni di informazione, attrazione e promozione non limitate agli Scavi, ma al Parco Urbano Integrato Scavi-Santuario nel suo complesso; - un sistema di sorveglianza e salvaguardia, che implementi la sicurezza dei visitatori e la tutela dei Beni. La costituzione del Parco Urbano Integrato trova una forte motivazione nell’ambizione di questa Idea Progettuale di porre Pompei come elemento-cerniera di un sistema dei beni paesaggistici (Vesuvio e Monte Somma) e culturali archeologici (Boscoreale, Ercolano, Oplontis e Stabia) tra i più rilevanti d’Italia e quindi del Mondo, il che costituisce tra l’altro una delle ragioni fondanti dell’elezione di questo luogo a Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Tale elezione ha rappresentato certamente per Pompei un grande vantaggio, ma porta con sé delle precise responsabilità di tutela, salvaguardia, conoscenza, promozione e valorizzazione, che sinora sono rimaste parzialmente disattese; il Parco urbano Integrato di Pompei vuole essere in tale contesto un’azione di forte concretezza a perseguire le finalità prestazionali, che deve poter garantire un Sito UNESCO. Ciò perseguirsi certamente nell’attuazione dei noti “Piani per Pompei” che si sono avvicendati nel tempo, ma deve potersi estendere agli attrattori al contorno, costituendo una rete che dal Santuario e dalla città otto-novecentesca si riverberi sul territorio.

Pompeii_Parco Urbano Integrato

FALLANCA, Concetta
2013-01-01

Abstract

L’Idea Progettuale “Pompei_Parco Urbano Integrato” si fonda su un complesso di azioni ed interventi volti alla riqualificazione e valorizzazione della città antica e contemporanea, come sistema programmato di collegamento tra il Sito Archeologico e il Santuario della Beata Vergine del Rosario (centri nodali di attrazione turistica). In tale contesto la rigenerazione del tessuto urbano della città otto-novecentesca di Pompei è strumentale alla costruzione di una rete che racchiuda il sistema Sito archeologico - Santuario, così da rappresentare un sistema integrato per la tutela e la valorizzazione sia dei Beni Archeologici ed Architettonici con l’obiettivo di creare una sinergia tra il turismo religioso e quello cultuale, attraverso la condivisione dell’utenza. L’Idea Progetto consiste nel: - migliorare al turista il sistema di accesso alla città di Pompei, prefigurando una diversa e strutturata mobilità urbana: percorsi di accesso, parcheggi, servizi e supporti pre e post visita, calibrati in funzione di diversi targets di fruitori-viggiatori-turisti; - ottimizzare il sistema di percorrenze interne alla città, implementando le aree a sola fruizione pedonale e gerarchizzando il sistema viario carrabile e i connessi nodi-parcheggio, al fine di favorire una visita confortevole e ispirata ai principi dello slow-tourism; - interventi di riqualificazione urbana pubblica e privata: a) pubblica con modelli di gestione differenziata con intervento da parte di Stato, partnership pubblico/privato, incentivi, leggi speciali, utilizzo di fondi comunitari, ecc. b) privata attraverso piani di rigenerazione e decoro urbano del patrimonio edilizio, sostenuto da incentivi finanziari come agevolazioni fiscali, contributi su quote, interessi e mutui, contributi a fondo perduto. Il tutto con ricadute su interventi occupazionali e produttivi, rivolti alle piccole e medie imprese dei comparti e dei settori interessati e sulla filiera formativa. Gli interventi di rigenerazione urbana sono strutturati su quattro livelli gerarchici; 1. i percorsi (Via Roma - Via Lepanto; via Sacra - via Piave); 2. i poli (Piazza Immacolata - la Rotonda dell’Ulivo, la Stazione Circumvesuviana - la Stazione FS); 3. gli attrattori primari (Sito Archeologico e Santuario) e quelli accessori (Pontificio Istituto Bartolo Longo - Chiesa San Salvatore); 4. le aree destinate a verde pubblico (Giardini di Piazza Bartolo Longo - I Giardini del Santuario - I Giardini del Palazzo Municipale). In questo sistema urbano la Torre del Santuario diviene baricentro unificante e punto di riferimento dello skyline e belvedere sugli Scavi, sulla città e sul contesto del Golfo di Napoli. In tale ottica il Progetto propone un Parco Urbano, dove l’ambiente costruito storico, archeologico, e monumentale, si pone in relazione di reciprocità ed equilibrio con la città contemporanea, attraverso la valorizzazione delle potenzialità fruitive delle percorrenze pedonalizzate, delle sue componenti aperte e a verde pubblico. Il processo di osmosi innescato dal progetto dovrebbe potenziare tutte quelle funzioni miranti ad unificare il turismo culturale degli Scavi con quello religioso del Santuario, attraverso: funzioni culturali e formative rivolte a targets turistici fortemente diversificati; funzioni sociali e ricreative; Allegato A) Formulario per la redazione dell’idea - Concorso internazionale di idee per la valorizzazione del territorio di Pompei 2 funzioni preventive con riferimento alla legalità, vista la particolare fragilità di questo territorio. Il Parco Urbano pensato per Pompei, inoltre, è definibile Integrato, perché implementato con due caratteri innovativi: una decisa connotazione di innovazione tecnologica e una particolare attenzione ai temi della coesione sociale. Con riferimento all’innovazione tecnologica, il Parco urbano Integrato di Pompei vedrà l’uso di: - una rete in open source e wifi, a scala urbana, di supporto al turista (applicazioni geoinformatizzate Scavi – Santuario - Città e sul sistema attrattivo territoriale del comprensorio archeologico vesuviano); - un sistema multi-attivo per la sicurezza della città e la difesa del tessuto urbano, specialmente quello di carattere storico-artistico diffuso, come nel caso di Pompei, in termini di prevenzione e controllo, più che di intervento e repressione. Entrambe queste azioni sono particolarmente rilevanti poiché orientate al miglioramento dell’accoglienza, quindi dell’attrattività in chiave turistica, con ricadute anche sulla qualità della vita dei residenti e sulla coesione sociale, regolando le dinamiche socio-economiche verso la legalità. Tale orientamento si avvale di strumenti quali: - una progettualità programmatica avanzata, che dalla scala urbana a quella architettonica integri azioni e interventi tanto puntuali quanto perpetrabili nel tempo (dalle pavimentazioni urbane al mantenimento in efficienza dei servizi e sottoservizi; dal recupero delle facciate e dei fronti alla cura della qualità dell’urbanizzato); - una fruibilità attraente e versatile (parcheggi auto e bus); nodi di interscambio auto-bici; punti multifunzionali di assistenza al turista (organizzazione visita Sito-Santuario, acquisto biglietti per il Sito e trasporti, prenotazione pernotto, prenotazione eventi, deposito bagagli), oltre che tecnologicamente sofisticata (informazione e assistenza a distanza per e post visita, applicazioni androidi multilivello per la visita); - una comunicazione atta ad azioni di informazione, attrazione e promozione non limitate agli Scavi, ma al Parco Urbano Integrato Scavi-Santuario nel suo complesso; - un sistema di sorveglianza e salvaguardia, che implementi la sicurezza dei visitatori e la tutela dei Beni. La costituzione del Parco Urbano Integrato trova una forte motivazione nell’ambizione di questa Idea Progettuale di porre Pompei come elemento-cerniera di un sistema dei beni paesaggistici (Vesuvio e Monte Somma) e culturali archeologici (Boscoreale, Ercolano, Oplontis e Stabia) tra i più rilevanti d’Italia e quindi del Mondo, il che costituisce tra l’altro una delle ragioni fondanti dell’elezione di questo luogo a Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Tale elezione ha rappresentato certamente per Pompei un grande vantaggio, ma porta con sé delle precise responsabilità di tutela, salvaguardia, conoscenza, promozione e valorizzazione, che sinora sono rimaste parzialmente disattese; il Parco urbano Integrato di Pompei vuole essere in tale contesto un’azione di forte concretezza a perseguire le finalità prestazionali, che deve poter garantire un Sito UNESCO. Ciò perseguirsi certamente nell’attuazione dei noti “Piani per Pompei” che si sono avvicendati nel tempo, ma deve potersi estendere agli attrattori al contorno, costituendo una rete che dal Santuario e dalla città otto-novecentesca si riverberi sul territorio.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/23033
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