The project VEMA LAYERS presented in the "Italian Pavilion" of the "10th International Exhibition of the Biennale di Venezia" on the invitation of the curator Franco Purini (20 designers all over the country) is related to the design of a fragment of VEMA, an ideal city of new foundation located at the intersection of European corridors Lisbon-Kiev and Berlin-Palermo. Designed by Franco Purini and outlined in its master plan by Franco Purini with Sebastiano Giannesini e Francesco Menegatti, VEMA appears as "an utopian city, with the Ernesto Nathan Rogers' utopistic reality" (Purini,2006). The project proposed by Moduloquattro Architetti (F.Ciappina, G. Fufazzotto, Antonello Russo, G. Scarcella), is a reflection about the development of urban settlements, it shows the stratified model of italian urban culture as a value that can be spent in opposition to the diluition processes of urban sprawl. The primordial design of the urban fragment alludes to the terrestrial writing apparently archaic, but full of metaphorical references to the electronic universe. The overlaps of three distinct layers - the fragmented basement, the park of the units of production and housing, the public system - reinterpreting the functionalist matrix of the city of the Modern Movement interprets the hybridizations impressed by the contemporary mediatic and immaterial culture, with a reflection about the spatial features related to the spatial density and the depletion of public open space. A specific consideration is about housing promising a substantial revision of the typological structure of the industrial culture of the twentieth century. The pulverization of the family, the engagement of teleworking and the centrality of the spaces for the care and wellness of the body create in the living cell a prototype that reads the array of individualistic society combinable in multiple configurations. Layers is a fragment of an ideal synthesis of several cities. It brings together the memory, innovation and social utopia. Layers is a possible city.

Il progetto VEMA-LAYERS esposto al “Padiglione Italiano” della “10° Esposizione Internazionale Biennale di Venezia” su invito del curatore Franco Purini (20 progettisti in tutto il territorio nazionale) è riferito alla progettazione di un frammento di VEMA, città ideale di nuova fondazione posta all’incrocio dei corridoi europei Lisbona-Kiev e Berlino- Palermo. Ideata da Franco Purini e delineata nel suo masterplan dallo stesso Purini con Sebastiano Giannesini e Francesco Menegatti, VEMA si configura come “una città utopica, ma dell’utopia della realtà di Ernesto Nathan Rogers” (Purini, 2006). Il progetto proposto da Moduloquattro Architetti (Antonello Russo,Fabrizio Ciappina, Giuseppe Fugazzotto,Gaetano Scarcella), nel porsi come una riflessione sullo sviluppo dei modelli insediativi, propone il modello stratificato della cultura urbana italiana come valore spendibile in opposizione ai processi diluizione della città diffusa. Il disegno primordiale del frammento urbano allude ad una scrittura terrestre apparentemente arcaica eppure densa di rimandi metaforici all’universo elettronico. La sovrapposizione di tre distinti layer - il cretto basamentale, il parco delle unità di produzione e abitazione, il sistema pubblico – nel rileggere la matrice funzionalista della città del Movimento Moderno interpreta le ibridazioni impresse dalla cultura mediatica e immateriale contemporanea con una riflessione specifica sui caratteri spaziali riconducibili alla densità e alla rarefazione dello spazio aperto pubblico. Una riflessione specifica riguarda le tematiche abitative dell’alloggio per il quale si prospetta una rivisitazione sostanziale delle strutture tipologiche della cultura industriale del Novecento. La polverizzazione del nucleo familiare, l’innesto del telelavoro e la centralità degli spazi destinati alla cura e al benessere del corpo configurano nella cellula abitativa la realizzazione di un prototipo che rilegge la matrice individualista della società contemporanea aggregabile in configurazioni plurime. Layers è un frammento di una ideale, sintesi di più città. Vi confluiscono la memoria, l’innovazione e l’utopia sociale. Layers è una città possibile.

Layers / Russo, Antonello; con Moduloquattro, Architetti. - (2006), pp. 186-193.

Layers

RUSSO, Antonello;
2006-01-01

Abstract

The project VEMA LAYERS presented in the "Italian Pavilion" of the "10th International Exhibition of the Biennale di Venezia" on the invitation of the curator Franco Purini (20 designers all over the country) is related to the design of a fragment of VEMA, an ideal city of new foundation located at the intersection of European corridors Lisbon-Kiev and Berlin-Palermo. Designed by Franco Purini and outlined in its master plan by Franco Purini with Sebastiano Giannesini e Francesco Menegatti, VEMA appears as "an utopian city, with the Ernesto Nathan Rogers' utopistic reality" (Purini,2006). The project proposed by Moduloquattro Architetti (F.Ciappina, G. Fufazzotto, Antonello Russo, G. Scarcella), is a reflection about the development of urban settlements, it shows the stratified model of italian urban culture as a value that can be spent in opposition to the diluition processes of urban sprawl. The primordial design of the urban fragment alludes to the terrestrial writing apparently archaic, but full of metaphorical references to the electronic universe. The overlaps of three distinct layers - the fragmented basement, the park of the units of production and housing, the public system - reinterpreting the functionalist matrix of the city of the Modern Movement interprets the hybridizations impressed by the contemporary mediatic and immaterial culture, with a reflection about the spatial features related to the spatial density and the depletion of public open space. A specific consideration is about housing promising a substantial revision of the typological structure of the industrial culture of the twentieth century. The pulverization of the family, the engagement of teleworking and the centrality of the spaces for the care and wellness of the body create in the living cell a prototype that reads the array of individualistic society combinable in multiple configurations. Layers is a fragment of an ideal synthesis of several cities. It brings together the memory, innovation and social utopia. Layers is a possible city.
2006
88-7794-524-9
Il progetto VEMA-LAYERS esposto al “Padiglione Italiano” della “10° Esposizione Internazionale Biennale di Venezia” su invito del curatore Franco Purini (20 progettisti in tutto il territorio nazionale) è riferito alla progettazione di un frammento di VEMA, città ideale di nuova fondazione posta all’incrocio dei corridoi europei Lisbona-Kiev e Berlino- Palermo. Ideata da Franco Purini e delineata nel suo masterplan dallo stesso Purini con Sebastiano Giannesini e Francesco Menegatti, VEMA si configura come “una città utopica, ma dell’utopia della realtà di Ernesto Nathan Rogers” (Purini, 2006). Il progetto proposto da Moduloquattro Architetti (Antonello Russo,Fabrizio Ciappina, Giuseppe Fugazzotto,Gaetano Scarcella), nel porsi come una riflessione sullo sviluppo dei modelli insediativi, propone il modello stratificato della cultura urbana italiana come valore spendibile in opposizione ai processi diluizione della città diffusa. Il disegno primordiale del frammento urbano allude ad una scrittura terrestre apparentemente arcaica eppure densa di rimandi metaforici all’universo elettronico. La sovrapposizione di tre distinti layer - il cretto basamentale, il parco delle unità di produzione e abitazione, il sistema pubblico – nel rileggere la matrice funzionalista della città del Movimento Moderno interpreta le ibridazioni impresse dalla cultura mediatica e immateriale contemporanea con una riflessione specifica sui caratteri spaziali riconducibili alla densità e alla rarefazione dello spazio aperto pubblico. Una riflessione specifica riguarda le tematiche abitative dell’alloggio per il quale si prospetta una rivisitazione sostanziale delle strutture tipologiche della cultura industriale del Novecento. La polverizzazione del nucleo familiare, l’innesto del telelavoro e la centralità degli spazi destinati alla cura e al benessere del corpo configurano nella cellula abitativa la realizzazione di un prototipo che rilegge la matrice individualista della società contemporanea aggregabile in configurazioni plurime. Layers è un frammento di una ideale, sintesi di più città. Vi confluiscono la memoria, l’innovazione e l’utopia sociale. Layers è una città possibile.
città; casa; universo elettronico; City; House; Electronic universe
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/23097
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