Con la sentenza del 18 ottobre 2017 n. 2044, il Tribunale di Cosenza ha condannato un padre a risarcire i danni cagionati alla madre di suo figlio, nonché a quest’ultimo, per aver gravemente pregiudicato la loro relazione affettiva, finendo così con il ledere il diritto del minore alla bigenitorialità e il diritto della madre a coltivare un rapporto sereno ed equilibrato con il proprio figlio.Alla lesione di tale diritto è seguita la condanna al risarcimento del danno quantificato nella somma pari a cinquemila Euro per ciascun soggetto danneggiato.I giudici del Tribunale bruzio, inoltre, hanno fatto entrare la frustrazione del diritto del figlio alla bigenitorialità ad opera del padre nella valutazione relativa alla sua capacità genitoriale, la quale è risultata decisamente attenuata proprio in considerazione della comprovata incapacità dell’uomo di preservare la continuità delle relazioni parentali con l'altro genitore, comprovata anche dalla diagnosticata PAS del minore.A ciò è seguita la decisione di affidare il piccolo ai servizi sociali comunali, vista l’impossibilità di seguire la strada dell'affidamento condiviso, preclusa proprio dall’incapacità del genitore di gestire adeguatamente il conflitto personale con l’ex partner.Nel motivare tale scelta, il Tribunale di Cosenza, ha osservato che l’affido esclusivo al padre nel caso di specie è impedito in radice dalla di lui "incapacità di promuovere l'accesso dell'altro genitore", col rischio che tale condotta produca “l'effetto di marginalizzare ulteriormente, anche agli occhi del minore, il ruolo della madre".Anche quest’ultima non è stata ritenuta idonea all’affido esclusivo, per via dei “tratti caratteriali e temperamentali suoi propri e per l'oggettiva problematicità della dinamica relazionale con il figlio”. Tali elementi hanno indotto i giudici cosentini a ritenere questa madre non pronta ad assumersi le correlate responsabilità.
La bigenitorialità, la lesione del diritto e il risarcimento del danno da procurata Sindrome di Alienazione Parentale. Nota a sentenza del Tribunale di Cosenza 2044/17 / Marzullo, R. - 1:(2018), pp. 59-69.
La bigenitorialità, la lesione del diritto e il risarcimento del danno da procurata Sindrome di Alienazione Parentale. Nota a sentenza del Tribunale di Cosenza 2044/17
Marzullo R
2018-01-01
Abstract
Con la sentenza del 18 ottobre 2017 n. 2044, il Tribunale di Cosenza ha condannato un padre a risarcire i danni cagionati alla madre di suo figlio, nonché a quest’ultimo, per aver gravemente pregiudicato la loro relazione affettiva, finendo così con il ledere il diritto del minore alla bigenitorialità e il diritto della madre a coltivare un rapporto sereno ed equilibrato con il proprio figlio.Alla lesione di tale diritto è seguita la condanna al risarcimento del danno quantificato nella somma pari a cinquemila Euro per ciascun soggetto danneggiato.I giudici del Tribunale bruzio, inoltre, hanno fatto entrare la frustrazione del diritto del figlio alla bigenitorialità ad opera del padre nella valutazione relativa alla sua capacità genitoriale, la quale è risultata decisamente attenuata proprio in considerazione della comprovata incapacità dell’uomo di preservare la continuità delle relazioni parentali con l'altro genitore, comprovata anche dalla diagnosticata PAS del minore.A ciò è seguita la decisione di affidare il piccolo ai servizi sociali comunali, vista l’impossibilità di seguire la strada dell'affidamento condiviso, preclusa proprio dall’incapacità del genitore di gestire adeguatamente il conflitto personale con l’ex partner.Nel motivare tale scelta, il Tribunale di Cosenza, ha osservato che l’affido esclusivo al padre nel caso di specie è impedito in radice dalla di lui "incapacità di promuovere l'accesso dell'altro genitore", col rischio che tale condotta produca “l'effetto di marginalizzare ulteriormente, anche agli occhi del minore, il ruolo della madre".Anche quest’ultima non è stata ritenuta idonea all’affido esclusivo, per via dei “tratti caratteriali e temperamentali suoi propri e per l'oggettiva problematicità della dinamica relazionale con il figlio”. Tali elementi hanno indotto i giudici cosentini a ritenere questa madre non pronta ad assumersi le correlate responsabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
