La legge 517 del 1977 ed il D.M. del 9 febbraio 1979 evidenziano la necessaria attenzione alla promozione del benessere psicofisico coerentemente con l’affermazione del diritto all’integrazione di soggetti con particolari difficoltà psicofisiche. La legge 162 del 1990 prima e la legge 104 del 1992, hanno chiaramente richiesto un collegamento delle attività di movimento ai processi educativo-formativi di tutela e costruzione della salute. Le ultime Indicazioni Nazionali del Ministero della Pubblica Istruzione del 2007 hanno ulteriormente confermato il diritto alla salute attraverso l’acquisizione di abitudini alimentari e motorie che coinvolgano tutti gli alunni, con particolare riferimento a quelli disabili. Una delle tecnologie che in ambito scolastico, compatibile con i vincoli del sistema formativo, in grado di valutare gli effetti del movimento, è il calorimetro, capace di registrare le differenze di consumo energetico. L’obiettivo del lavoro di ricerca è di analizzare le differenze di consumo energetico tra gli alunni normovedenti, ipovedenti e non vedenti presenti in 3 classi di scuola secondaria di primo grado della provincia di Napoli, esaminando gli effetti ed individuando le caratteristiche del modello metodologico didattico in ambito motorio-sportivo, adottato nella scuola, per consentire i processi di integrazione scolastica. L’indagine è stata condivisa dall’Università degli Studi di Salerno e la Scuola Media Statale D. Martuscelli di Napoli, attraverso un protocollo di ricerca che ha previsto il pieno coinvolgimento del personale della scuola. Per la realizzazione della ricerca, tendente a rilevare le calorie consumate nel corso dell’attività didattica di educazione fisica, sono stati utilizzati i calorimetri SenseWare Armband. L’indagine ha evidenziato una interessante disomogeneità di consumo energetico tra studenti con deficit visivo e gruppo classe, analizzabile attraverso una scansione temporale dei tempi della lezione di educazione fisica che solo il calorimetro può offrire, evidenziando alcuni punti critici della proposta metodologica del docente. I risultati hanno evidenziato che l’uso del calorimetro in presenza di alunni con disabilità visiva consente di verificare: 1. Le differenze di consumo energetico derivanti dal diverso impegno e dalla caratteristiche non sempre adeguate dell’approccio metodologico; 2. In quale parte della lezione l’impegno dell’alunno ipovedente o non vedente è meno presente per far emergere i punti critici della metodologia; 3. In che termini l’adozione di una adeguata metodologia didattica integrativa nel campo dell’educazione fisica centrata sul laboratorio motorio, consenta di raggiungere tendenzialmente un risultato più omogeneo da parte di tutti gli alunni in merito al consumo energetico.

Utilizzo delle nuove tecnologie in rapporto alla pratica dell’educazione fisica. Applicazione del calorimetro ed analisi comparativa per la valutazione del consumo energetico

Sgambelluri R;
2009-01-01

Abstract

La legge 517 del 1977 ed il D.M. del 9 febbraio 1979 evidenziano la necessaria attenzione alla promozione del benessere psicofisico coerentemente con l’affermazione del diritto all’integrazione di soggetti con particolari difficoltà psicofisiche. La legge 162 del 1990 prima e la legge 104 del 1992, hanno chiaramente richiesto un collegamento delle attività di movimento ai processi educativo-formativi di tutela e costruzione della salute. Le ultime Indicazioni Nazionali del Ministero della Pubblica Istruzione del 2007 hanno ulteriormente confermato il diritto alla salute attraverso l’acquisizione di abitudini alimentari e motorie che coinvolgano tutti gli alunni, con particolare riferimento a quelli disabili. Una delle tecnologie che in ambito scolastico, compatibile con i vincoli del sistema formativo, in grado di valutare gli effetti del movimento, è il calorimetro, capace di registrare le differenze di consumo energetico. L’obiettivo del lavoro di ricerca è di analizzare le differenze di consumo energetico tra gli alunni normovedenti, ipovedenti e non vedenti presenti in 3 classi di scuola secondaria di primo grado della provincia di Napoli, esaminando gli effetti ed individuando le caratteristiche del modello metodologico didattico in ambito motorio-sportivo, adottato nella scuola, per consentire i processi di integrazione scolastica. L’indagine è stata condivisa dall’Università degli Studi di Salerno e la Scuola Media Statale D. Martuscelli di Napoli, attraverso un protocollo di ricerca che ha previsto il pieno coinvolgimento del personale della scuola. Per la realizzazione della ricerca, tendente a rilevare le calorie consumate nel corso dell’attività didattica di educazione fisica, sono stati utilizzati i calorimetri SenseWare Armband. L’indagine ha evidenziato una interessante disomogeneità di consumo energetico tra studenti con deficit visivo e gruppo classe, analizzabile attraverso una scansione temporale dei tempi della lezione di educazione fisica che solo il calorimetro può offrire, evidenziando alcuni punti critici della proposta metodologica del docente. I risultati hanno evidenziato che l’uso del calorimetro in presenza di alunni con disabilità visiva consente di verificare: 1. Le differenze di consumo energetico derivanti dal diverso impegno e dalla caratteristiche non sempre adeguate dell’approccio metodologico; 2. In quale parte della lezione l’impegno dell’alunno ipovedente o non vedente è meno presente per far emergere i punti critici della metodologia; 3. In che termini l’adozione di una adeguata metodologia didattica integrativa nel campo dell’educazione fisica centrata sul laboratorio motorio, consenta di raggiungere tendenzialmente un risultato più omogeneo da parte di tutti gli alunni in merito al consumo energetico.
2009
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/47351
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