Antonio Labriola, negli Appunti sul Museo d’Istruzione e di Educazione redatti a metà degli anni Ottanta per Frans Theodor Lindstrand, confronta l’istituto museale italiano con quelli presenti in altre città europee, raffigurandolo come un «vero ircocervo» (animale favoloso, metà caprone e metà cervo). Con tale giudizio Labriola coglie, senza dubbio, i notevoli limiti operativi del Museo d’Istruzione, ma ne sintetizza, al contempo, in modo implicito ed efficace, la natura intrinsecamente pedagogica. Il Museo d’Istruzione, infatti, in quanto costituisce un laboratorio e un centro propulsore per l’ammodernamento della scuola italiana e per la crescita culturale e pedagogica del paese, risulta essere un museo a tutti gli effetti pedagogico: relativamente ai contenuti, alle finalità e al modus operandi. La sua opera, pertanto, è assimilabile solo in minima parte a quella di un organismo centralizzato che impone le sue scelte alla periferia; essa si configura, piuttosto, prevalentemente come un lavoro di elaborazione e di “impollinazione”, sul piano pedagogico, scientifico e politico-culturale. Il presente volume, servendosi anche di documenti d’archivio inediti, intende portare un nuovo ed originale contributo alla ricostruzione e all’analisi della storia del Museo d’Istruzione e dell'opera pedagogico-museale di Labriola (direttore dell’istituto museale dal 1877 al 1891). Particolare attenzione, in tale prospettiva, viene dedicata all’attività di consulenza scientifica svolta dal Museo per conto del Ministero della Pubblica Istruzione, alla formazione museale di Labriola, agli indubbi elementi di innovatività presenti nella sua direzione museale e, infine, a quella che potremmo definire la sua “pedagogia museale”.
Studi su Antonio Labriola e il Museo d’Istruzione e di Educazione / Sanzo, Alessandro. - (2012).
Studi su Antonio Labriola e il Museo d’Istruzione e di Educazione
SANZO, ALESSANDRO
2012-01-01
Abstract
Antonio Labriola, negli Appunti sul Museo d’Istruzione e di Educazione redatti a metà degli anni Ottanta per Frans Theodor Lindstrand, confronta l’istituto museale italiano con quelli presenti in altre città europee, raffigurandolo come un «vero ircocervo» (animale favoloso, metà caprone e metà cervo). Con tale giudizio Labriola coglie, senza dubbio, i notevoli limiti operativi del Museo d’Istruzione, ma ne sintetizza, al contempo, in modo implicito ed efficace, la natura intrinsecamente pedagogica. Il Museo d’Istruzione, infatti, in quanto costituisce un laboratorio e un centro propulsore per l’ammodernamento della scuola italiana e per la crescita culturale e pedagogica del paese, risulta essere un museo a tutti gli effetti pedagogico: relativamente ai contenuti, alle finalità e al modus operandi. La sua opera, pertanto, è assimilabile solo in minima parte a quella di un organismo centralizzato che impone le sue scelte alla periferia; essa si configura, piuttosto, prevalentemente come un lavoro di elaborazione e di “impollinazione”, sul piano pedagogico, scientifico e politico-culturale. Il presente volume, servendosi anche di documenti d’archivio inediti, intende portare un nuovo ed originale contributo alla ricostruzione e all’analisi della storia del Museo d’Istruzione e dell'opera pedagogico-museale di Labriola (direttore dell’istituto museale dal 1877 al 1891). Particolare attenzione, in tale prospettiva, viene dedicata all’attività di consulenza scientifica svolta dal Museo per conto del Ministero della Pubblica Istruzione, alla formazione museale di Labriola, agli indubbi elementi di innovatività presenti nella sua direzione museale e, infine, a quella che potremmo definire la sua “pedagogia museale”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.