This volume finds its completeness five years after the experience carried out by the Itinerant Seminary Villard in 2014/15. In these years - and especially in the last months and days - the starting conditions that had led us to face the issue of new migrations and the potential effects on reception areas have changed radically. In the two years preceding the studies focused on Pozzallo, Villard had placed his attention towards the urban and non-urban landscapes of the Piave and Montefeltro considered to be exemplary of those strategic territories affected by the First and Second World War wars. Following the group of teachers and researchers Villard decided to complete the original theme with the analysis of the transformations that similar phenomena had produced in the South of Italy and, specifically, on the Sicilian coasts, the eternal place of colonizing or liberating landings. In that historical moment the same coasts crossed by the myth, by the Greeks, by the Arabs or by the allies were invested by new forms of war, emergency and memory, and the small town of Pozzallo considered not only a champion place of contemporary invasions but also a potential virtuous model of welcome.

Il volume trova la sua compiutezza dopo cinque anni dallo svolgimento dell’esperienza fatta nel 2014/15 con il seminario itinerante Villard. In questi anni – e soprattutto negli ultimi mesi e giorni – le condizioni di partenza che ci avevano portato ad affrontare il tema delle nuove migrazioni e delle potenziali ricadute sui territori dell’accoglienza si sono radicalmente modificate. Nel biennio precedente agli studi incentrati su Pozzallo, Villard aveva posto la sua attenzione ai paesaggi, urbani e non, del Piave e del Montefeltro ritenuti esemplificativi di quei territori strategici interessati dagli atti bellici della prima e della seconda guerra mondiale. A seguire Il gruppo di docenti e ricercatori Villard decise di completare il tema originario con l’analisi delle trasformazioni che analoghi fenomeni avevano prodotto nel meridione d’Italia e, specificatamente, sulle coste siciliane, eterno luogo di sbarchi colonizzatori o liberatori. In quel momento storico le stesse coste attraversate dal mito, dai greci, dagli arabi o dagli alleati erano investite da nuove forme di guerra, emergenza e memoria e la piccola cittadina di Pozzallo era considerata non solo luogo campione delle invasioni contemporanee, ma anche potenziale modello virtuoso di accoglienza.

Territori strategici: Antichi sbarchi e nuove mete di libertà

Rita Simone
2019-01-01

Abstract

This volume finds its completeness five years after the experience carried out by the Itinerant Seminary Villard in 2014/15. In these years - and especially in the last months and days - the starting conditions that had led us to face the issue of new migrations and the potential effects on reception areas have changed radically. In the two years preceding the studies focused on Pozzallo, Villard had placed his attention towards the urban and non-urban landscapes of the Piave and Montefeltro considered to be exemplary of those strategic territories affected by the First and Second World War wars. Following the group of teachers and researchers Villard decided to complete the original theme with the analysis of the transformations that similar phenomena had produced in the South of Italy and, specifically, on the Sicilian coasts, the eternal place of colonizing or liberating landings. In that historical moment the same coasts crossed by the myth, by the Greeks, by the Arabs or by the allies were invested by new forms of war, emergency and memory, and the small town of Pozzallo considered not only a champion place of contemporary invasions but also a potential virtuous model of welcome.
2019
978-88-255-2043-9
Il volume trova la sua compiutezza dopo cinque anni dallo svolgimento dell’esperienza fatta nel 2014/15 con il seminario itinerante Villard. In questi anni – e soprattutto negli ultimi mesi e giorni – le condizioni di partenza che ci avevano portato ad affrontare il tema delle nuove migrazioni e delle potenziali ricadute sui territori dell’accoglienza si sono radicalmente modificate. Nel biennio precedente agli studi incentrati su Pozzallo, Villard aveva posto la sua attenzione ai paesaggi, urbani e non, del Piave e del Montefeltro ritenuti esemplificativi di quei territori strategici interessati dagli atti bellici della prima e della seconda guerra mondiale. A seguire Il gruppo di docenti e ricercatori Villard decise di completare il tema originario con l’analisi delle trasformazioni che analoghi fenomeni avevano prodotto nel meridione d’Italia e, specificatamente, sulle coste siciliane, eterno luogo di sbarchi colonizzatori o liberatori. In quel momento storico le stesse coste attraversate dal mito, dai greci, dagli arabi o dagli alleati erano investite da nuove forme di guerra, emergenza e memoria e la piccola cittadina di Pozzallo era considerata non solo luogo campione delle invasioni contemporanee, ma anche potenziale modello virtuoso di accoglienza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/56843
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