Il Parlamento Europeo (2016) e l’OECD (2013) hanno riconosciuto un potenziale economico delle regioni di frontiera che si può esprimere nell’ambito del mercato globale. Tuttavia, recenti fenomeni sembrano negare l’esplicarsi di questo potenziale, come la recente Brexit e le tensioni separatiste emerse in Catalogna. La tendenza populista che questi fenomeni sottendono alimenta processi disgregativi sia sul piano sociale che politico. In Nord America il nuovo contesto politico, successivo alle elezioni del 2016, ha fortemente cambiato gli scenari al confine con il vicino e meno sviluppato Messico. Le crescenti tensioni si scontrano con l’identità dei luoghi e delle comunità transfrontaliere come accade nella regione bi-nazionale tra San Diego e Tijuana al confine californiano. Investigando gli aspetti legati all’identità transfrontaliera di questi territori, l’articolo adotta una prospettiva multi-livello per identificare: I) come i confini vengano percepiti quali elementi limitanti dell’interazione tra comunità (Sohn, 2014); II) la governance del territorio transfrontaliero, svelando un ruolo diverso rispetto al panorama europeo giocato dagli investitori privati e gli operatori del terzo settore; III) la costituzione di nuovi luoghi di raccordo oltre il confine attraverso due esempi: “Chicano Park” e “Dos Puertas”.
Il confine internazionale tra Stati Uniti e Messico: identità transnazionali e impatti sui luoghi / Cappellano, Francesco; Pronesti', Giuseppe; Bevilacqua, Carmelina. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - Workshop 1 Oltre i Confini: verso la regionalizzazione dell'urbano(2019), pp. 50-56. (Intervento presentato al convegno Confini, movimenti, luoghi. Politiche e progetti per città e territori in transizione tenutosi a Firenze nel 6-8 Giugno 2018).
Il confine internazionale tra Stati Uniti e Messico: identità transnazionali e impatti sui luoghi
Francesco Cappellano;Giuseppe Pronestì;Carmelina Bevilacqua
2019-01-01
Abstract
Il Parlamento Europeo (2016) e l’OECD (2013) hanno riconosciuto un potenziale economico delle regioni di frontiera che si può esprimere nell’ambito del mercato globale. Tuttavia, recenti fenomeni sembrano negare l’esplicarsi di questo potenziale, come la recente Brexit e le tensioni separatiste emerse in Catalogna. La tendenza populista che questi fenomeni sottendono alimenta processi disgregativi sia sul piano sociale che politico. In Nord America il nuovo contesto politico, successivo alle elezioni del 2016, ha fortemente cambiato gli scenari al confine con il vicino e meno sviluppato Messico. Le crescenti tensioni si scontrano con l’identità dei luoghi e delle comunità transfrontaliere come accade nella regione bi-nazionale tra San Diego e Tijuana al confine californiano. Investigando gli aspetti legati all’identità transfrontaliera di questi territori, l’articolo adotta una prospettiva multi-livello per identificare: I) come i confini vengano percepiti quali elementi limitanti dell’interazione tra comunità (Sohn, 2014); II) la governance del territorio transfrontaliero, svelando un ruolo diverso rispetto al panorama europeo giocato dagli investitori privati e gli operatori del terzo settore; III) la costituzione di nuovi luoghi di raccordo oltre il confine attraverso due esempi: “Chicano Park” e “Dos Puertas”.File | Dimensione | Formato | |
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