The aim of the work described in this thesis is to build a method for the assessment of resilience of fragile hamlets in metropolitan regions. Moreover, futher specific targets are to implement strategies of resilience in this hamlets, to create a scientific method to assess their resilience and to identify guidelines for the application of the method. These small towns are the foundation of metropolitan areas, in so far as they become secondary poles and relate actively to each other and to the main city. The Research is built on a recent economic theory on the so innovative resilience that it should permeate studies and trials on the man-made environment. The assumption of the crisis that became the new normal (Zolli & Healy, 2012) turns the common vision of emergency response into a daily strategy, in which all the issues of ordinary administration should be taken into consideration. In this context, a method based upon indicators results more effective in controlling, quantifying and managing for results. Through the analysis of scientific literature in economic, social and urban areas, a thousand indicators of resilience have been selected together with their interpretative schemas. The scope in which these points form part consists of a varied range of hamlets in the Reggio Calabria metropolitan area. In this search hamlets are considered to be small villages characterised by a population of less than 5,000 inhabitants, and they are affected by depopulation. Also, they must have been- in the past - secondary growth poles in territorial development. The analysis of international, national and local development strategies has made it possible to define other indicators of resilience that are related to concrete actions and funding. The union of these two souls inside this search has made it possible to build an intermediate operational tool in the management of the territory that can work together with the existing instruments: a resilience matrix composed by set of indicators taken from published literature and calibrated on the characteristics of local hamlets. The experimental application of the matrix was carried out in the municipality of Santo Stefano in Aspromonte, a hamlet representative of a particular kind of municipalities of inland forming part of Aspromonte National Park. The purpose of this testing is to check the functionality of the matrix and assess the results of the process. The experiment has been carried out in two separate moments: a first stage of completion of matrix on documentary sources, and a second stage of dialogue with the municipal authorities who have managed to verify data, strategies and course of development. It arises the image of a hamlet with social and administrative resilient strategies, but both the citizens and the administration are genuinely unaware of this ‘capacity’. The results obtained also underline the importance of maintenance, as a rule that must be applied in everyday life to meet the needs of the hamlets. Based on the outcome, it may be clear that the matrix makes it possible to outline the current scene through an interpretative read and to sketch a projected one where the resilience was increased and circular economy are activated on the territory in order to generate financial, environmental and social benefit. The matrix is functional and well integrated with management of the territory and it monitors existing tools. It makes possible to implement the daily processes as a result of a new understanding of resilience, that is outside of the state of emergency in targeted and continuous strategies, related to the concept of maintenance.

La tesi ha come obiettivo principale la costruzione di una metodologia per la valutazione della resilienza nei centri minori delle aree metropolitane, caratterizzati da fragilità multidimensionale. All’interno di questo macro obiettivo si collocano quelli più specifici di ampliamento del concetto di resilienza anche ai centri minori sulla base della letteratura scientifica, costruzione di un metodo per la valutazione della resilienza e individuazione dei criteri guida per la sua applicazione. Qui si attua la battaglia per la costruzione di solide città metropolitane, che si concretizza nella misura in cui i poli secondari attivano una relazione di scambio orizzontale e verticale, fra di essi e con i poli attrattori. La Ricerca è costruita su un recente approccio alla resilienza formulato in ambito di studi socio economici, la cui portata di innovazione è necessario pervada anche gli ambiti di studio e sperimentazione relativi all’ambiente antropizzato. L’assunto di una crisi che è divenuta la nuova normalità (Zolli & Healy, 2012) ribalta la concezione comune di risposta all’emergenza e, tramite l’adozione di una strategia quotidiana, apre il campo di indagine a tutte quelle variabili esistenti in un regime di normale amministrazione. Il più efficace metodo di controllo, quantificazione e gestione dei risultati adoperato in questa tipologia di analisi impiega set di indicatori. Attraverso l’analisi della corposa letteratura esistente sviluppata nei settori economico, sociale, urbano e infrastrutturale sono stati recepiti un centinaio di indicatori di resilienza e alcuni schemi interpretativi che li contestualizzano e pongono in relazione. Il campo di sperimentazione in cui si radica questo assunto è costituito da un variegato insieme di comuni dell’area metropolitana di Reggio Calabria tenuti insieme dalla denominazione di ‘centro minore’, in questo lavoro interpretato come centro con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, trend in decrescita, ma soprattutto come comune che ha storicamente svolto un ruolo di importanza secondaria in ambito economico e sociale sul territorio, del quale se ne percepisce ancora l’eco. Lo studio delle norme e delle strategie di sviluppo territoriali individuate a livello internazionale, nazionale e locale ha permesso di definire ulteriori indicatori propulsori di resilienza, legati ad azioni in atto o in divenire supportate da fondi. L’innesto di queste due essenze ha permesso di costruire, sulla base di un set di indicatori derivanti dalla letteratura scientifica e tarati sulle caratteristiche dei centri minori del territorio metropolitano di Reggio Calabria, uno strumento operativo intermedio di pianificazione territoriale che si affianca a quelli attualmente utilizzati, denominato matrice di resilienza. La sua applicazione sperimentale è stata condotta sul comune di Santo Stefano in Aspromonte, centro minore rappresentativo di una particolare tipologia di comuni interni che ricadono all’interno del territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, con lo scopo di verificare la funzionalità della matrice e valutarne i risultati. La sperimentazione è stata condotta in due distinti momenti: una prima fase di compilazione su fonti documentali, una seconda fase di confronto con l’amministrazione comunale che ha permesso una duplice verifica rispetto dati, strategie e intenti di sviluppo. Si delinea l’immagine di un centro con una popolazione e delle strategie amministrative altamente resilienti, celate da una profonda inconsapevolezza in merito. Dai risultati ottenuti emerge con forza, inoltre, l’importanza dell’indicatore ‘robusto’ manutenzione quale regola, intesa con l’approccio anglosassone di principio comunemente accettato che stabilisce come si dovrebbe operare e si pone su un livello etico oltre la norma, quale propulsore multilivello per rispondere alle molteplici esigenze dei centri minori. Alla luce della sperimentazione, è possibile affermare che la matrice permette di delineare lo scenario attuale, attraverso una lettura interpretativa, e tratteggiare uno scenario tendenziale in cui la resilienza è incrementata e si attivano economie circolari sul territorio, che generano benefici finanziari, ambientali e sociali. La matrice risulta funzionale e ben integrata agli strumenti di pianificazione territoriale e di controllo esistenti, permette di concretizzare quei processi quotidiani frutto di una concezione di resilienza che esula dallo stato emergenziale per calarsi in strategie mirate, costanti e legate al manutenere.

Indicatori di resilienza per territori fragili: strategie e approcci innovativi per centri minori della Città Metropolitana di Reggio Calabria / LA FACE, Giovanna Maria. - (2019 Apr 16).

Indicatori di resilienza per territori fragili: strategie e approcci innovativi per centri minori della Città Metropolitana di Reggio Calabria

LA FACE, Giovanna Maria
2019-04-16

Abstract

The aim of the work described in this thesis is to build a method for the assessment of resilience of fragile hamlets in metropolitan regions. Moreover, futher specific targets are to implement strategies of resilience in this hamlets, to create a scientific method to assess their resilience and to identify guidelines for the application of the method. These small towns are the foundation of metropolitan areas, in so far as they become secondary poles and relate actively to each other and to the main city. The Research is built on a recent economic theory on the so innovative resilience that it should permeate studies and trials on the man-made environment. The assumption of the crisis that became the new normal (Zolli & Healy, 2012) turns the common vision of emergency response into a daily strategy, in which all the issues of ordinary administration should be taken into consideration. In this context, a method based upon indicators results more effective in controlling, quantifying and managing for results. Through the analysis of scientific literature in economic, social and urban areas, a thousand indicators of resilience have been selected together with their interpretative schemas. The scope in which these points form part consists of a varied range of hamlets in the Reggio Calabria metropolitan area. In this search hamlets are considered to be small villages characterised by a population of less than 5,000 inhabitants, and they are affected by depopulation. Also, they must have been- in the past - secondary growth poles in territorial development. The analysis of international, national and local development strategies has made it possible to define other indicators of resilience that are related to concrete actions and funding. The union of these two souls inside this search has made it possible to build an intermediate operational tool in the management of the territory that can work together with the existing instruments: a resilience matrix composed by set of indicators taken from published literature and calibrated on the characteristics of local hamlets. The experimental application of the matrix was carried out in the municipality of Santo Stefano in Aspromonte, a hamlet representative of a particular kind of municipalities of inland forming part of Aspromonte National Park. The purpose of this testing is to check the functionality of the matrix and assess the results of the process. The experiment has been carried out in two separate moments: a first stage of completion of matrix on documentary sources, and a second stage of dialogue with the municipal authorities who have managed to verify data, strategies and course of development. It arises the image of a hamlet with social and administrative resilient strategies, but both the citizens and the administration are genuinely unaware of this ‘capacity’. The results obtained also underline the importance of maintenance, as a rule that must be applied in everyday life to meet the needs of the hamlets. Based on the outcome, it may be clear that the matrix makes it possible to outline the current scene through an interpretative read and to sketch a projected one where the resilience was increased and circular economy are activated on the territory in order to generate financial, environmental and social benefit. The matrix is functional and well integrated with management of the territory and it monitors existing tools. It makes possible to implement the daily processes as a result of a new understanding of resilience, that is outside of the state of emergency in targeted and continuous strategies, related to the concept of maintenance.
16-apr-2019
Settore ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
LAURIA, Massimo
SARLO, Antonella Blandina
NERI, Gianfranco
Doctoral Thesis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/63585
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