The post disaster window of opportunity for sustainable development in shrinking contexts

Crisis, disasters and outbreaks bring to surface the vulnerabilities of the affected regions. The disruption of existing “regime” (Geels, 2002) paired with the confluence of economic and human resources following a disaster, opens up the so-called “window of opportunity” (Kingdon, 1984) for introducing innovative policies. Seizing this opportunity to accelerate sustainable development requires an exceptional effort of agenda alignment and multi-level governance. Drafting on Transition Management and window of opportunity literature, the thesis draws its theoretical framework around the convergence between Sustainable Development (SDGs, 2015) and the new paradigm for Risk Reduction (Sendai Framework, 2015), to investigate the barriers and enabling factors of post-disaster window of opportunity for sustainable transitions. Combining policy analysis and semi-structured interviews, this approach is tested against a single case study conducted on Central Italy Earthquake (2016). The study provides an analytical tool to assess the local existing -or potential- capacity to seize the post-disaster window of opportunity.

I disastri che ciclicamente investono il territorio italiano evidenziano le fragilità strutturali delle aree colpite. La ricostruzione può spesso avvalersi di una concentrazione di risorse economiche, umane, conoscenze e competenze non riscontrabili nell’ordinario (Alexander, 2000) aprendo così una “window of opportunity” (Kingdon, 1984; Solecki & Michaels, 1994) per introdurre politiche di sviluppo innovative. Per evitare di intraprendere iniziative dal respiro corto, sconnesse dal contesto e dalle traiettorie di sviluppo preesistenti, come spesso accaduto nel recente passato, è necessario uno sforzo di coordinamento fra strumenti e strategie (Birkmann, et al., 2010; Brundiers & Eakin, 2018). Integrando la letteratura dei disaster studies con la prospettiva dei transition studies, il framework teorico della tesi si appoggia sulla convergenza (Gibson, 2014; Kelman, 2017) di obiettivi fra sviluppo sostenibile (SDGs, 2015) e risk reduction (United Nations International Strategy for Disaster Reduction, 2015), incardinata sul riconoscimento della vulnerabilità come esito di un processo di lungo periodo (Alexander, 2000; Bendimerand, 2003), e fattore determinante delle condizioni di rischio (Blaikie et al., 1994; Adger, 2006). La ricerca applica questa prospettiva alle aree interne, definite come una particolare forma di aree fragili (Battaglia, Annesi, Pierantoni, & Sargolini, 2019), la cui vulnerabilità è l’esito di un lungo processo di marginalizzazione (Cardona et al., 2012; Barca, Casavola, & Lucatelli, 2014). Attraverso il caso studio della ricostruzione post-sisma del Centro Italia, si evidenziano le criticità nel coordinamento fra strategie, riscontrabili ai diversi livelli di governo, nazionale, regionale e locale. Secondo un approccio qualitativo, il caso studio analizza con interviste semi-strutturate il punto di vista dei sindaci, coloro che si sono trovati a sintetizzare e coordinare l’applicazione degli obiettivi sia di sviluppo sia di transizione. L’analisi tematica dei risultati permette di individuare i fattori chiave che favoriscono o ostacolano la “post-disaster window of opportunity". Il contributo fornisce uno strumento flessibile per una valutazione della capacità di coordinamento fra strategie che si presta ad essere applicato sia in un’ottica di analisi ex-post, sia in forma preventiva, stimando il potenziale di risposta.