In 1885 the French colonial regime inaugurated the railroad connecting Dakar to Bamako. Today, China invests in Africa with a financial plan that, in 2018, is worth over 60 billion dollars. A colonialism no longer political but economic, which translates into practice a simple equation: raw materials in exchange for infrastructure. Among the latter, China pays particular attention to the strengthening of the African railroad lines, such as the one between Dakar and Bamako travelled by the legendary Koulikoro train, the restructuring contract of which was assured in 2015 by the China Railroad Construction Company for almost 3 billion of dollars. It goes without saying that such an investment will affect the socio-economic future of the area. It will definitely revolutionize a territory of considerable extension, starting from the many urban centers along the railroad. From Keffrine to Tambacounda, these centers are still struggling between the spatial and conceptual dimensions of the large village and those of the small city. The ongoing research aims to investigate and classify the centers along the railroad and the role that the latter has had in their urban history, as well as to propose project hypotheses starting from the large voids present in the railroad areas marked by a collapsing colonial architecture. These projects aim to become potential matrices of future scenarios for a really sustainable development, one that is accepted by the local communities.

Nel 1885 il regime coloniale francese inaugurava la ferrovia che avrebbe collegato Dakar a Bamako. Oggi è la Cina che investe in Africa, con un piano finanziario che vale oltre 60 miliardi di dollari. Un colonialismo non più di impronta politica ma economica, friendly e sustainable, che traduce in pratica una equazione semplice: materie prime in cambio di infrastrutture. Tra queste ultime una particolare attenzione è riservata al potenziamento delle linee ferroviarie africane, come quella che il leggendario Koulikoro percorreva tra Dakar e Bamako, e di cui la compagnia China Railway Construction si è assicurata nel 2015 la commessa di ristrutturazione per quasi 3 miliardi di dollari. Attenzione destinata ad influire non poco sul futuro socioeconomico dell’area e a cambiare nuovamente volto ad un territorio di notevole estensione ed ai numerosi centri urbani presenti lungo la ferrovia che lo attraversa. Da Keffrine a Tambacounda, tali centri si dibattono ancora tra la dimensione concettuale del grande villaggio e quella della piccola città. La ricerca in atto si propone di indagare e di classificare i centri presenti lungo la ferrovia e il ruolo che quest’ultima ha avuto nella loro storia urbana, nonché di proporre ipotesi di progetto proprio a partire dai grandi vuoti presenti nelle aree delle stazioni, segnati da malconce architetture coloniali, potenziali matrici di scenari futuri per un vero sviluppo sostenibile, accettato e riconoscibile dalle comunità locali.

Dakar-Niger. Paesaggi, città, villaggi, architetture lungo la ferrovia del Sahel: una ricerca in corso. Dakar-Niger. Landscapes, Cities, Villages, Architecture along the Sahel Railroad: a Research in Progress / Nucifora, Sebastiano. - (2020), pp. 3590-3613. (Intervento presentato al convegno CONNETTERE tenutosi a piattaforma web nel settembre 2020).

Dakar-Niger. Paesaggi, città, villaggi, architetture lungo la ferrovia del Sahel: una ricerca in corso. Dakar-Niger. Landscapes, Cities, Villages, Architecture along the Sahel Railroad: a Research in Progress

Sebastiano Nucifora
2020-01-01

Abstract

In 1885 the French colonial regime inaugurated the railroad connecting Dakar to Bamako. Today, China invests in Africa with a financial plan that, in 2018, is worth over 60 billion dollars. A colonialism no longer political but economic, which translates into practice a simple equation: raw materials in exchange for infrastructure. Among the latter, China pays particular attention to the strengthening of the African railroad lines, such as the one between Dakar and Bamako travelled by the legendary Koulikoro train, the restructuring contract of which was assured in 2015 by the China Railroad Construction Company for almost 3 billion of dollars. It goes without saying that such an investment will affect the socio-economic future of the area. It will definitely revolutionize a territory of considerable extension, starting from the many urban centers along the railroad. From Keffrine to Tambacounda, these centers are still struggling between the spatial and conceptual dimensions of the large village and those of the small city. The ongoing research aims to investigate and classify the centers along the railroad and the role that the latter has had in their urban history, as well as to propose project hypotheses starting from the large voids present in the railroad areas marked by a collapsing colonial architecture. These projects aim to become potential matrices of future scenarios for a really sustainable development, one that is accepted by the local communities.
2020
9788835104490
Nel 1885 il regime coloniale francese inaugurava la ferrovia che avrebbe collegato Dakar a Bamako. Oggi è la Cina che investe in Africa, con un piano finanziario che vale oltre 60 miliardi di dollari. Un colonialismo non più di impronta politica ma economica, friendly e sustainable, che traduce in pratica una equazione semplice: materie prime in cambio di infrastrutture. Tra queste ultime una particolare attenzione è riservata al potenziamento delle linee ferroviarie africane, come quella che il leggendario Koulikoro percorreva tra Dakar e Bamako, e di cui la compagnia China Railway Construction si è assicurata nel 2015 la commessa di ristrutturazione per quasi 3 miliardi di dollari. Attenzione destinata ad influire non poco sul futuro socioeconomico dell’area e a cambiare nuovamente volto ad un territorio di notevole estensione ed ai numerosi centri urbani presenti lungo la ferrovia che lo attraversa. Da Keffrine a Tambacounda, tali centri si dibattono ancora tra la dimensione concettuale del grande villaggio e quella della piccola città. La ricerca in atto si propone di indagare e di classificare i centri presenti lungo la ferrovia e il ruolo che quest’ultima ha avuto nella loro storia urbana, nonché di proporre ipotesi di progetto proprio a partire dai grandi vuoti presenti nelle aree delle stazioni, segnati da malconce architetture coloniali, potenziali matrici di scenari futuri per un vero sviluppo sostenibile, accettato e riconoscibile dalle comunità locali.
railroad, colonialism, cataloguing, Sahel, cities
ferrovia, colonialismo, catalogazione, Sahel, città.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Nucifora_2020_Connettere_Dakar_editor.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Creative commons
Dimensione 3.25 MB
Formato Adobe PDF
3.25 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/81421
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact