Parlare di spazio, quando risulta evidente lo stretto rapporto che intercorre tra visione geometrica e progetto di architettura, vuol dire discutere di una materia estremamente complessa. Dalla geometria, infatti, non discende un’idea univoca di spazio ma è possibile formalizzarne tanti, siano essi fisici o concettuali, quanti sono i problemi di tipo grafico, di posizione, di contatto, la cui soluzione mette in gioco modelli di pensiero che si possono interpretare mediante figure. La proliferazione di un numero crescente di nuove forme di geometria, come la conseguente creazione di modelli di spazio sempre più arditi, ci restituisce la visione di un mondo disorientato in cui concetti quali unità, esattezza e perfezione vengono banditi persino dalle discipline matematiche. Tra le varie forma di spazio teorizzate quello topologico, pieno di forti connotazioni simboliche, si è dimostrate essere fertile giardino creativo per architetti quali Peter Eisenman, Zaha Hadid o Toyo Ito che, in opere quali la Virtual House, la Stazione dei pompieri Vitra o l’Uovo dei venti, ne hanno interpretato alcuni temi fondamentali.

Idee di spazi

URSO, Agostino
2008-01-01

Abstract

Parlare di spazio, quando risulta evidente lo stretto rapporto che intercorre tra visione geometrica e progetto di architettura, vuol dire discutere di una materia estremamente complessa. Dalla geometria, infatti, non discende un’idea univoca di spazio ma è possibile formalizzarne tanti, siano essi fisici o concettuali, quanti sono i problemi di tipo grafico, di posizione, di contatto, la cui soluzione mette in gioco modelli di pensiero che si possono interpretare mediante figure. La proliferazione di un numero crescente di nuove forme di geometria, come la conseguente creazione di modelli di spazio sempre più arditi, ci restituisce la visione di un mondo disorientato in cui concetti quali unità, esattezza e perfezione vengono banditi persino dalle discipline matematiche. Tra le varie forma di spazio teorizzate quello topologico, pieno di forti connotazioni simboliche, si è dimostrate essere fertile giardino creativo per architetti quali Peter Eisenman, Zaha Hadid o Toyo Ito che, in opere quali la Virtual House, la Stazione dei pompieri Vitra o l’Uovo dei venti, ne hanno interpretato alcuni temi fondamentali.
2008
978-88-89367-20-9
Architettura digitale; Infospazio; Allogenesi; Topologia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/8959
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