Lo scritto muove da una riflessione di ordine generale intorno alla "diversità" quale tratto caratterizzante i "soggetti deboli", alla luce del rapporto regola-eccezione che lega i due commi dell'art. 3 Cost. Quindi, tenuto conto che lo statuto calabrese rivolge la propria attenzione alle "fasce deboli della popolazione", lo scritto procede in una panoramica sulla legislazione calabrese in favore di categorie considerate bisognevoli di particolare tutela. Infine, anche grazie al parallelo con quanto previsto in altre Regioni, il lavoro formula alcune proposte volte ad ampliare il novero degli interventi del legislatore locale a vantaggio di tali categorie (ad es., con riguardo ai diritti dei migranti ed alla istituzione di una "cittadinanza di genere" in favore delle donne).
I "SOGGETTI DEBOLI" NELLA LEGISLAZIONE REGIONALE CALABRESE / Arena, R; Salazar, Carmela Maria Giustina. - 1:(2010), pp. 159- 224-196- 230.
I "SOGGETTI DEBOLI" NELLA LEGISLAZIONE REGIONALE CALABRESE
SALAZAR, Carmela Maria Giustina
2010-01-01
Abstract
Lo scritto muove da una riflessione di ordine generale intorno alla "diversità" quale tratto caratterizzante i "soggetti deboli", alla luce del rapporto regola-eccezione che lega i due commi dell'art. 3 Cost. Quindi, tenuto conto che lo statuto calabrese rivolge la propria attenzione alle "fasce deboli della popolazione", lo scritto procede in una panoramica sulla legislazione calabrese in favore di categorie considerate bisognevoli di particolare tutela. Infine, anche grazie al parallelo con quanto previsto in altre Regioni, il lavoro formula alcune proposte volte ad ampliare il novero degli interventi del legislatore locale a vantaggio di tali categorie (ad es., con riguardo ai diritti dei migranti ed alla istituzione di una "cittadinanza di genere" in favore delle donne).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.