Il design ci consegna la chiave per capirci, oltre che fare e riferire la nostra storia in una verità concreta, reale, vivace, qualche volta rapida, ma che comunque, e sicuramente, ha accompagnato la cultura di ogni popolo e luogo…. e da sempre. Insisto: non dai cento o duecento industriali anni, ma da sempre, e sempre esprimendone storia, linguaggio, tradizione e, non certo ultimi, gusto ed estetica. Il design è un valore che ci dona, consegna e riconsegna sempre la storia, la nostra, o di altri, storia e poetica. Qualcosa, ad esempio che va oltre l’immagine complessiva del caotico bombardamento metropolitano o della pace disegnata di parchi e giardini, cimiteri e monasteri, efficace e curata come al nord, o efficiente come in mare e nei mercati sull’acqua, o colorata e ciavattosa come ai tropici, e così via. Ritengo che questo “qualcosa”, qui, sia generato dal design esercitato da milioni di persone in modo esaltante, enormemente più vitale ed intenso di ciò che noi altrettanto quotidianamente maciniamo, utilizziamo, scegliamo o prediligiamo, contempliamo, tolleriamo o reclamiamo, e di cui usufruiamo, in qualsiasi altra parte del pianeta.
DESIGN ON MY MIND / Polidori, Cecilia. - 1:(2010), pp. 211-215.
DESIGN ON MY MIND
POLIDORI, Cecilia
2010-01-01
Abstract
Il design ci consegna la chiave per capirci, oltre che fare e riferire la nostra storia in una verità concreta, reale, vivace, qualche volta rapida, ma che comunque, e sicuramente, ha accompagnato la cultura di ogni popolo e luogo…. e da sempre. Insisto: non dai cento o duecento industriali anni, ma da sempre, e sempre esprimendone storia, linguaggio, tradizione e, non certo ultimi, gusto ed estetica. Il design è un valore che ci dona, consegna e riconsegna sempre la storia, la nostra, o di altri, storia e poetica. Qualcosa, ad esempio che va oltre l’immagine complessiva del caotico bombardamento metropolitano o della pace disegnata di parchi e giardini, cimiteri e monasteri, efficace e curata come al nord, o efficiente come in mare e nei mercati sull’acqua, o colorata e ciavattosa come ai tropici, e così via. Ritengo che questo “qualcosa”, qui, sia generato dal design esercitato da milioni di persone in modo esaltante, enormemente più vitale ed intenso di ciò che noi altrettanto quotidianamente maciniamo, utilizziamo, scegliamo o prediligiamo, contempliamo, tolleriamo o reclamiamo, e di cui usufruiamo, in qualsiasi altra parte del pianeta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.