Abstract Il giardino ha origine quando l'uomo, in insediamenti ormai stabili, inizia la coltivazione delle piante, dapprima per l'agricoltura più che per il giardinaggio, sebbene non possa tracciarsi una netta separazione. E’ il luogo dove la natura è trasformata ai fini di concretare necessità materiali, ma anche idee e aspirazioni di spazio, ambiente in senso etimologico, realizzazione da parte di uomini e società che hanno cercato l’habitat congeniale alle proprie esigenze sensibili ed estetiche, dove l’intenzionalità creativa si integra con la natura, in un tutto organico in cui entrambe si riconoscono e si superano. Come tale, il giardino e sottratto alla propria evoluzione di ecosistema, posto in una forma che è più o meno lontana da quella naturale, per la ricerca di una condizione che rispecchi un'intenzione e una finalità. In ogni sistema ecologico, tuttavia, natura e artificio sono componenti integrate e quindi, non di meno, il giardino è un ecosistema con struttura, processi e organizzazione propri, sottesi alle dinamiche ecologiche. L'ecosistema vive attraverso il flusso di energia che da luogo a una forma organizzata nello spazio, a una diversità di componenti e a una struttura di livelli energetici o trofici. Ambienti completamente naturali, laddove ancora esistono, e ambienti costruiti interamente dall'azione umana, passando per vari gradi di condizionamento e progettualità, sono riconducibili a sistemi termodinamici; essi si differenziano per la fonte energetica del funzionamento, per la struttura, per la diversità delle componenti, per i circuiti e le quantità dei trasferimenti attraverso i vari livelli trofici, sono tuttavia riferibili a uno stesso modello generale. Il giardino è un sistema ecologico che si basa principalmente sulla fonte solare e sul processo fotosintetico, ma che è condizionato nella struttura e nel mantenimento dall'energia sussidiaria fornita dall'uomo attraverso l'organizzazione degli spazi, l'ottimizzazione delle risorse (luce, acqua, suolo, elementi nutrienti minerali) e le cure colturali. L'idea di un giardino ecologico trae la propria ragion d'essere dalla consapevolezza che gli ambienti naturali, la biodiversità e i delicati equilibri sottesi abbiano subito forti riduzioni, degrado e minacce, tali da rendere necessarie forme di salvaguardia e attenzione, conservando le diverse componenti e gli equilibri della natura. Il giardino ecologico esprime quindi la risposta a un'esigenza, assumendo i tratti e i modi di fare giardino informati dall'idea di un rapporto sostenibile con la natura, della conservazione del patrimonio biologico, del riciclo delle risorse naturali, del risparmio dell'energia, della cooperazione tra i viventi, piante e animali, con lo scopo di avere ecosistemi stabili, in equilibrio con la natura. Anziché ricorrere alla sola tecnologia - con la quale pure si potrebbe far crescere pressoché ovunque quasi ogni tipo di pianta, utilizzando le conoscenze sul funzionamento della natura, integrate con creatività alla sensibilità verso forme estetiche - è possibile ottenere un'espressione armonica dell'ecosistema giardino, evitando l'immissione massiccia di energia, fertilizzanti e pesticidi. Il giardino ecologico è basato sugli stessi criteri di equilibrio e funzionamento degli ecosistemi, ottimizzati ai fini del mantenimento di un particolare assetto cercato. Presupposti del giardino ecologico sono l'uso di una flora non in contrasto con le condizioni ambientali del luogo, l'integrazione di diverse piante secondo forme di consociazione suggerite dagli ambienti naturali e l'efficiente sfruttamento delle dinamiche naturali, con la conseguente riduzione degli interventi colturali, nel rispetto della biodiversità e in particolare delle forme di vita animale. La realizzazione di un giardino ecologico, adattato all'ambiente, richiede la conoscenza dei caratteri e dei fattori ambientali del luogo: il clima e l'acqua, il suolo, le piante e la vegetazione. I1 giardino ecologico ha la caratteristica di riprodurre gli equilibri di un ecosistema, tendendo ad avere la massima diversità di habitat possibile. Si possono ritrovare o proporre nel giardino molti ambienti, sia di acqua, sia di terra.

Principi di Ecologia

Vittorio Amadio
2009-01-01

Abstract

Abstract Il giardino ha origine quando l'uomo, in insediamenti ormai stabili, inizia la coltivazione delle piante, dapprima per l'agricoltura più che per il giardinaggio, sebbene non possa tracciarsi una netta separazione. E’ il luogo dove la natura è trasformata ai fini di concretare necessità materiali, ma anche idee e aspirazioni di spazio, ambiente in senso etimologico, realizzazione da parte di uomini e società che hanno cercato l’habitat congeniale alle proprie esigenze sensibili ed estetiche, dove l’intenzionalità creativa si integra con la natura, in un tutto organico in cui entrambe si riconoscono e si superano. Come tale, il giardino e sottratto alla propria evoluzione di ecosistema, posto in una forma che è più o meno lontana da quella naturale, per la ricerca di una condizione che rispecchi un'intenzione e una finalità. In ogni sistema ecologico, tuttavia, natura e artificio sono componenti integrate e quindi, non di meno, il giardino è un ecosistema con struttura, processi e organizzazione propri, sottesi alle dinamiche ecologiche. L'ecosistema vive attraverso il flusso di energia che da luogo a una forma organizzata nello spazio, a una diversità di componenti e a una struttura di livelli energetici o trofici. Ambienti completamente naturali, laddove ancora esistono, e ambienti costruiti interamente dall'azione umana, passando per vari gradi di condizionamento e progettualità, sono riconducibili a sistemi termodinamici; essi si differenziano per la fonte energetica del funzionamento, per la struttura, per la diversità delle componenti, per i circuiti e le quantità dei trasferimenti attraverso i vari livelli trofici, sono tuttavia riferibili a uno stesso modello generale. Il giardino è un sistema ecologico che si basa principalmente sulla fonte solare e sul processo fotosintetico, ma che è condizionato nella struttura e nel mantenimento dall'energia sussidiaria fornita dall'uomo attraverso l'organizzazione degli spazi, l'ottimizzazione delle risorse (luce, acqua, suolo, elementi nutrienti minerali) e le cure colturali. L'idea di un giardino ecologico trae la propria ragion d'essere dalla consapevolezza che gli ambienti naturali, la biodiversità e i delicati equilibri sottesi abbiano subito forti riduzioni, degrado e minacce, tali da rendere necessarie forme di salvaguardia e attenzione, conservando le diverse componenti e gli equilibri della natura. Il giardino ecologico esprime quindi la risposta a un'esigenza, assumendo i tratti e i modi di fare giardino informati dall'idea di un rapporto sostenibile con la natura, della conservazione del patrimonio biologico, del riciclo delle risorse naturali, del risparmio dell'energia, della cooperazione tra i viventi, piante e animali, con lo scopo di avere ecosistemi stabili, in equilibrio con la natura. Anziché ricorrere alla sola tecnologia - con la quale pure si potrebbe far crescere pressoché ovunque quasi ogni tipo di pianta, utilizzando le conoscenze sul funzionamento della natura, integrate con creatività alla sensibilità verso forme estetiche - è possibile ottenere un'espressione armonica dell'ecosistema giardino, evitando l'immissione massiccia di energia, fertilizzanti e pesticidi. Il giardino ecologico è basato sugli stessi criteri di equilibrio e funzionamento degli ecosistemi, ottimizzati ai fini del mantenimento di un particolare assetto cercato. Presupposti del giardino ecologico sono l'uso di una flora non in contrasto con le condizioni ambientali del luogo, l'integrazione di diverse piante secondo forme di consociazione suggerite dagli ambienti naturali e l'efficiente sfruttamento delle dinamiche naturali, con la conseguente riduzione degli interventi colturali, nel rispetto della biodiversità e in particolare delle forme di vita animale. La realizzazione di un giardino ecologico, adattato all'ambiente, richiede la conoscenza dei caratteri e dei fattori ambientali del luogo: il clima e l'acqua, il suolo, le piante e la vegetazione. I1 giardino ecologico ha la caratteristica di riprodurre gli equilibri di un ecosistema, tendendo ad avere la massima diversità di habitat possibile. Si possono ritrovare o proporre nel giardino molti ambienti, sia di acqua, sia di terra.
2009
978-88-87017-63-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/9153
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