L’edilizia è uno dei settori più rilevanti in termini di produzione di ricchezza e di occupazione, ma è anche responsabile di signifi cativi consumi di risorse naturali, impatti ambientali. In particolare, esso incide in misura rilevante sul bilancio energetico e sullo scenario emissivo di gas serra in Europa. Si stima, infatti, che nell’Unione Europea (UE) l’edilizia è responsabile del 50-60% del consumo di risorse naturali, implica il 40% dei consumi energetici complessivi e tale percentuale è destinata ad aumentare senza l’avvio di strategie ed azioni orientate alla riduzione dei consumi di combustibili fossili e alla promozione delle risorse rinnovabili (Beccali et al., 2009). Pertanto, la riduzione del consumo di risorse ambientali e la minimizzazione dei rilasci ambientali sono diventati negli ultimi anni gli obiettivi principali da perseguire nella progettazione e nella costruzione di edifi ci sostenibili (Klunder, 2004). In tale contesto, il risparmio di risorse primarie, l’impiego di fonti energetiche rinnovabili e materiali eco-compatibili, la defi nizione di nuove tecnologie costruttive e l’applicazione di sistemi effi cienti di climatizzazione dello spazio confi nato costituiscono i requisiti essenziali di quella metodologia progettuale defi nita “edilizia sostenibile” (Ardente et al., 2008-a)
Titolo: | La valutazione energetico-ambientale degli edifici |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Serie: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.12318/9649 |
ISBN: | 978-88-7661-978-6 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |