é uno dei giganti produttivi dell’olivicoltura italiana, seconda dopo la Puglia 186.000 ettari coltivati su 137.700 aziende (media 1,3 ha di ampiezza): il 70% delle aziende calabresi è interessato dall’olivicoltura • 210.000 t di olio, pari al 32% della produzione nazionale • Il microclima dello “stivale”, attraversato completamente da aspre montagne e circondato dal mare, è ideale per l’olivo che cresce ovunque, sul versante tirrenico e su quello jonico. Dagli scavi del villaggio protostorico di Enotri, la cui origine risale a 3500 anni fa, furono recuperati grandi dolii che dimostrano come l’olio di oliva fosse presente a partire dall’età del bronzo e prima dell’arrivo dei coloni greci, che sbarcarono in Calabria nel VII sec. a.C. Il patrimonio varietale di olive autoctone annovera 33 cultivar di cui le più diffuse sono Carolea, Tondina, Roggianella, Cassanese, Moresca, Grossa di Gerace,Ottobratica, Dolce di Rossano e Sinopolese. Troviamo inoltre pregiate varietà alloctone come Frantoio, Leccino, Coratina e Nocellara del Belice. Le DOP: - Lametia in provincia di Catanzaro - Bruzio con 4 menzioni geografiche Sibaritide, Fascia Prepollinica, Valle di Crati, Colline Joniche Presilane, tutte in provincia di Cosenza - Alto Crotonese, la più recente • Sono in corso di approvazione Golfo di Squillace, Locride e Presila Catanzarese

Paesaggio: L'olivo in Calabria / Perri, E; Inglese, P; Gullo, GREGORIO ANTONIO MARIA. - (2009), pp. 166-181.

Paesaggio: L'olivo in Calabria

GULLO, GREGORIO ANTONIO MARIA
2009-01-01

Abstract

é uno dei giganti produttivi dell’olivicoltura italiana, seconda dopo la Puglia 186.000 ettari coltivati su 137.700 aziende (media 1,3 ha di ampiezza): il 70% delle aziende calabresi è interessato dall’olivicoltura • 210.000 t di olio, pari al 32% della produzione nazionale • Il microclima dello “stivale”, attraversato completamente da aspre montagne e circondato dal mare, è ideale per l’olivo che cresce ovunque, sul versante tirrenico e su quello jonico. Dagli scavi del villaggio protostorico di Enotri, la cui origine risale a 3500 anni fa, furono recuperati grandi dolii che dimostrano come l’olio di oliva fosse presente a partire dall’età del bronzo e prima dell’arrivo dei coloni greci, che sbarcarono in Calabria nel VII sec. a.C. Il patrimonio varietale di olive autoctone annovera 33 cultivar di cui le più diffuse sono Carolea, Tondina, Roggianella, Cassanese, Moresca, Grossa di Gerace,Ottobratica, Dolce di Rossano e Sinopolese. Troviamo inoltre pregiate varietà alloctone come Frantoio, Leccino, Coratina e Nocellara del Belice. Le DOP: - Lametia in provincia di Catanzaro - Bruzio con 4 menzioni geografiche Sibaritide, Fascia Prepollinica, Valle di Crati, Colline Joniche Presilane, tutte in provincia di Cosenza - Alto Crotonese, la più recente • Sono in corso di approvazione Golfo di Squillace, Locride e Presila Catanzarese
2009
978-88-902791-6-4
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/9747
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact