La possibilità di impiegare le acque reflue olearie nel settore vivaistico, per la fertirrigazione di piante in contenitore, se associata aIIa possibilità di fare esprimere alle piante il proprio potenziale produttivo, rappresenterebbe un'ulteriore via di smaltimento dei reflui oleari,ecologicamente valida. La prova è stata condotta tra il 2007 ed il 2008 utllizzando 100 giovani piantine della cultivar Ottobratica,nella fase conclusiva della propagazione in vivaio (al 16 mese), uniformi per sviluppo volumetrico della chioma e diametro al colletto della pianta,trapiantate in contenitori rigidi di 14 litri, disponendole in 5 file di 20 piante, su un film di polietilene. I1 piano sperimentale prevedeva trattamenti irrigui differenziati, con una miscela di acque reflue olearie ed acque bianche, definendo, in tal modo, 5 tesi, quattro trattamenti ed il controllo non trattato. Per i quattro trattamenti si è somministrato, con cadenza settimanale, dal mese di luglio sino al mese di novembre, 300 ml di una miscela costituita dall'acque reflue olearie (ARO) e da acque bianche (AB), mentre il controllo non trattato riceveva, soltanto, 300 ml di acque bianca. La differenziazione tra le tesi, pertanto, è stata determinata variando, nella miscela, la percentuale di acque reflue olearie. Sono stati effettuati, quindi, rilievi volti a determinare gli effetti dell'irrigazione con le diverse miscele sullo sviluppo vegetativo delle piante, con riferimento sia alla porzione epigea che alla porzione ipogea. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza che l' impiego delle acque reflue in vivaio, su piante di olivo in contenitore, se utilmente diluite, puo essere considerato un'efficace e valida via di impiego come fertirrigante ed un'efficace tecnica di smaltimento dei reflui, considerando che con il contenitore, mediante somministrazioni frazionate e frequenti, tipiche della fertinigazione, si possono superare i limiti di smaltimento imposti dalla legged i 80 m3.ha-'.
Effetto dell'utilizzazione delle acque reflue olearie nell'attività vivaistica olivicola / Branca, Valentino; Cannavo', S; Gullo, GREGORIO ANTONIO MARIA. - (2008), p. 67.
Effetto dell'utilizzazione delle acque reflue olearie nell'attività vivaistica olivicola
BRANCA, VALENTINO;GULLO, GREGORIO ANTONIO MARIA
2008-01-01
Abstract
La possibilità di impiegare le acque reflue olearie nel settore vivaistico, per la fertirrigazione di piante in contenitore, se associata aIIa possibilità di fare esprimere alle piante il proprio potenziale produttivo, rappresenterebbe un'ulteriore via di smaltimento dei reflui oleari,ecologicamente valida. La prova è stata condotta tra il 2007 ed il 2008 utllizzando 100 giovani piantine della cultivar Ottobratica,nella fase conclusiva della propagazione in vivaio (al 16 mese), uniformi per sviluppo volumetrico della chioma e diametro al colletto della pianta,trapiantate in contenitori rigidi di 14 litri, disponendole in 5 file di 20 piante, su un film di polietilene. I1 piano sperimentale prevedeva trattamenti irrigui differenziati, con una miscela di acque reflue olearie ed acque bianche, definendo, in tal modo, 5 tesi, quattro trattamenti ed il controllo non trattato. Per i quattro trattamenti si è somministrato, con cadenza settimanale, dal mese di luglio sino al mese di novembre, 300 ml di una miscela costituita dall'acque reflue olearie (ARO) e da acque bianche (AB), mentre il controllo non trattato riceveva, soltanto, 300 ml di acque bianca. La differenziazione tra le tesi, pertanto, è stata determinata variando, nella miscela, la percentuale di acque reflue olearie. Sono stati effettuati, quindi, rilievi volti a determinare gli effetti dell'irrigazione con le diverse miscele sullo sviluppo vegetativo delle piante, con riferimento sia alla porzione epigea che alla porzione ipogea. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza che l' impiego delle acque reflue in vivaio, su piante di olivo in contenitore, se utilmente diluite, puo essere considerato un'efficace e valida via di impiego come fertirrigante ed un'efficace tecnica di smaltimento dei reflui, considerando che con il contenitore, mediante somministrazioni frazionate e frequenti, tipiche della fertinigazione, si possono superare i limiti di smaltimento imposti dalla legged i 80 m3.ha-'.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.