Te.CAltrove è la migrazione sul digitale di Te.CA_TemporaryCompactArt, la galleria ideata da Gianfranco Neri nel Dipartimento dArTe dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Un microspazio espositivo di 32x55x23 cm, forse il più piccolo mai esistito, incassato in un muro di un’area di transito della struttura universitaria, dove dal 2016 si sono susseguiti mostre e incontri, tentando di lavorare attorno alla corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo. Durante il lockdown, la galleria ha proposto la mostra digitale Viaggio intorno alla mia stanza, momento di riflessione sulla condizione pandemica nell'idea che questa emergenza forse è l'occasione per ripensare alla nostra "umanità. Architetti, artisti, designer sono stati invitati a condividere l'esperienza della stantia – come azione del dimorare in un luogo – per tentare di tracciare un percorso esplorativo tra le molteplici definizioni di abitare lo spazio domestico e raccontare quel paesaggio disarticolato, che nei profetici scenari della metropoli globalizzata si stava dissolvendo in spazi sempre più condivisi e fluidi.
Viaggio intorno alla mia stanza in Te.CAltrove, Trasmigrazione digitale di Te.CA_TemporaryCompactArt / Tornatora, M.. - In: FESTIVAL DELL'ARCHITETTURA MAGAZINE. - ISSN 2039-0491. - 52-53:(2020), pp. 225-227. [10.12838/fam/issn2039-0491/n52-53-2020/558]
Viaggio intorno alla mia stanza in Te.CAltrove, Trasmigrazione digitale di Te.CA_TemporaryCompactArt
M. Tornatora
2020-01-01
Abstract
Te.CAltrove è la migrazione sul digitale di Te.CA_TemporaryCompactArt, la galleria ideata da Gianfranco Neri nel Dipartimento dArTe dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Un microspazio espositivo di 32x55x23 cm, forse il più piccolo mai esistito, incassato in un muro di un’area di transito della struttura universitaria, dove dal 2016 si sono susseguiti mostre e incontri, tentando di lavorare attorno alla corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo. Durante il lockdown, la galleria ha proposto la mostra digitale Viaggio intorno alla mia stanza, momento di riflessione sulla condizione pandemica nell'idea che questa emergenza forse è l'occasione per ripensare alla nostra "umanità. Architetti, artisti, designer sono stati invitati a condividere l'esperienza della stantia – come azione del dimorare in un luogo – per tentare di tracciare un percorso esplorativo tra le molteplici definizioni di abitare lo spazio domestico e raccontare quel paesaggio disarticolato, che nei profetici scenari della metropoli globalizzata si stava dissolvendo in spazi sempre più condivisi e fluidi.File | Dimensione | Formato | |
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