Il saggio analizza il nuovo assetto di governo delle società rurali. Prende le mosse dalla riforma del Titolo V della Cost. e dal nuovo art. 117 che ha segnato l'avvio della devolution. Si tratta di una tappa decisiva per la materia "agricoltura" che non essendo inclusa nè tra le materie di competenza esclusivamente statale, nè tra quelle di "legislazione concorrente", dovrebbe rientrare nell'elenco silenzioso delle materie rientranti nella competenza esclusiva delle regioni. In realtà la materia "agricoltura" è trasversale visto che si interseca con altre come la "valorizzazione del territorio" e l'"alimentazione". Quanto al "territorio", esso diventa nella moderna agricoltura uno dei più efficaci strumenti a difesa della sicurezza e della qualità nella ricostruzione della filiera agroalimentare. Il concetto di territorio visto nell'ottica del mercato comunitario induce a spostare l'attenzione verso la categoria della ruralità, anche in considerazione del nuovo scenario in cui si muove l'impresa agricola multifunzionale. Parlare di ruralità significa volgere lo sguardo verso il concetto di "spazio rurale" contrapposto allo "spazio urbano", tanto che più che di diritto agrario si parla oggi di diritto rurale anche in considerazione del fatto che l'UE negli ultimi anni ha smesso di incoraggiare la produzione per incentivare invece attività extragriaole in modo da evitare che gli agricoltori abbandonino le campagne. I recenti orientamenti del legislatore comunitario spingono ad incentivare lo sviluppo delle aree rurali e questo obiettivo viene perseguito coordinando le autorità locali, le forze di mercato e la società civile, cioè tramite le governance locali cui partecipano autorità pubbliche e soggetti privati, espressioni di esigenze diverse che attraverso la concertazione raggiungono obiettivi che singolarmente i soggetti privati e pubblici non sarebnberoi in grado di raggiungere. In quest'ottica acquistano una posizione determinanbte i Gruppi di Azione Locale (GAL) che nascono con lo scopo di realizzare esigenze di sviluppo. Il saggio analizza la forma giuridica dei GAL che è quella della società consortile per capire se è quella più idonea al raggiungimento degli scopi prefissi.

Sviluppo rurale, governance locali e nuovo regionalismo in agricoltura dopo la riforma del Titolo V della Costituzione / Saija, Roberto. - (2009), pp. 117-128.

Sviluppo rurale, governance locali e nuovo regionalismo in agricoltura dopo la riforma del Titolo V della Costituzione

SAIJA, ROBERTO
2009-01-01

Abstract

Il saggio analizza il nuovo assetto di governo delle società rurali. Prende le mosse dalla riforma del Titolo V della Cost. e dal nuovo art. 117 che ha segnato l'avvio della devolution. Si tratta di una tappa decisiva per la materia "agricoltura" che non essendo inclusa nè tra le materie di competenza esclusivamente statale, nè tra quelle di "legislazione concorrente", dovrebbe rientrare nell'elenco silenzioso delle materie rientranti nella competenza esclusiva delle regioni. In realtà la materia "agricoltura" è trasversale visto che si interseca con altre come la "valorizzazione del territorio" e l'"alimentazione". Quanto al "territorio", esso diventa nella moderna agricoltura uno dei più efficaci strumenti a difesa della sicurezza e della qualità nella ricostruzione della filiera agroalimentare. Il concetto di territorio visto nell'ottica del mercato comunitario induce a spostare l'attenzione verso la categoria della ruralità, anche in considerazione del nuovo scenario in cui si muove l'impresa agricola multifunzionale. Parlare di ruralità significa volgere lo sguardo verso il concetto di "spazio rurale" contrapposto allo "spazio urbano", tanto che più che di diritto agrario si parla oggi di diritto rurale anche in considerazione del fatto che l'UE negli ultimi anni ha smesso di incoraggiare la produzione per incentivare invece attività extragriaole in modo da evitare che gli agricoltori abbandonino le campagne. I recenti orientamenti del legislatore comunitario spingono ad incentivare lo sviluppo delle aree rurali e questo obiettivo viene perseguito coordinando le autorità locali, le forze di mercato e la società civile, cioè tramite le governance locali cui partecipano autorità pubbliche e soggetti privati, espressioni di esigenze diverse che attraverso la concertazione raggiungono obiettivi che singolarmente i soggetti privati e pubblici non sarebnberoi in grado di raggiungere. In quest'ottica acquistano una posizione determinanbte i Gruppi di Azione Locale (GAL) che nascono con lo scopo di realizzare esigenze di sviluppo. Il saggio analizza la forma giuridica dei GAL che è quella della società consortile per capire se è quella più idonea al raggiungimento degli scopi prefissi.
2009
978-88-7221-418-3
TERRITORIO; SVILUPPO RURALE; GOVERNANCE; GAL; CONCERTAZIONE; PARTENARIATO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/13318
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