Il lavoro, muovendo dal ruolo dell’Internet service provider nella società dell’informazione, si propone di evidenziare come la responsabilità cui l’ordinamento europeo e nazionale lo assoggetta si fondi su un sottile equilibrio tra l’esigenza di tutelare quanto più possibile il danneggiato e l’esigenza di non ostacolare oltremodo l’economia della rete. Si tratta di un equilibrio fondato su criteri di responsabilità di tipo soggettivo che tengono conto di deroghe applicabili quando l’attività dell’hosting provider si limiti a svolgere un ruolo meramente tecnico, automatico e passivo rispetto ai contenuti immessi (hosting passivo) e non quando svolga attività che si concretizzino nell’ottimizzazione o nella miglior posizione del messaggio attraverso l’enfatizzazione di link ipertestuali (hosting attivo). Tuttavia, pur volendosi tenere ferma la distinzione tra hosting attivo e passivo, l’evoluzione tecnologica incalza il legislatore, rendendo in non pochi casi incerto il confine tra le due figure e, imponendo, perciò stesso, all’interprete un continuo lavoro di sorveglianza al fine di mantenere alto il livello di tenuta del sistema di tutela dei diritti

Quando un link ipertestuale integra la fattispecie di pubblicità relativa a giochi e scommesse vietata / MAZZA LABOCCETTA, Antonino. - In: DIRITTO DI INTERNET. - ISSN 2612-4491. - 2(2022), pp. 374-387.

Quando un link ipertestuale integra la fattispecie di pubblicità relativa a giochi e scommesse vietata

Antonino Mazza Laboccetta
2022-01-01

Abstract

Il lavoro, muovendo dal ruolo dell’Internet service provider nella società dell’informazione, si propone di evidenziare come la responsabilità cui l’ordinamento europeo e nazionale lo assoggetta si fondi su un sottile equilibrio tra l’esigenza di tutelare quanto più possibile il danneggiato e l’esigenza di non ostacolare oltremodo l’economia della rete. Si tratta di un equilibrio fondato su criteri di responsabilità di tipo soggettivo che tengono conto di deroghe applicabili quando l’attività dell’hosting provider si limiti a svolgere un ruolo meramente tecnico, automatico e passivo rispetto ai contenuti immessi (hosting passivo) e non quando svolga attività che si concretizzino nell’ottimizzazione o nella miglior posizione del messaggio attraverso l’enfatizzazione di link ipertestuali (hosting attivo). Tuttavia, pur volendosi tenere ferma la distinzione tra hosting attivo e passivo, l’evoluzione tecnologica incalza il legislatore, rendendo in non pochi casi incerto il confine tra le due figure e, imponendo, perciò stesso, all’interprete un continuo lavoro di sorveglianza al fine di mantenere alto il livello di tenuta del sistema di tutela dei diritti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/134387
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