Nel panorama dei prodotti tradizionali calabresi il miele occupa un posto di primo piano sia per l’alta qualità che per l’estrema ricchezza tipologica legata alle particolari condizioni bio-pedoclimatiche che caratterizzano la regione con conseguente ricchezza in flora spontanea e specie coltivate. Nel miele più che in altri prodotti, esiste una forte correlazione tra ambiente di produzione e composizione chimica del prodotto, elemento questo che consente di individuare alcuni componenti quali markers di autenticazione. La determinazione dell’origine botanica e geografica del miele viene solitamente eseguita impiegando svariate tecniche analitiche, principalmente di tipo cromatografico per la determinazione di differenti categorie di composti. L'aroma intenso del miele ha, però, stimolato una serie di interessanti studi sulla frazione volatile fortemente influenzata dalla presenza di sostanze qualitativamente correlate alla specie botanica di provenienza del nettare. L’interazione con gli zuccheri e gli aminoacidi, produce, poi, diverse ed ulteriori sensazioni olfattive. Tali evidenze hanno spinto alcuni autori a proporre studi di correlazione tra la composizione chimica della frazione aromatica e la presenza di composti individuabili quali markers dell'origine florale. Sulla base di questi studi, partendo dal presupposto dell’esistenza di forti correlazioni tra composti aromatici specifici ed intensità olfattiva ed allo scopo di individuare una tecnica rapida, non distruttiva e poco costosa per lo screening di prodotti di diversa origine botanica oltre che geografica, è stato condotto il presente studio con l’obiettivo di testare la potenzialità di applicazione dI tecniche di indagine basate su sensori olfattivi.. L’E-Nose è una tecnica che sfrutta la variazione delle proprietà elettriche di una serie di sensori in presenza dei componenti aromatici nello spazio di testa del campione sottoposto ad analisi. Campioni di mieli uniflorali (castagno, eucalipto, sulla, millefiori, agrumi ed acacia) prodotti in Calabria e campioni provenienti da altre regioni sono stati sottoposti ad analisi con e-Nose e validati mediante analisi SPME/GC/MS. I risultati ottenuti hanno dimostrato la validità dell’ipotesi alla base del lavoro. In particolare è stato possibile distinguere facilmente i diversi tipi di miele uniflorale e le diverse provenienze. E’ attualmente in fase di costruzione una banca dati che consentirà di classificare i mieli per categorie di qualità all’interno della stessa tipologia. Bibliografia: L. F. CUEVAS-GLORY, J. A. PINO, L. S. SANTIAGO, E. SAURI-DUCH, Food Chemistry 103,1032– 1043 (2007). E. ALISSANDRAKIS, P. A. TARANTALIS, P. C. HARIZANIS, & M. POLISSIOU, Food Chemistry, 100(1), 396–404 (2007).

L’utilizzo dell’E-nose e dell’SPME/GC/MS per la valutazione della qualita’ e l’autenticazione del miele

FUDA, Salvatore;
2010-01-01

Abstract

Nel panorama dei prodotti tradizionali calabresi il miele occupa un posto di primo piano sia per l’alta qualità che per l’estrema ricchezza tipologica legata alle particolari condizioni bio-pedoclimatiche che caratterizzano la regione con conseguente ricchezza in flora spontanea e specie coltivate. Nel miele più che in altri prodotti, esiste una forte correlazione tra ambiente di produzione e composizione chimica del prodotto, elemento questo che consente di individuare alcuni componenti quali markers di autenticazione. La determinazione dell’origine botanica e geografica del miele viene solitamente eseguita impiegando svariate tecniche analitiche, principalmente di tipo cromatografico per la determinazione di differenti categorie di composti. L'aroma intenso del miele ha, però, stimolato una serie di interessanti studi sulla frazione volatile fortemente influenzata dalla presenza di sostanze qualitativamente correlate alla specie botanica di provenienza del nettare. L’interazione con gli zuccheri e gli aminoacidi, produce, poi, diverse ed ulteriori sensazioni olfattive. Tali evidenze hanno spinto alcuni autori a proporre studi di correlazione tra la composizione chimica della frazione aromatica e la presenza di composti individuabili quali markers dell'origine florale. Sulla base di questi studi, partendo dal presupposto dell’esistenza di forti correlazioni tra composti aromatici specifici ed intensità olfattiva ed allo scopo di individuare una tecnica rapida, non distruttiva e poco costosa per lo screening di prodotti di diversa origine botanica oltre che geografica, è stato condotto il presente studio con l’obiettivo di testare la potenzialità di applicazione dI tecniche di indagine basate su sensori olfattivi.. L’E-Nose è una tecnica che sfrutta la variazione delle proprietà elettriche di una serie di sensori in presenza dei componenti aromatici nello spazio di testa del campione sottoposto ad analisi. Campioni di mieli uniflorali (castagno, eucalipto, sulla, millefiori, agrumi ed acacia) prodotti in Calabria e campioni provenienti da altre regioni sono stati sottoposti ad analisi con e-Nose e validati mediante analisi SPME/GC/MS. I risultati ottenuti hanno dimostrato la validità dell’ipotesi alla base del lavoro. In particolare è stato possibile distinguere facilmente i diversi tipi di miele uniflorale e le diverse provenienze. E’ attualmente in fase di costruzione una banca dati che consentirà di classificare i mieli per categorie di qualità all’interno della stessa tipologia. Bibliografia: L. F. CUEVAS-GLORY, J. A. PINO, L. S. SANTIAGO, E. SAURI-DUCH, Food Chemistry 103,1032– 1043 (2007). E. ALISSANDRAKIS, P. A. TARANTALIS, P. C. HARIZANIS, & M. POLISSIOU, Food Chemistry, 100(1), 396–404 (2007).
2010
978-88-86208-61-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/20280
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