La Fenice, simbolo di quanto è più unico che raro, in questi ultimi dieci giorni rappresenta divinamente la Calabria, una regione con un immenso patrimonio culturale e ambientale, una storia millenaria ed una posizione strategica nel bacino del Mediterraneo, che si consuma tra le fiamme create dai suoi aguzzini. Nel bene e nel male la Calabria ha avuto sempre degli occhi puntati su di lei, specialmente quelli di chi riconosce le sue grandi risorse. In questi ultimi dieci giorni ha subito e continua a subire un’altra violenza, un altro sfregio alla sua bellezza, ma è talmente bella che non ha perso il suo valore storico, culturale, ambientale. Coloro i quali hanno innescato questo disastro ambientale hanno anche risvegliato la “coscienza sociale”, i cittadini hanno preso atto del loro ruolo attivo all’interno della grande decadenza societaria attuale, e questo si spera porterà a dei cambiamenti. In molti (1) hanno sentito il dovere di esprimere il loro rammarico per la perdita di intere foreste e boschi che ricadono all’interno dei Parchi della Calabria, tanto da dichiarare lo stato di mobilitazione nazionale. Il drammatico bilancio degli incendi che stanno bruciando chilometri e chilometri di verde colpendo la natura selvaggia della Calabria si acutizza con la perdita di quattro vite umane, con i tanti ustionati, la perdita di animali, biodiversità, orti e frutteti che erano l’unica fonte di sostentamento di molte famiglie dei Comuni delle Aree Interne ricadenti all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte.
Come una fenice la Calabria risorgerà dalle sue ceneri / Passarelli, Domenico. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - n° 296:(2021), pp. 67-68.
Come una fenice la Calabria risorgerà dalle sue ceneri
Passarelli Domenico
2021-01-01
Abstract
La Fenice, simbolo di quanto è più unico che raro, in questi ultimi dieci giorni rappresenta divinamente la Calabria, una regione con un immenso patrimonio culturale e ambientale, una storia millenaria ed una posizione strategica nel bacino del Mediterraneo, che si consuma tra le fiamme create dai suoi aguzzini. Nel bene e nel male la Calabria ha avuto sempre degli occhi puntati su di lei, specialmente quelli di chi riconosce le sue grandi risorse. In questi ultimi dieci giorni ha subito e continua a subire un’altra violenza, un altro sfregio alla sua bellezza, ma è talmente bella che non ha perso il suo valore storico, culturale, ambientale. Coloro i quali hanno innescato questo disastro ambientale hanno anche risvegliato la “coscienza sociale”, i cittadini hanno preso atto del loro ruolo attivo all’interno della grande decadenza societaria attuale, e questo si spera porterà a dei cambiamenti. In molti (1) hanno sentito il dovere di esprimere il loro rammarico per la perdita di intere foreste e boschi che ricadono all’interno dei Parchi della Calabria, tanto da dichiarare lo stato di mobilitazione nazionale. Il drammatico bilancio degli incendi che stanno bruciando chilometri e chilometri di verde colpendo la natura selvaggia della Calabria si acutizza con la perdita di quattro vite umane, con i tanti ustionati, la perdita di animali, biodiversità, orti e frutteti che erano l’unica fonte di sostentamento di molte famiglie dei Comuni delle Aree Interne ricadenti all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte.File | Dimensione | Formato | |
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