La peculiare disciplina civilistica degli enti di matrice religiosa si riflette sul trattamento fiscale applicabile alle operazioni di riorganizzazione che vengono poste in essere in ragione di mutate esigenze operative o per una più efficiente allocazione delle risorse. Sul piano giuridico, gli istituti della fusione e della liquidazione con devoluzione rappresentano, entrambi, ipotesi alternative validamente percorribili. Tuttavia, nella scelta tra l’una o l’altra ipotesi pesano le diverse implicazioni fiscali ai fini delle imposte dirette ed indirette. Profili da valutare tenendo anche conto della natura delle attività svolte, con particolare riguardo all’eventuale esercizio, da parte di taluno degli enti coinvolti, di attività di natura commerciale. Il cambio di destinazione dei beni, tra ambito istituzionale e ambito commerciale, potrebbe infatti risultare fiscalmente rilevante. Inoltre, la natura delle attività svolte può rilevare sull’individuazione del regime applicabile ai fini delle imposte indirette, in conformità al principio di alternatività cui si ispirano i rapporti tra le relative discipline.

Ipotesi alternative di riorganizzazione tra enti di matrice religiosa. Fusione vs. devoluzione / Pizzonia, G.; Angelucci, E.. - In: RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO. - ISSN 2499-2569. - (2022).

Ipotesi alternative di riorganizzazione tra enti di matrice religiosa. Fusione vs. devoluzione

Pizzonia G.;
2022-01-01

Abstract

La peculiare disciplina civilistica degli enti di matrice religiosa si riflette sul trattamento fiscale applicabile alle operazioni di riorganizzazione che vengono poste in essere in ragione di mutate esigenze operative o per una più efficiente allocazione delle risorse. Sul piano giuridico, gli istituti della fusione e della liquidazione con devoluzione rappresentano, entrambi, ipotesi alternative validamente percorribili. Tuttavia, nella scelta tra l’una o l’altra ipotesi pesano le diverse implicazioni fiscali ai fini delle imposte dirette ed indirette. Profili da valutare tenendo anche conto della natura delle attività svolte, con particolare riguardo all’eventuale esercizio, da parte di taluno degli enti coinvolti, di attività di natura commerciale. Il cambio di destinazione dei beni, tra ambito istituzionale e ambito commerciale, potrebbe infatti risultare fiscalmente rilevante. Inoltre, la natura delle attività svolte può rilevare sull’individuazione del regime applicabile ai fini delle imposte indirette, in conformità al principio di alternatività cui si ispirano i rapporti tra le relative discipline.
2022
enti ecclesiastici, operazioni straordinarie, fusione, tassazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/127726
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