Rebuilt after the Belice earthquake (1968), Gibellina Nuova is a museum-city, home to over sixty works of architectures and contemporary artworks. Despite the use of a markedly modern language, some of them reveal the presence of the geometric matrices and proportional ratios that have been used for centuries in figurative arts. This paper graphically analyses the architectures in which these features become a relevant part of the compositional processes: the Mother Church designed by Quaroni and Anversa and two architectures by Francesco Venezia: the Museum and Secret Garden.

La ricostruzione di Gibellina in seguito al terremoto del Belice (1968) è stata attuata principalmente grazie all’impegno di Ludovico Corrao, per molti anni sindaco della città e parlamentare. Corrao ha sostenuto tenacemente l’idea di creare un grande museo a cielo aperto, esteso all’intero spazio urbano e svincolato dalle logiche ‘contemplative’ delle esposizioni tradizionali. Per attuare questo progetto, ha coinvolto numerosi architetti e artisti che, nel corso di tre decenni, hanno realizzato oltre sessanta edifici, sculture e installazioni permanenti, trasformando la città in un laboratorio d’arte contemporanea. La maggior parte degli artisti che hanno lavorato a Gibellina (fra questi: Gregotti, Ungers, Samonà, Purini e Thermes, Consagra, Pomodoro, Paladino, Burri, Mendini, Rotella) appartenevano a movimenti artistici lontani dai canoni compositivi classici. Tuttavia, forse a causa di un contesto segnato dalla catastrofe e privo di riferimenti, alcuni di essi hanno realizzato opere che esprimono principi figurativi utilizzati da tempo nella cultura e nell’arte occidentale. Dopo aver effettuato un’analisi preliminare delle principali architetture di Gibellina Nuova, ci siamo soffermati sulla Chiesa Madre di Ludovico Quaroni e Lucia Anversa e su due architetture di Francesco Venezia (il Museo e il Giardino segreto). La scelta è stata suggerita dal fatto che in queste opere le nozioni di simmetria (intesa nell’accezione rinascimentale di con-misurazione) e proporzione sono applicate in modo paradigmatico. Le analisi grafiche proposte suggeriscono ulteriori corrispondenze fra forma apparente e principi compositivi, intenzioni progettuali e architettura costruita.

Geometrie e proporzioni nelle architetture di Ludovico Quaroni e Francesco Venezia a Gibellina Nuova / Geometries and proportions in the architectures designed by Ludovico Quaroni and Francesco Venezia in Gibellina Nuova / Colistra, Daniele; Mediati, Domenico. - In: DISEGNARE IDEE IMMAGINI. - ISSN 1123-9247. - 64:(2022), pp. 36-49.

Geometrie e proporzioni nelle architetture di Ludovico Quaroni e Francesco Venezia a Gibellina Nuova / Geometries and proportions in the architectures designed by Ludovico Quaroni and Francesco Venezia in Gibellina Nuova

Daniele Colistra;Domenico Mediati
2022-01-01

Abstract

Rebuilt after the Belice earthquake (1968), Gibellina Nuova is a museum-city, home to over sixty works of architectures and contemporary artworks. Despite the use of a markedly modern language, some of them reveal the presence of the geometric matrices and proportional ratios that have been used for centuries in figurative arts. This paper graphically analyses the architectures in which these features become a relevant part of the compositional processes: the Mother Church designed by Quaroni and Anversa and two architectures by Francesco Venezia: the Museum and Secret Garden.
2022
La ricostruzione di Gibellina in seguito al terremoto del Belice (1968) è stata attuata principalmente grazie all’impegno di Ludovico Corrao, per molti anni sindaco della città e parlamentare. Corrao ha sostenuto tenacemente l’idea di creare un grande museo a cielo aperto, esteso all’intero spazio urbano e svincolato dalle logiche ‘contemplative’ delle esposizioni tradizionali. Per attuare questo progetto, ha coinvolto numerosi architetti e artisti che, nel corso di tre decenni, hanno realizzato oltre sessanta edifici, sculture e installazioni permanenti, trasformando la città in un laboratorio d’arte contemporanea. La maggior parte degli artisti che hanno lavorato a Gibellina (fra questi: Gregotti, Ungers, Samonà, Purini e Thermes, Consagra, Pomodoro, Paladino, Burri, Mendini, Rotella) appartenevano a movimenti artistici lontani dai canoni compositivi classici. Tuttavia, forse a causa di un contesto segnato dalla catastrofe e privo di riferimenti, alcuni di essi hanno realizzato opere che esprimono principi figurativi utilizzati da tempo nella cultura e nell’arte occidentale. Dopo aver effettuato un’analisi preliminare delle principali architetture di Gibellina Nuova, ci siamo soffermati sulla Chiesa Madre di Ludovico Quaroni e Lucia Anversa e su due architetture di Francesco Venezia (il Museo e il Giardino segreto). La scelta è stata suggerita dal fatto che in queste opere le nozioni di simmetria (intesa nell’accezione rinascimentale di con-misurazione) e proporzione sono applicate in modo paradigmatico. Le analisi grafiche proposte suggeriscono ulteriori corrispondenze fra forma apparente e principi compositivi, intenzioni progettuali e architettura costruita.
Ludovico Quaroni; Francesco Venezia; Gibellina; Proportional Ratios; Golden Section
Ludovico Quaroni; Francesco Venezia; Gibellina; Rapporti Proporzionali; Sezione Aurea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/129207
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