L’assunzione dei principi di sostenibilità ha investito direttamente i pianificatori nella consapevolezza di dover sperimentare nuovi approcci e metodi innovativi nella costruzione di nuove forme di piano a garanzia di una loro efficace applicazione. La direttiva 2001/42/CE ha impegnato gli Stati membri ad adottare procedure per valutare gli effetti sull’ambiente dei piani e dei programmi. Valutazione e piano costituiscono un unico processo ed è proprio nell’integrazione delle valutazioni nel processo di piano che può essere riconosciuto un elemento innovativo: il raggiungimento di un obiettivo fondamentale che è quello della pianificazione integrata che si configura come punto di partenza per ripensare l’approccio complessivo della pianificazione. La naturale conseguenza, nell’applicazione/integrazione del sistema di valutazione, risulta essere la necessità per il piano di ricercare relazioni vantaggiose con le altre discipline ed altri soggetti coinvolti nel processo di pianificazione. L’assunzione di una concezione interattiva dei processi di decisione/valutazione presuppone quindi che le scelte e gli indirizzi di pianificazione non siano soltanto l’esito di una previsione basata su certezze scientificamente fondate quanto, piuttosto, il risultato di una negoziazione che investe sia gli aspetti conoscitivi sia quelli decisionali. Questa prospettiva spinge il planner/valutatore ad arricchire il proprio patrimonio di tecniche, integrando gli approcci quantitativi, tipici degli studi di simulazione, con quelli qualitativi finalizzati a fare emergere i sistemi di preferenze e le poste in gioco. Parole chiave: urbanistica, sviluppo, politiche urbane

Valutazione e forma di piano. Alla ricerca di un virtuoso rapporto / Passarelli, Domenico. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 09:(2023), pp. 162-165.

Valutazione e forma di piano. Alla ricerca di un virtuoso rapporto

Domenico Passarelli
2023-01-01

Abstract

L’assunzione dei principi di sostenibilità ha investito direttamente i pianificatori nella consapevolezza di dover sperimentare nuovi approcci e metodi innovativi nella costruzione di nuove forme di piano a garanzia di una loro efficace applicazione. La direttiva 2001/42/CE ha impegnato gli Stati membri ad adottare procedure per valutare gli effetti sull’ambiente dei piani e dei programmi. Valutazione e piano costituiscono un unico processo ed è proprio nell’integrazione delle valutazioni nel processo di piano che può essere riconosciuto un elemento innovativo: il raggiungimento di un obiettivo fondamentale che è quello della pianificazione integrata che si configura come punto di partenza per ripensare l’approccio complessivo della pianificazione. La naturale conseguenza, nell’applicazione/integrazione del sistema di valutazione, risulta essere la necessità per il piano di ricercare relazioni vantaggiose con le altre discipline ed altri soggetti coinvolti nel processo di pianificazione. L’assunzione di una concezione interattiva dei processi di decisione/valutazione presuppone quindi che le scelte e gli indirizzi di pianificazione non siano soltanto l’esito di una previsione basata su certezze scientificamente fondate quanto, piuttosto, il risultato di una negoziazione che investe sia gli aspetti conoscitivi sia quelli decisionali. Questa prospettiva spinge il planner/valutatore ad arricchire il proprio patrimonio di tecniche, integrando gli approcci quantitativi, tipici degli studi di simulazione, con quelli qualitativi finalizzati a fare emergere i sistemi di preferenze e le poste in gioco. Parole chiave: urbanistica, sviluppo, politiche urbane
2023
urbanistica, sviluppo, politiche urbane
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/138106
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