Lo scritto analizza criticamente alcune possibili ricadute di sistema della pronuncia delle Sezioni Unite n. 9479/2023 con particolare riferimento: a) all’individuazione del grado di specificità della motivazione, in rapporto all’avvertimento, affinché il decreto ingiuntivo sia valido secondo la Direttiva CEE n. 93/13 e dunque foriero, se non ritualmente opposto, di giudicato sostanziale; b) all’applicabilità di questi principi anche ai giudizi a cognizione piena ed esauriente; c) ai poteri riconosciuti al giudice dell’esecuzione in ordine al rilievo dell’abusività delle clausole del contratto posto a base del decreto ingiuntivo non opposto.
Decreto ingiuntivo non opposto e tutela del consumatore ex Direttiva CEE n. 93/13 tra Roma e Lussemburgo: inseguendo la quadratura del cerchio.
Delle Donne Clarice Maria Rita
2024-01-01
Abstract
Lo scritto analizza criticamente alcune possibili ricadute di sistema della pronuncia delle Sezioni Unite n. 9479/2023 con particolare riferimento: a) all’individuazione del grado di specificità della motivazione, in rapporto all’avvertimento, affinché il decreto ingiuntivo sia valido secondo la Direttiva CEE n. 93/13 e dunque foriero, se non ritualmente opposto, di giudicato sostanziale; b) all’applicabilità di questi principi anche ai giudizi a cognizione piena ed esauriente; c) ai poteri riconosciuti al giudice dell’esecuzione in ordine al rilievo dell’abusività delle clausole del contratto posto a base del decreto ingiuntivo non opposto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.