Il contributo esamina l’articolato processo formativo e applicativo della teoria della ‘forma e delcontenuto’ specificatamente nella Divina Commedia da parte del critico di Morra. Elaborandoun metodo di ermeneutica militante (attenzione per bisogni dell’individuo e della società) chesupera la corrispondenza tra ‘reale’ e ‘vero’. E va oltre l’acquisizione dei principi dell’esteticahegeliana, da cui prende l’avvio. Un metodo-teoria, quello desanctisiano, che implica la relazionetra l’arte e la vita, e coinvolge al proprio interno, sull’esempio della peregrinatio dantesca, lavisione concreta di libertà e Patria, detta, secondo il critico irpino, dalla genialità (‘alta fantasia’)del Pellegrino. Strettamente legata ad un afflato compositivo i cui risvolti si leggono nella distinzione che De Sanctis instaura tra ‘poeta’ ed ‘artista’ : Dante è poeta che canta il mondo terrenounitamente all’indagine dei recessi più intimi dell’anima e della mente. Nel suo verso, per DeSanctis, è racchiuso (non ‘squadernato’), il ‘genoma’ della poesia moderna.
“Forma e contenuto” : la lettura dantesca di De Sanctis / D'Elia, A. - In: STUDI DESANCTISIANI. - ISSN 2283-933X. - 4:(2016), pp. 131-147.
“Forma e contenuto” : la lettura dantesca di De Sanctis
D'ELIA A
2016-01-01
Abstract
Il contributo esamina l’articolato processo formativo e applicativo della teoria della ‘forma e delcontenuto’ specificatamente nella Divina Commedia da parte del critico di Morra. Elaborandoun metodo di ermeneutica militante (attenzione per bisogni dell’individuo e della società) chesupera la corrispondenza tra ‘reale’ e ‘vero’. E va oltre l’acquisizione dei principi dell’esteticahegeliana, da cui prende l’avvio. Un metodo-teoria, quello desanctisiano, che implica la relazionetra l’arte e la vita, e coinvolge al proprio interno, sull’esempio della peregrinatio dantesca, lavisione concreta di libertà e Patria, detta, secondo il critico irpino, dalla genialità (‘alta fantasia’)del Pellegrino. Strettamente legata ad un afflato compositivo i cui risvolti si leggono nella distinzione che De Sanctis instaura tra ‘poeta’ ed ‘artista’ : Dante è poeta che canta il mondo terrenounitamente all’indagine dei recessi più intimi dell’anima e della mente. Nel suo verso, per DeSanctis, è racchiuso (non ‘squadernato’), il ‘genoma’ della poesia moderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.