Titolo: Paesaggio come progetto dei desideri degli abitanti, dei cittadini, del mondo Stefano AragonaDip. Scienze Ambientali e TerritorialiUniversità degli Studi Mediterranea di Reggio CalabriaTESIIl paesaggio deriva dal rapporto tra spazio, percezione, immagine (Arnheim, 1971), quindi senso: attorno questi termini ruotano le riflessioni del paper. Collegate, connesse dall’estetica, percorso di conoscenza dei fenomeni, e dall’etica, espressione dell’adesione ad un modello di spazio finalizzato a costruire significato (Lynch, 1990). Questo, se condiviso, partecipa alla formazione dell’abitante della città, cioè del cittadino (Cacciari, 1991). Ma il tempo, ovvero le trasformazioni dello spazio, disegna un paesaggio che è, può essere, sempre più mutevole. Come coniugare tale dinamicità con l’aspirazione al projectum di un’idea che richiede staticità, fotografia e non film?ARGOMENTAZIONEOccorre l’elaborazione di una definizione dinamica, operativa, dei termini implicati: qualità, che poi è bellezza, progetto, desiderio dell’abitante. Così come si è passati da una visione statica ad una flessibile del piano; almeno in via teorica poiché necessità giuridiche e psicologiche, richiedono e fino ad oggi hanno aspirato alla stabilità, certezza, legata ad una visione classica del mondo, che ha nella città lo spazio emblematico di rappresentazione della società.PROSPETTIVA DI LAVOROLa sfida è come declinare questi argomenti con la produzione del paesaggio contemporaneo, basato sul frammento, più o meno imponente, spesso decontestualizzato per scelta, eclettico come esito. La bellezza, insomma, può esserci senza un senso? E questo può esserci senza un senso condiviso dello spazio? O forse la bellezza della città è una dimensione della piccola scala? - Arnehim R., 1971, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano- Cacciari M., 1991, Aut civitas aut polis in Mucci E., Rizzoli P., (a cura di) L’immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano- Lynch K, 1990, Progettare la città. La qualità nella forma urbana, Etas Libri Milano
Paesaggio come progetto dei desideri degli abitanti, dei cittadini, del mondo / Aragona, Stefano. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - (2009).
Paesaggio come progetto dei desideri degli abitanti, dei cittadini, del mondo
ARAGONA, Stefano
2009-01-01
Abstract
Titolo: Paesaggio come progetto dei desideri degli abitanti, dei cittadini, del mondo Stefano AragonaDip. Scienze Ambientali e TerritorialiUniversità degli Studi Mediterranea di Reggio CalabriaTESIIl paesaggio deriva dal rapporto tra spazio, percezione, immagine (Arnheim, 1971), quindi senso: attorno questi termini ruotano le riflessioni del paper. Collegate, connesse dall’estetica, percorso di conoscenza dei fenomeni, e dall’etica, espressione dell’adesione ad un modello di spazio finalizzato a costruire significato (Lynch, 1990). Questo, se condiviso, partecipa alla formazione dell’abitante della città, cioè del cittadino (Cacciari, 1991). Ma il tempo, ovvero le trasformazioni dello spazio, disegna un paesaggio che è, può essere, sempre più mutevole. Come coniugare tale dinamicità con l’aspirazione al projectum di un’idea che richiede staticità, fotografia e non film?ARGOMENTAZIONEOccorre l’elaborazione di una definizione dinamica, operativa, dei termini implicati: qualità, che poi è bellezza, progetto, desiderio dell’abitante. Così come si è passati da una visione statica ad una flessibile del piano; almeno in via teorica poiché necessità giuridiche e psicologiche, richiedono e fino ad oggi hanno aspirato alla stabilità, certezza, legata ad una visione classica del mondo, che ha nella città lo spazio emblematico di rappresentazione della società.PROSPETTIVA DI LAVOROLa sfida è come declinare questi argomenti con la produzione del paesaggio contemporaneo, basato sul frammento, più o meno imponente, spesso decontestualizzato per scelta, eclettico come esito. La bellezza, insomma, può esserci senza un senso? E questo può esserci senza un senso condiviso dello spazio? O forse la bellezza della città è una dimensione della piccola scala? - Arnehim R., 1971, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano- Cacciari M., 1991, Aut civitas aut polis in Mucci E., Rizzoli P., (a cura di) L’immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano- Lynch K, 1990, Progettare la città. La qualità nella forma urbana, Etas Libri MilanoFile | Dimensione | Formato | |
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