The dramatic dimensions of the Covid-19 pandemic lead to a reflection on the possibility of using collective protection mechanisms for damages linked to the management of the emergency and, more recently, the use of vaccines. The analysis is enriched today by the news regarding representative actions to protect consumers (Directive 2020/1828 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2020, implemented in Italy with legislative decree 10 March 2023, no. 28) and therefore leads us to keep in mind the dual plan, of European and domestic law, of the relevant legislation, with a necessary coordination — as regards domestic law — with the previous remedies (especially with the class action governed by articles 840-bis ss. c.p.c.). The variety and breadth of the case studies on the subject, in fact, demonstrates that this could be one of the typical contexts in which the insufficiency of the classic individual remedy of aquilian liability is shown to manage conflicts generated by multi-offensive torts; however, it is a question of verifying whether these compensation paths lend themselves to being (better) protected with collective remedies, in light of the existence of a possible homogeneity of the affected interests.

Le drammatiche dimensioni della pandemia da Covid-19 sollecitano una riflessione sulla possibilità del ricorso a meccanismi di tutela collettiva per danni collegati alla gestione dell’emergenza e, piùrecentemente, all’utilizzazione di vaccini. L’analisi si arricchisce oggi delle novità in materia di azioni rappresentative a tutela dei consumatori (la Direttiva 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2020, attuata in Italia con il d.lgs. 10 marzo 2023, n. 28) ed induce dunque a tenere presente il duplice piano, di diritto europeo e interno, della normativa rilevante, passando per un necessario coordinamento — quanto al diritto interno — con i previgenti rimedi (soprattutto con l’azione di classe disciplinata dagli artt. 840-bis ss. c.p.c.). La varietà e ampiezza della casistica in materia dimostra infatti che questo potrebbe essere uno dei tipici contesti nei quali si mostra l’insufficienza del classico rimedio individuale della responsabilità aquiliana per amministrare i conflitti generati da illeciti plurioffensivi; si tratta però di verificare se questi percorsi risarcitori si prestino ad essere (meglio) tutelati con rimedi di tipo collettivo, a seguito della verifica della sussistenza di un’eventuale omogeneità degli interessi lesi.

I meccanismi di ricorso collettivo per i danni da vaccini e farmaci contro il covid-19 / DI LANDRO, Amalia Chiara. - In: RESPONSABILITÀ CIVILE E PREVIDENZA. - ISSN 0391-187X. - 2(2024), pp. 666-681.

I meccanismi di ricorso collettivo per i danni da vaccini e farmaci contro il covid-19

Amalia Chiara Di Landro
2024-01-01

Abstract

The dramatic dimensions of the Covid-19 pandemic lead to a reflection on the possibility of using collective protection mechanisms for damages linked to the management of the emergency and, more recently, the use of vaccines. The analysis is enriched today by the news regarding representative actions to protect consumers (Directive 2020/1828 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2020, implemented in Italy with legislative decree 10 March 2023, no. 28) and therefore leads us to keep in mind the dual plan, of European and domestic law, of the relevant legislation, with a necessary coordination — as regards domestic law — with the previous remedies (especially with the class action governed by articles 840-bis ss. c.p.c.). The variety and breadth of the case studies on the subject, in fact, demonstrates that this could be one of the typical contexts in which the insufficiency of the classic individual remedy of aquilian liability is shown to manage conflicts generated by multi-offensive torts; however, it is a question of verifying whether these compensation paths lend themselves to being (better) protected with collective remedies, in light of the existence of a possible homogeneity of the affected interests.
2024
Le drammatiche dimensioni della pandemia da Covid-19 sollecitano una riflessione sulla possibilità del ricorso a meccanismi di tutela collettiva per danni collegati alla gestione dell’emergenza e, piùrecentemente, all’utilizzazione di vaccini. L’analisi si arricchisce oggi delle novità in materia di azioni rappresentative a tutela dei consumatori (la Direttiva 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2020, attuata in Italia con il d.lgs. 10 marzo 2023, n. 28) ed induce dunque a tenere presente il duplice piano, di diritto europeo e interno, della normativa rilevante, passando per un necessario coordinamento — quanto al diritto interno — con i previgenti rimedi (soprattutto con l’azione di classe disciplinata dagli artt. 840-bis ss. c.p.c.). La varietà e ampiezza della casistica in materia dimostra infatti che questo potrebbe essere uno dei tipici contesti nei quali si mostra l’insufficienza del classico rimedio individuale della responsabilità aquiliana per amministrare i conflitti generati da illeciti plurioffensivi; si tratta però di verificare se questi percorsi risarcitori si prestino ad essere (meglio) tutelati con rimedi di tipo collettivo, a seguito della verifica della sussistenza di un’eventuale omogeneità degli interessi lesi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/153172
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