The search for the spatial and formal quality of architecture still finds its best referent in the physical model. Reproducing the material texture of built architecture communicates the idea of form and volume that is presented in real space. Models, in the construction of image sequences, reproducing existing or designed buildings, fulfill the task of tools for knowledge. The underlying rules of architecture materialize, deconstruct and reassemble in a dialectical process in which thought takes form and becomes space. Representing an architecture by separate parts, selectively describing its characteristics, reducing them to fragments of compositional units, and then reassembling them in their configuration, becomes a useful cognitive exercise in the investigation of architecture. A tool of study, investigation and interpretation, the model represents an intermediate figure between the imaginary and reality. In the form of ideation it is anticipation of spatial organizations; in the form of representation of the existing it becomes a process of control and analysis.

La ricerca della qualità spaziale e formale dell’architettura trova ancora nel modello fisico il suo miglior referente. Riprodurre la consistenza materica dell’architettura costruita comunica l’idea di forma e di volume che si presenta nello spazio reale. I modelli, nella costruzione di sequenze di immagini, che riproducono edifici esistenti o di progetto, assolvono il compito di strumenti per la conoscenza. Le regole sottese dell’architettura si materializzano, si scompongono e si ricompongono in quel processo dialettico in cui il pensiero prende forma e diventa spazio. Rappresentare un’architettura per parti separate, che selettivamente ne descrivono le caratteristiche, ridurle a frammenti di unità compositive, per poi riassemblarle nella loro configurazione, diventa un esercizio cognitivo utile alla investigazione dell’architettura. Strumento di studio, investigazione e interpretazione, il modello rappresenta una figura intermedia tra l’immaginario e la realtà. Nella forma dell’ideazione è anticipazione di organizzazioni spaziali; nella forma della rappresentazione dell’esistente diventa un processo di controllo e analisi.

Da tre a due a tre dimensioni: esercizi per la conoscenza dell’architettura / From Three to Two to Three Dimensions: Exercises for Architectural Knowledge / Raffa, Paola. - In: DISEGNO. - ISSN 2533-2899. - 1:(2024), pp. 217-226. [10.26375/disegno.14.2024.20]

Da tre a due a tre dimensioni: esercizi per la conoscenza dell’architettura / From Three to Two to Three Dimensions: Exercises for Architectural Knowledge

Paola Raffa
2024-01-01

Abstract

The search for the spatial and formal quality of architecture still finds its best referent in the physical model. Reproducing the material texture of built architecture communicates the idea of form and volume that is presented in real space. Models, in the construction of image sequences, reproducing existing or designed buildings, fulfill the task of tools for knowledge. The underlying rules of architecture materialize, deconstruct and reassemble in a dialectical process in which thought takes form and becomes space. Representing an architecture by separate parts, selectively describing its characteristics, reducing them to fragments of compositional units, and then reassembling them in their configuration, becomes a useful cognitive exercise in the investigation of architecture. A tool of study, investigation and interpretation, the model represents an intermediate figure between the imaginary and reality. In the form of ideation it is anticipation of spatial organizations; in the form of representation of the existing it becomes a process of control and analysis.
2024
La ricerca della qualità spaziale e formale dell’architettura trova ancora nel modello fisico il suo miglior referente. Riprodurre la consistenza materica dell’architettura costruita comunica l’idea di forma e di volume che si presenta nello spazio reale. I modelli, nella costruzione di sequenze di immagini, che riproducono edifici esistenti o di progetto, assolvono il compito di strumenti per la conoscenza. Le regole sottese dell’architettura si materializzano, si scompongono e si ricompongono in quel processo dialettico in cui il pensiero prende forma e diventa spazio. Rappresentare un’architettura per parti separate, che selettivamente ne descrivono le caratteristiche, ridurle a frammenti di unità compositive, per poi riassemblarle nella loro configurazione, diventa un esercizio cognitivo utile alla investigazione dell’architettura. Strumento di studio, investigazione e interpretazione, il modello rappresenta una figura intermedia tra l’immaginario e la realtà. Nella forma dell’ideazione è anticipazione di organizzazioni spaziali; nella forma della rappresentazione dell’esistente diventa un processo di controllo e analisi.
model, simulation, figuration, observation, architecture
modello fisico, simulazione, figurazione, osservazione, architettura
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