I frequenti e spesso devastanti eventi sismici verificatisi soprattutto nella parte meridionale dell'area ionica della Calabria tra il XIX e il XX secolo determinarono notevoli esodi, sia in termini di emigrazione che di migrazione, sia di spostamento all'interno della regione; inoltre, il dissesto idrogeologico, con alluvioni, frane e smottamenti, specie negli anni Cinquanta del Novecento, influenzò spesso in modo significativo le dinamiche insediative e la relativa struttura del territorio. L'esodo fu all'origine del fenomeno dei cosiddetti "paesi erranti", basato sulla divisione tra gli antichi insediamenti in collina o in montagna e i nuovi insediamenti sorti nel tempo sulla costa o in aree bonificate. A volte l'antico insediamento è abbandonato, a volte è abitato solo in parte, a volte il centro storico e quello nuovo distano solo pochi chilometri, a volte la distanza è notevole. Tuttavia, questo fenomeno è dovuto anche ai “fatti della storia” e, più specificamente, alle risposte che le persone – politici, abitanti, esperti e intellettuali – hanno dato a quei problemi nel corso del tempo. In questa prospettiva, il presente articolo cerca di far emergere come i fattori ambientali si intersecano e si sovrappongono a questioni sociali, culturali, economiche e politiche, spesso a livello nazionale.
The Abandonment and Relocation of Small Towns and Villages in the Southern Ionic Area of Calabria / Sulfaro, Nino. - In: ARCHISTOR. - ISSN 2384-8898. - ArcHistoR (Extra n. 13/2024): LOST AND FOUND. Processes of Abandonment of the Architectural and Urban Heritage in Inner Areas: Causes, Effects, and Narratives (Italy, Albania, Romania):13(2024), pp. 44-89. [10.14633/AHR399]
The Abandonment and Relocation of Small Towns and Villages in the Southern Ionic Area of Calabria
Nino Sulfaro
2024-01-01
Abstract
I frequenti e spesso devastanti eventi sismici verificatisi soprattutto nella parte meridionale dell'area ionica della Calabria tra il XIX e il XX secolo determinarono notevoli esodi, sia in termini di emigrazione che di migrazione, sia di spostamento all'interno della regione; inoltre, il dissesto idrogeologico, con alluvioni, frane e smottamenti, specie negli anni Cinquanta del Novecento, influenzò spesso in modo significativo le dinamiche insediative e la relativa struttura del territorio. L'esodo fu all'origine del fenomeno dei cosiddetti "paesi erranti", basato sulla divisione tra gli antichi insediamenti in collina o in montagna e i nuovi insediamenti sorti nel tempo sulla costa o in aree bonificate. A volte l'antico insediamento è abbandonato, a volte è abitato solo in parte, a volte il centro storico e quello nuovo distano solo pochi chilometri, a volte la distanza è notevole. Tuttavia, questo fenomeno è dovuto anche ai “fatti della storia” e, più specificamente, alle risposte che le persone – politici, abitanti, esperti e intellettuali – hanno dato a quei problemi nel corso del tempo. In questa prospettiva, il presente articolo cerca di far emergere come i fattori ambientali si intersecano e si sovrappongono a questioni sociali, culturali, economiche e politiche, spesso a livello nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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