L'adesione, a partire dal 2022, alla School of not-knowing un progetto di Civic-city diretto da Ruedi e Vera Baur ci ha coinvolti in una rete internazionale e transdisciplinare, "ou l'on apprend à recconaitre et à travallier", ovvero rappresentare ciò che non conosciamo. La ricerca condotta dall'Università di Reggio Calabria ha focalizzato l'interesse verso i territori come palinsesti i cui linguaggi esprimono una pluralità di codici narrativi e interpretativi, capaci di avviare la costruzione di luoghi più aperti alle differenze e configurarsi come espressioni plurali e come possano diventare luoghi di pace attraverso la giusta ed equa condivisione della loro cultura. Dalla conduzione dei due workshop dal titolo "Come possiamo progettare la pace", in cui università e mondo civile si sono impegnati in un dialogo aperto per condividere nuovi modi e forme di conoscenza e la sua rappresentazione, sono emerse alcune linee di ricerca in cui la comunicazione identitaria rappresenta uno dei principali contesti scientifici per l'educazione alla pace.

Design for ‘not-knowing’. Visual design for social inclusion - Progettare per "not-knowing". Visual design per l'inclusione sociale / Raffa, Paola. - In: PAESAGGIO URBANO. - ISSN 2974-5969. - (2024), pp. 108-119.

Design for ‘not-knowing’. Visual design for social inclusion - Progettare per "not-knowing". Visual design per l'inclusione sociale

Paola Raffa
2024-01-01

Abstract

L'adesione, a partire dal 2022, alla School of not-knowing un progetto di Civic-city diretto da Ruedi e Vera Baur ci ha coinvolti in una rete internazionale e transdisciplinare, "ou l'on apprend à recconaitre et à travallier", ovvero rappresentare ciò che non conosciamo. La ricerca condotta dall'Università di Reggio Calabria ha focalizzato l'interesse verso i territori come palinsesti i cui linguaggi esprimono una pluralità di codici narrativi e interpretativi, capaci di avviare la costruzione di luoghi più aperti alle differenze e configurarsi come espressioni plurali e come possano diventare luoghi di pace attraverso la giusta ed equa condivisione della loro cultura. Dalla conduzione dei due workshop dal titolo "Come possiamo progettare la pace", in cui università e mondo civile si sono impegnati in un dialogo aperto per condividere nuovi modi e forme di conoscenza e la sua rappresentazione, sono emerse alcune linee di ricerca in cui la comunicazione identitaria rappresenta uno dei principali contesti scientifici per l'educazione alla pace.
2024
Joining, as of 2022, the School of not-knowing a project of Civic-city directed by Ruedi and Vera Baur involved us in an international and transdisciplinary network, “ou l’on apprend à recconaitre et à travallier”, that is, to represent what we don’t know. The research carried out by Reggio Calabria University focused interest toward territories as palimpsests whose languages express a plurality of narrative and interpretive codes, capable of initiating the building of places that are more open to differences and configure themselves as plural expressions. And how they can become places of peace through right and equitable sharing of their culture. From the conduct of the two workshops titled “How can we design peace”, in which universities and the civil world engaged in an open dialogue to share new ways and forms of knowledge and its representation, some lines of research emerged in which identity communication represents one of the main scientific contexts for peace education.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/155206
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